CAPITOLO 10

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~ERICA'S POV~

Entrai in casa sbattendo la porta.

Ero arrabbiata, delusa dal comportamento di Zayn e non ne capivo il motivo.

Entrai in cucina e trovai Gaia ed Harry che parlavano. Gaia era girata di spalle, Harry stava davanti a lei un pò più lontano, stranamente troppo lontano.

Si accorsero della mia presenza. Gaia si girò asciugandosi gli occhi. Perché cazzo la mia migliore amica stava piangendo?!

Guardai Harry.

"Che succede qui?" chiesi.

"Niente" disse Gaia.

"No, non è niente, stai piangendo cazzo!" mi alterai.

Harry stava zitto e questa cosa mi stava facendo alterare ancora di più.

"Sei stato tu?" gridai ad Harry.

"Erica i-io non-" cercò di parlare ma lo interruppi subito, non volendo sentire scuse.

"Tu cosa Harry?!" gridai di nuovo, sbattendo la mano sulla fredda superficie della tavola, causando un rumore poco gradevole al quale i due sobbalzarono per lo spavento.

-guarda che non è stata soltanto colpa mia!-mi accusò.

"Harry vattene.." dissi a bassa voce.

Senza dire nulla se ne andò guardando più volte Gaia, come per scusarsi.

Dome essermi accertata che fosse uscito di casa andai da Gaia e la invitai a sedersi insieme a me a tavola.

"Che è successo?" chiesi un po' preoccupata.

"Questo dovresti dirmelo tu..sei nervosa" mi rispose tirando su con il naso.

"Non cambiare discorso...ti ha detto della festa vero? Sai che non l'ho fatto apposta, sai che non-" non riuscii a finire perchè mi interruppe

"Lo so,ma.. non è quello il problema- gettò indietro le lacrime- il problema è che Harry è stupendo e mezza scuola gli corre dietro... prima o poi cederà e non sarà solo un bacio lui mi tradirà io lo so!" aveva gli occhi rossi e ormai le lacrime rigavano il suo viso.

"Siamo prese tutte e due male eh.." dissi abbracciandola.

"Racconta" disse.

Le raccontai tutto.... Per un po' rimase in silenzio. La guardai, sorrisi e poi la abbracciai di nuovo.

"Lo sai che Harry ti ama" le sussurrai all'orecchio.

Annuì. Mi alzai e andai a stendermi sul letto in camera mia. Guardai il piccolo frigo vicino all'armadio e ovviamente mi alzai per prendere una bottiglia e scolarmela. Mi addormentai con un leggero mal di testa e gli occhi pesanti.

~ZAYN'S POV~

Che coglione.. Non sapevo perché fossi scoppiato così, ma quando avevo visto il video mi ero incazzato e la rabbia aveva preso il sopravvento.

..... Forse ero geloso, ma in ogni caso lei non poteva baciare tutti quelli che le capitavano sotto tiro! Questa cosa mi uccideva, ma ora era arrivato il momento di chiederle scusa..

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Il giorno dopo mi diressi a casa sua e mi aprì Gaia.

"Oh.. Ciao" disse con tono triste.

"Ciao.. Come va?" chiesi, anche se si vedeva che non stava un gran che.

"B-bene..tu?" mi rivolse un mezzo sorriso, ovviamente il più falso che potesse fare.

"Insomma.." confessai avvilito.

"Immagina lei.."

Cazzo doveva proprio farmi sentire in colpa più di quanto non lo fossi già!

"Entra" mi disse spostandosi dalla porta in modo che io potessi passare.

Chiuse la porta e mi disse di aspettare lì. Dopo pochi minuti riapparve.

"Ti sta aspettando in camera" disse prima di andare in cucina.

Annuii e mi diressi nella stanza di Erica, dal corridoio si sentivano le casse che andavano. Stava ascoltando elastic heart di Sia.... E intanto cantava.

Adoravo la sua voce e come si atteggiava mentre cantava.... no ma che stavo dicendo!  Entrai, mi vide e spense la musica.

"Cosa vuoi?" disse fredda venendo verso di me.

"Dai non fare così" dissi andandole incontro, ma indietreggiò di un passo.

Mi guardò arrabbiata come per dirmi di parlare.

"S-scusa... non so cosa mi sia preso ieri... ero.." dissi cominciando a gesticolare, come al solito quando ero agitato.

"Eri?" insistette

"Preoccupato" mentii, anche se non sembrava una buona scusa...

"E lo dimostri così?" disse sbuffando.

"Lo so scusa... Io non.. volevo" 

Mi guardò, si avvicinò e mi abbracciò.

"È bastato così poco?pensavo di dovermi mettere in ginocchio" dissi tra i sui capelli

Lei rise, la cosa più bella che potessi sentire in quel momento.

"Anche se mi hai fatto incazzare..non mi piace litigare con te.." disse con voce ovattata, dato che era appoggiata al mio petto

"Scusa.." le sussurrai baciandole i capelli.

Passammo la serata parlando, ridendo e... mangiando.

"Sicuro che il motivo della sfuriata di ieri fosse che eri preoccupato, o c'era dell'altro?" chiese di punto in bianco.

"Sì.. ero preoccupato... ne sono sicuro.." dissi, anche se in verità neanche io ne conoscevo il vero motivo.

O forse si.

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