𝘾𝙖𝙥𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤 𝙦𝙪𝙖𝙩𝙩𝙧𝙤 - 𝘽𝙡𝙖𝙘𝙠𝙤𝙪𝙩

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Taehyung's pov.

Appoggio la testa al finestrino del van mentre Hoseok al mio fianco è impegnato a disegnare non so cosa sul suo tablet.
La scena di Eun-ho avvenuta sul
tetto non fa altro che ronzarmi in testa.
Mi è sembrato di vedere me stesso.
So bene quanto una persona possa sentirsi male in quei pochi attimi che sembrano durare un eternità.
Vederla soffrire in quel modo mi ha come ferito.

«Ehy Taehyung-ssi .. Taehyung, ti piace?» Fortunatamente vengo riportato alla realtà prima che i miei pensieri diventassero troppo sentimentali per una persona che neanche conoscevo. Ma cosa mi passa per la testa? Mi volto verso Hoseok che mi sta praticamente puntando il suo dannato Ipad in faccia chiedendomi se mi piaceva ciò che aveva disegnato.

«Che cosa sarebbe?» Alzo un sopracciglio confuso.

«Ma come, non capisci? È un pollo che balla!» Certe volte mi chiedo se l'unico normale sia proprio io. Invece mi ritengono quello strano.

«Ah, carino, molto carino Hoseok.» Annuisco cercando di convincere più me stesso che lui.

«Che pezzo di merda, lo so che stai fingendo!» Si riporta l'iPad al petto come un bambino offeso facendomi così ridere.

«Ragazzi domani dobbiamo registrare la nuova puntata di Run, non dimenticatevelo!» Namjoon annuncia ciò prima di catapultarsi fuori dal van.

Vorrei tanto un giorno di pace, ma la vita che ho scelto di certo non me lo permette.
Esco dal van seguendo il resto del gruppo è una volta nel edificio mi affretto ad andare a riprendere Yeontan, che ho lasciato nelle mani di un nostro bodyguard che restava li.

«Yeontan!» Sorrido inginocchiandomi per accoglierlo fra le mie braccia. Forse è l'unico che mi tranquillizza oltre i ragazzi. Sarei veramente perso senza di loro.

Dopo aver ringraziato uno dei nostri bodyguard e aver preso quella palla di pelo tra le mie braccia mi reco verso l'ascensore, per raggiungere il decimo piano dove si trovava la sala trucco.
Volevo sapere Eun-ho come stava, ma anche farmi ridare il mio amato berretto.
Mentre le porte del ascensore si aprono mi mostrano quest'ultima con un borsone e il mio berretto tra le mani.

«Hey, cercavo proprio te.» Poggia il borsone a terra e dopo una piccola spolverata al mio cappello me lo porge.

«Grazie ancora.. Non solo per il cappello.» La vedo arrossire e abbassare la testa non appena la guardo negli occhi. Dovrei essere abituato grazie alle fan, ma con lei la sensazione è diversa.

«Tranquilla, non devi ringraziarmi. So come ci si sente in quei momenti.» Prendo il berretto che mi stava porgendo e lei ne approfitta per accarezzare Yeontan. Che traditore. Quasi morde anche me e da lei si lascia coccolare.

«Ci si vede domani, grazie ancora.» Sposto lo sguardo nuovamente su di lei e dopo un breve inchino la vedo scappare via.

«Ti serve un pas-..» Ma eccola già sparita oltre la porta che portava all'esterno della Big Hit.

Meglio così, non sarei arrivato troppo tardi a casa.
Mi dirigo giù nei box per poi salire in auto e dirigermi a casa dove gli altri erano già arrivati.

«Dov'eri?» un Namjoon con un grembiule da cucina mi accoglie in casa mentre metto Yeontan giù.

«Mi sono fermato un attimo alla Big Hit.» Poso il berretto e tolgo le scarpe sostituendole con le mie amate e morbide ciabatte nere.

𝑴𝒊𝒓𝒓𝒐𝒓 | 𝑲𝒊𝒎 𝑻𝒂𝒆𝒉𝒚𝒖𝒏𝒈.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora