28 Capitolo

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Draco Malfoy

Due mesi dopo

Erano passati due mesi da quel brutto incidente e io e Rita eravamo sempre più affiatati, ogni volta che lei sfiorava il mio corpo con le sue mani non sapevo resisterle.

In questi mesi sono dovuto andare parecchie volte a casa mia per varie riunioni tra mangia morte, ogni volta che entravo in quella casa mi si gelava il sangue al solo pensiero di cosa ha fatto quel mostro di mia zia.

E' pomeriggio e io e gli altri ragazzi abbiamo appena finito di fare allenamento nel campo da Quidditc, ovviamente c'era anche lei, la cosa che mi dava più fastidio è che si doveva cambiare con tutti noi e si riparava dietro a un muro per non farsi vedere, sono così fottutamente geloso.

Decido di guardarla mentre si cambia e vedere le sue curve mi eccita così mi avvicino a lei <<Mi stai facendo eccitare>> le sussurro nell'orecchio <<Draco dai lasciami cambiare>> mi avvicino ancora di più a lei e attacco il suo corpo al mio <<Ho un idea migliore togliti i vestiti>> mi guarda stupita <<Non qui davanti a tutti>> così mi allontano e torno a cambiarmi.

Mentre ero di spalle sento qualcosa sbattere contro il muro per poi udire <<Sei così fottutamente sexy in intimo, che ne dici di toglierlo per me>> <<Lasciami stare brutto stronzo>> mi volto subito e vedo Adrian che le tiene una mano sul collo corro subito da loro e lo tiro per la maglia alzandolo un po' <<Che cazzo di problemi hai Malfoy tanto qui lo sappiamo tutti che stai con lei solo perché scopa bene>> lo guardo con sfida <<Prova a ripeterlo se hai il coraggio>> lui mi guarda <<Tu non la ami>> a quel punto lo faccio cadere per terra e incomincio a picchiarlo fin quando non gli distruggo completamente la faccia, mi alzo in piedi <<Prova a toccare ancora una volta la mia ragazza e ti ammazzo>> e poi porto via Rita da lì.

La sera la passiamo chiaccherando con gli altri di scuola.

La mattina seguente andiamo a fare colazione e mi assicuro che lei mangi tutto visto che molto spesso saltava i pasti, poi una volta finito ci dirigiamo verso le nostre aule.

E' finalmente pomeriggio così insieme ai miei amici andiamo nella sala grande a studiare, appena entro davanti a me vedo Potter parlare con la ragazza a cui avevo dato la collana stregata, lei mi guarda subito e Potter capisce che sono stato io, così mi allontano il più velocemente possibile per andare al bagno.

Entro e mi dirigo subito verso il lavandino dove mi guardo allo specchio ma non mi riconosco avevo fatto così tante cose brutte al oscuro di Rita, mi levo il maglione e apro il lavandino e mi sciacquo la faccia per poi riguardarmi allo specchio e incominciare a piangere <<Sei stato tu>> mi urla Potter dal uscio della porta <<Potter vattene>> ma mi lancia subito un incantesimo ed io a mia volta gliene lancio uno e poi corro per nascondermi, per sbaglio faccio rumore e l'ultima cosa che sento uscire dalla bocca di Potter è <<Sectumsempra!>> poi mi ritrovo per terra respiro a fatica vedo il volto di Potter incredulo e noto che sto perdendo sangue le porte si spalancano.

<<Harry che cosa hai fatto>> riconosco subito la voce è quella del mio amato angelo poi vedo un altra figura avvicinarsi e Potter si allontana <<Draco guardami rimani sveglio>> mi dice lei e nel mentre mi accarezza i capelli e vedo Piton che mi fa un incantesimo.

Poco dopo mi riprendo ma lei mi porta in infermeria dove madama Chips mi da uno strano intruglio e poi mi addormento.

Mi sveglio e accanto a me c'è lei, l'unica persona che voglio al mio fianco per il resto della mia vita, sono così grato di averla incontrata e di essermi mostrato per come sono realmente.

<<Furetto ti sei svegliato finalmente mi hai fatto pendere un colpo>> mi dice co le lacrime agli occhi <<Come mai Harry ti ha attaccato>> mi domanda, io non posso risponderle anche perché la ragazza a cui avevo dato la collana stregata è un sua amica, così invento una scusa <<Si vede che è geloso perché io sto con te e ha paura che io possa farti del male>> mi guarda un po' perplessa <<Furetto mi stai dicendo la verità>> deglutisco <<Sì>> dico senza ripensamenti, poi le dico di andare a dormire.

Passa un giorno e io lo passo in infermeria e lei viene a trovarmi spesso.

E' notte lei è con gli altri mentre io sono da solo e cerco di farmi coraggio per affrontare il patto che devo mantenere, così mi alzo dal letto e mi dirigo verso la stanza delle necessità dove apro l'armadio svanitore per far uscire mia zia e gli altri mangia morte.

Mentre aspetto che arrivino vado verso la torre di astronomia e davanti a me una volta salito fino in cima ci trovo Silente con la bacchetta in mano così lo disarmo, lui mi guarda e non sembra affatto preoccupato.

Ringrazio quella scommessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora