Vedo Eun-ho immobilizzarsi sul posto di scatto. So di aver fatto il passo più lungo della gamba, ma i pensieri che mi ronzano in testa mi uccidono. Tutta la notte non ho fatto altro che pensare a cosa abbia dovuto passare, al perché ad oggi soffre così tanto è perché si da tutte quelle colpe.
«Tae..»
«So che te lo ricordi, come so anche che non ne vuoi parlare.. Ma non posso far finta di nulla.»
«Ti chiedo solo del tempo. Mi fido di te, ma è una cosa più grande di me.. Parlarne mi farebbe solo stare peggio. Ti chiedo di rispettare la mia decisione.»
«Potrei aiutarti se solo mi spiegassi di più.. Mi sento inutile vederti stare così male è non poter far nulla. Sono certo che gli incubi sono causati da quei pensieri, se solo tu-..»
«Per favore.» Dallo sguardo di Eun-ho posso decifrare perfettamente il dolore che sta cercando di nascondere tutt'ora. Sono solo stato uno sciocco ad insistere, non avrei dovuto.
Scuoto la testa accennando un sorriso mentre lei fa un piccolo inchino ritornando indietro.
Gli chiederò scusa più tardi, se ho conosciuto un po' meglio il carattere di Eun-ho, adesso avrà bisogno del suo spazio. Entro in camera di Jimin senza bussare è come già immaginavo è li che dorme beato. Senza pensarci due volte mi fiondo sul letto facendolo mugolare.«Mh.. Taehyung-ssi.» Cerca di spostarmi ma inutilmente. È troppo assonnato è non ha forze.
«Sveglia Jimin-ssi! È quasi ora di pranzo.»
«Arrivo, basta che ti togli da dosso.»
«È così che mi tratti?» Faccio ancora più peso facendolo mugolare più forte.
«Taehyung mi manca il fiato!» Mi alzo alzando le mani.
«Non vorrei che andassi in giro a dire di averti quasi soffocato.» Ridacchio mentre mi viene lanciato il cuscino che a stento mi colpisce i piedi.
«Sbrigati.» Esco dalla stanza recandomi alla fine dagli altri. Sono tutti presenti a parte Eun-ho e Jimin che avevo appena svegliato.
Alla fine Eun-ho non ha pranzato restando in camera. I ragazzi ovviamente hanno chiesto il motivo è ho usato la scusa che stava ancora poco bene. Hoseok mi ha guardato in segno d'approvazione, capendo a sua volta che non doveva fiatare sulla questione di ieri sera.
Durante la giornata io e quest'ultimo decidiamo di andare a fare una piccola corsa, sorvolando fortunatamente sulla questione Eun-ho.
Abbiamo parlato degli ultimi tempi è anche dei ricordi del passato, di quanta strada abbiamo fatto è che speriamo di fare ancora. Con Hoseok ho sempre ho avuto un ottimo rapporto nonostante a volte sia invadente, ma so che non lo fa per cattiveria ma perché è solo preoccupato. Sono io ad essere troppo chiuso, non amo mostrare spesso le mie emozioni è se succede è un evento raro. Ma spesso, in questo periodo, quando sono con Eun-ho non riesco a non mostrarle. Lei riesce a tirare fuori quella parte di me che cerco di tenere a bada. Non so come ci riesce, ma dovrei ringraziarla specialmente per ciò. Quando le emozioni te le tieni per te, così come i pensieri, questo danneggia solo di più il tuo corpo.
Stai male fisicamente e mentalmente. Ma quando sfoghi quella rabbia o quella felicità che provi a tenere a bada ti senti più leggero, capendo che avevi solo bisogno di buttare tutto fuori.
Con Eun-ho so di poterlo fare, so di potermi aprire perché so che a sua volta lei si aprirà con me.
Non che questo non avvenga con i ragazzi, ma se sono arrabbiato su una cosa con loro preferisco prima sbollire da solo è poi parlarne con calma per evitare litigi, siamo un gruppo è meno si litiga meglio è.Quando ritorniamo a casa Eun-ho è li che cerca di svolgere un puzzle con Namjoon, sono così presi che non si sono nemmeno accorti della nostra presenza.
Quest'ultima ha gli occhiali sulla punta del naso mentre Namjoon cerca di incastrare due pezzi per niente combacianti.
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𝑴𝒊𝒓𝒓𝒐𝒓 | 𝑲𝒊𝒎 𝑻𝒂𝒆𝒉𝒚𝒖𝒏𝒈.
FanficQuando si parla del mondo K-pop è automatico pensare ai Bangtan, uno dei gruppi coreani più popolare a livello globale. Ogni ragazza sogna di incontrarli ed assistere ad un loro concerto, ma non tutte sono così. La truccatrice ventiduenne Lee Eu...