CAPITOLO 46

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~LOUIS' POV~

Stavo per entrare a scuola ma dopo aver attraversato il parcheggio mi arrivò un messaggio da Zayn.

'Vieni sono dietro la scuola'

Lo raggiunsi preoccupato che fosse successo qualcosa. Lo trovai in piedi vestito completamente di nero. Stava fumando una sigaretta, un'espressione dura e fredda sul suo viso, si poteva notare subito che aveva dormito poco. E avvicinandomi notai che sapeva da alcol.

"Che succede?" Chiesi guardandolo negli occhi non appena si accorse della mia presenza.

"Non lo so neanche io" rispose sedendosi su un muretto là vicino. Mise la sigaretta tra le labbra inspirò e dopo averla allontanata rilasciò il fumo lentamente chiudendo gli occhi. Potevo notare il nervosismo nei suoi movimenti e fumare lo rilassava.

"Tu cosa faresti?" Chiese all'improvviso mantenendo un tono di voce basso, quasi mormorando.
E capii che si riferiva alla sua situazione. Sospirai.

"Non lo so Zayn..dipende" il suo sguardo scattò verso di me.

"Ah sì? E da cosa?" Il suo tono adesso era acido. Si stava spazientendo.

"Da quello che provi tu..lo vediamo tutti come la guardi, sembri dipendere da ogni suo fottuto movimento" ero sincero. Quando c'era lei sembrava che per lui non ci fosse nessun altro, a volte non ascoltava nemmeno quello che dicevamo perché era troppo impegnato ad osservare lei.

"E poi.."continuai "non ti ha tradito, ti ha mentito e per questo ti ha chiesto scusa no? Prova a fidarti" Dissi ovvio anche se le avrei parlato, ciò che aveva fatto comprendeva anche me, anche io una volta ero stato complice delle sue bugie.

"Dimmi una cosa.."mi guardò, aveva qualcosa negli occhi, capii subito che voleva parlarmi, nascondeva altre intenzioni.

"..quella notte, mi avevate detto che era rimasta a casa tua, è così?" Annuii capendo subito a cosa si riferisse e un nodo mi si formò in gola.

"Ma adesso mi sono venuti dei dubbi, Louis quella notte ha dormito da te?" Lo fissai ma non dissi niente, non sapevo cosa dire, non potevo continuare a mentire.

Lui annuì capendo che la risposta era no. Continuò a fumare, non sembrava sorpreso, se lo aspettava.

"Dici di fidarmi di lei, ma a questo punto non posso fidarmi neanche di te" poi buttò la sigaretta a terra e se ne andò. Rimasi lì a pensare, ciò che aveva detto mi aveva ferito. Noi cinque eravamo molto legati, tutti eravamo lontani dai nostri genitori, quelli di Niall erano sempre via per lavoro, il padre di Harry l'aveva abbandonato, quello di Zayn viveva in america e sua madre era morta quando lui aveva 10 anni, quelli di Liam erano divorziati e i miei bè..ero stato adottato perciò non lo sapevo dove stavano. Forse era quello che ci univa a Erica e Gaia, anche loro erano lontane dai loro genitori e noi insieme eravamo una specie di famiglia. Perciò ciò che stava succedendo e il fatto che Zayn non si fidasse più neanche di me, il suo migliore amico, mi faceva stare male.

Cercai di dire qualcosa, "zayn" lo richiamai. Si fermò un attimo "hai preferito mentire al tuo migliore amico e aiutare lei, questo non lo capisco." Non dissi niente e lui continuò "A meno che tu non l'abbia aiutata per altri scopi" mi sputò in faccia quell'accusa senza problemi.

"Oh ma dai Zayn, questo è ridicolo. Sai che non lo farei mai..non avevo secondi fini" dissi sinceramente.

Aveva ragione avevo tradito la sua fiducia e l'avevo fatto per difendere una ragazza, si bè, lei non era una qualunque. Forse avevo un debole per lei, ma non fraintendetemi, non in quel senso, la vedevo più come la sorellina che non avevo mai avuto e le volevo bene. In effetti l'idea che mi piacesse non mi aveva mai sfiorato e mai l'avrebbe fatto e non capivo perché lui credesse ciò. Mi diressi a scuola con questi pensieri per la testa appena lui si fu allontanato.

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Durante l'intervallo Erica si avvicinò per parlarmi ma io non avevo davvero voglia di farlo. Forse, sotto sotto ero arrabbiato con lei.

Sei tu che hai deciso di mentire, non ti ha costretto lei.

Il mio subconscio aveva ragione, lei non mi aveva chiesto di dire che era a casa mia e forse se non avessi detto niente lei avrebbe detto la verità a Zayn.

Ecco, quindi è colpa tua.

Ma, qual'era la verità? Neanche io la sapevo, avevo mentito senza neanche accertarmi del perché. Che idiota.

Si avvicinò, gli occhi segnati dalle occhiaie e leggermente gonfi. Mi venne voglia di abbracciarla per consolarla, ma immaginavo non sarebbe stata una buona idea visto che Zayn era in fondo al corridoio e ci stava fissando. E poi dovevamo ancora chiarire.

"Ciao" mi salutò timida. Timida? Da quando?

"Louis, volevo parlarti di quello che è successo.."cominciò a tremarle la voce "mi dispiace così tanto di averti coinvolto, i-io..non" si fermò un attimo, si vedeva che si sentiva in colpa. "So che tu e Zayn avete litigato ed è solo colpa mia, io gli parlerò e gli spiegherò che è solo colpa mia e c.." la interruppi prima che si mettesse a piangere.

"Ehi" le appoggiai le mani sulle braccia "non è solo colpa tua, sono io che ho deciso di mentire, non mi hai costretto capito?" Dopo un pò annuì impercettibilmente ma non mi guardava negli occhi così le girai il volto verso il mio "basta piangere, dov'è finita la ragazza forte che ho conosciuto qualche anno fa?" Mi guardò negli occhi, il suo sguardo era stanco, non aveva la solita gioia di sempre, c'era qualcosa che non andava.

"Se la trovi chiamami" detto questo se ne andò lasciandomi perplesso.

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