CAPITOLO 47

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~GAIA'S POV~

Erica arrivò a casa verso le cinque. Non parlavamo da due giorni, sembrava fosse arrabbiata con me, ma era impossibile dal momento che io non avevo fatto niente. Decisi di parlarle.

Bussai alla porta della sua camera dove si era rifugiata con chissà quale bottiglia di chissà cosa. Non rispose ma entrai lo stesso.

Stava davanti alla finestra e guardava le goccioline di pioggia che scivolavano sul vetro freddo seguendole con il dito, alle orecchie aveva delle cuffiette, era per quello che non mi aveva sentita bussare. La richiamai toccandole una spalla e lei si girò.

"Come ti senti?" Le chiesi sedendomi accanto a lei sul suo letto. Alzò le spalle.

"Male" rispose semplicemente. Mentre pensavo a come cercare di tirarla su ricominciò a parlare.

"Sai..ti invidio" mi accigliai.

"Tu..e Harry, nonostante i problemi che avete avuto anche voi..siete davvero stupendi insieme" sorrisi pensando che era vero, stavo davvero bene con Harry ed era da un pò che non litigavamo, persino la scommessa del 'non-sesso' sembrava non essere un problema.

"Vorrei anche io stare così bene con qualcuno, senza tanti problemi" appoggiò la testa sul muro vicino al letto e chiuse gli occhi.

"Sì ma..la nostra relazione è il risultato della fiducia che proviamo a vicenda" spiegai "tu.."cercai un modo per dirlo senza ferirla "non puoi mentire e poi lamentarti delle conseguenze" aprì gli occhi improvvisamente.

"Guarda che lo so" era un pò più agitata sembrava si fosse svegliata in quel momento. "Non serve che tu mi faccia sentire in colpa più di quanto non mi senta già" mi stavo leggermente innervosendo, io non volevo farla sentire in colpa le stavo solo spiegando com'erano le cose.

"Ti volevo solo far capire che se sei in questa situazione è perché l'hai creata tu, io avevo cercato di avvertirti che quella situazione ti avrebbe distrutto, ma.." ormai avevo alzato la voce "ma tu sei andata avanti per la tua strada"

"Credi che non lo sappia?!" Scoppiò lei "ma lo vedi come sto?" ormai la voce le tremava e gli occhi erano lucidi.

"Non riesco neanche a guardare Zayn in faccia, a scuola vado da schifo perché non riesco a pensare ad altro, e dio solo sa che cosa pensa la gente di me!"riprese fiato "mi guardano come fossi una puttana! Lo sai come ci si sente?"

La guardai ormai anche io con rabbia.
"No, non lo so, perché non ho mai fatto niente per essere considerata tale, mentre tu.." mi interruppi subito prima di parlare troppo e spalancai gli occhi per ciò che le avevo detto.

Lei aveva la mia stessa espressione, mi guardò per qualche minuto, poi si alzò e sbattendo la porta uscì di casa.

Mi sentivo un pò in colpa per quello che le avevo detto, volevo solo farle aprire gli occhi su quello che stava facendo a se stessa e anche agli altri. Aveva litigato con Zayn, aveva coinvolto Louis e anche tutti i ragazzi e poi si era lamentata delle conseguenze. Insomma io le volevo bene, ma era troppo anche per lei.

~ERICA'S POV~

Era una settimana che Zayn non mi parlava, una settimana che non mi guardava, che non mi toccava. La settimana peggiore della mia vita.

I primi due giorni ero triste, certo, avevo chiarito con i ragazzi e parlato con Louis ma non bastava. Ogni volta che incontravo Zayn a scuola, lui mi ignorava e guardava da un'altra parte.

Dopo il terzo giorno cominciai a risentire quel dolore allo stomaco che mi aveva preso anche quando avevamo litigato la volta prima, non studiavo, ma fortunatamente Matt mi passava i compiti e mi suggeriva senza neanche il bisogno di chiederglielo.

Fu dal quarto giorno, quando mi resi conto che forse Zayn aveva rinunciato a me, a noi, che il dolore allo stomaco prese anche la testa, il corpo, ma soprattutto il cuore. Non avevo mai provato niente di simile, era nuovo per me e mi spaventava. Non era solamente fisico, era peggio. Mi mancava come non mi era mancato nessuno prima. Mi stavo piano piano arrendendo al fatto che forse Zayn non stava pensando a cosa fare, ma semplicemente non voleva avere più niente a che fare con me.

Poi sabato litigai con Gaia e tutto precipitò. Mi aveva dato della puttana, come stavano facendo tutti a scuola del resto ma detto da lei mi fece stare davvero male. Lei era la mia ultima ancora, la speranza che forse non ero così pessima come mi ritenevo.

Dopo essere uscita di casa sbattendo la porta avevo cominciato a camminare, senza nessuna meta in particolare, solo per pensare. Avevo perso Cam, avevo perso Zayn e adesso anche Gaia.

Il karma te l'ha fatta pagare davvero cara eh?

Si ci era riuscito.

Tornai a casa verso le sette. E come se non bastasse avevo dimenticato anche le chiavi di casa, suonai ma non c'era nessuno. Gaia doveva essere uscita dopo la nostra discussione, sicuramente era da Harry.

Aspettai, ma non arrivò nessuno, così pensai e se avesse dormito da lui? Merda.

Non potevo andare da Zayn visto che molto probabilmente non mi avrebbe neanche aperto, Niall era troppo lontano da raggiungere a piedi e Liam era fuori città. L'unico abbastanza vicino era Louis. Sospirai e mi avviai verso casa sua sperando che ci fosse e che mi avrebbe accolto. Forse con lui mi sarei potuta sfogare.

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