CAPITOLO 53

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~GAIA'S POV~

"Niente te l'ho detto sta bene, un altro nostro compagno è intervenuto prima che..che lui la violentasse, poi lei è scappata" Spalancai gli occhi, mi immaginai al posto della ragazza e non riuscii più a respirare.

"Ma Cam prima o poi scoprirà che siamo stati noi i mandanti e.." mi guardò riavvicinandosi e prendendomi il viso tra le sue mani.

"Ma tu non devi avere paura, io non permetterò che si avvicini a te o a nessun altro. È anche per questo che Zayn era sconvolto quando ha scoperto di Erica e Cam, insomma lei era costantemente in pericolo."

Scossi la testa e mi alzai per poi allontanarmi. Lui abbassò di nuovo lo sguardo, si aspettava quella reazione e io non sapevo cosa pensare. Cosa significava? Harry era una specie di criminale? Mi sembrava di essere in un film.

Quella povera ragazza stava per essere violentata perché Harry voleva vendicarsi della visita di Cam a casa mia, che oltrettutto aveva causato lui e i suoi affari. Anzi i loro affari perché anche gli altri erano responsabili. Hanno pensato solo ai loro interessi senza calcolare i rischi che le loro azioni avrebbero avuto su noi due.

Non sapevo cosa pensare, non sapevo dove andare perché eravamo lontani da casa e la macchina era di Harry. Non sapevo se avrei potuto guardarlo, baciarlo o solamente tollerarlo dopo che avevo saputo ciò che aveva fatto.

"Portami a casa" sperai mi avesse sentito tanto era uscita bassa la mia voce, le mie speranze vennero ascoltate perché si alzò e salimmo in macchina.

Adesso capivo. La sorpresa, il mare, il picnic sulla spiaggia, dio avevamo persino fatto l'amore. Voleva prepararmi, cercare di confondermi. Capii il motivo delle sue parole, dei suoi sospiri e delle frasi lasciate a metà. Era patetico e lo erano anche gli altri, avevano fatto finta di niente per tutto quel tempo.

Arrivammo davanti a casa mia e aprii lo sportello. "Non hai niente da dire?" Tentò lui prima che chiudessi lo sportello.

"Sei un coglione, Harry" chiusi così la nostra serata e me ne andai. Decisi di non dire niente a Erica. La sua vicinanza a Cam e la rottura con Zayn l'avevano già fatta soffrire abbastanza.

Non feci in tempo a pensarlo che la trovai sul divano, incazzata nera, mentre guardava la tv. Però non piangeva e non sembrava l'avesse fatto.

Mi sedetti accanto a lei dopo aver preso una vaschetta di gelato. Mi guardò, avevo alcune lacrime che scendevano calde sulle mie guance.
Appoggiò la testa sulla mia spalla.

"Hai voglia di parlarne?" Chiese, neutra.

"No" dissi sinceramente, volevo solo staccare la spina e mangiare il gelato.

"Tu?" Qualcosa era successo, la conoscevo troppo bene ed era particolarmente incazzata quella sera (ormai notte).

Scosse la testa in segno di negazione.

"Io e te contro tutto" citó ciò che ci promettevamo da piccole.

"Sempre".

~ERICA'S POV~

E un'altra settimana era passata. Era incredibile notare come fosse difficile non incontrare Zayn poiché tutte le nostre amicizie erano in comune. Ne approfittai per stare di più con Angy, Van e Sofy, le avevo un pò trascurate negli ultimi mesi. Anche Gaia fece lo stesso non aveva voluto raccontarmi cos'era successo tra lei e Harry, al contrario di me che le avevo raccontato tutto la mattina dopo. Ma lo accettavo me ne avrebbe parlato quando se la fosse sentita. Intanto sapevo solo che non stava più con Harry visto che non lo cagava da quella sera.

Ero preoccupata erano troppo affiatati come coppia per lasciarsi senza un motivo valido ed Harry aveva la faccia da colpevole.

In quanto a Zayn.. bè era scatenato. Da quello che sentivo a scuola ne cambiava una a sera. Io continuavo a tenere la mia maschera. Solo Van era riuscita a scorgere la mia debolezza un giorno nel bagno delle ragazze. Lei era andata un attimo a fare pipì ed io ero rimasta sola, a guardarmi allo specchio. Angy ci aveva appena detto che aveva sentito da una ragazza in corrodoio che Zayn si era fatto Grace una ragazza del secondo anno. Forse aveva finito quelle più grandi.

Non ce l'avevo fatta a trattenere alcune lacrime e Van stava uscendo proprio in quel momento. Aveva cercato di consolarmi ma non ci aveva messo molto, era come se davanti ad altri che non fossero Gaia o i ragazzi, non riuscissi a piangere.

Mercoledì iniziarono a girare volantini e le voci soprattutto. Quel weekend ci sarebbe stata una delle più grandi feste della nostra scuola. Il ballo di primavera. Non era la solita cagata da film, quella in cui ci sono i palloncini e gli insegnanti partecipano alla festa. Era piena di alcolici e la musica si poteva sentire fino alla strada e, il caso volle, che quell'anno si tenesse proprio al 'white zone'. Almeno non dovevo lavorare.

L'unica tradizione che c'era da rispettare era quella di arrivare con un compagno. E quindi sì, i ragazzi cominciarono a chiedere alle ragazze di andare al ballo con loro e le ragazze compravano i loro bei vestitini. Io non avevo voglia di fare niente. Non avevo più la possibilità di andare con il compagno che desideravo.

Ero incazzata ma lo amavo ancora, forse anche di più. Stupida lontananza. Ogni sua scopata di cui venivo a conoscenza era una coltellata silenziosa al cuore. Stupida gelosia. Stupido amore.

Qualcuno aveva provato ad invitarmi ma non volevo andarci con nessuno dei palloni gonfiati che si erano proposti.

"Sono davvero contenta che finalmente si sia fatto avanti" sentii dire dalla stronza, volevo dire da Chloe mentre aprivo il mio armadietto a pochi metri dal suo.

"Già, essere invitate al ballo di primavera da Zayn Malik è il sogno di mezza scuola" rispose la sua stronz-amica eccitata.

I libri mi caddero per terra appena sentii quelle parole. Quello era proprio un colpo basso, anche da parte sua.

"Tutto bene?" Mi chiese Chloe trattenendosi dal ridere.

Raccolsi le mie cose e me ne andai senza rispondere.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 13, 2017 ⏰

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