Ritorno Ad Hogwarts

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Quella mattina venni svegliata dalla dolce voce di mia madre che mi chiamava per far in modo che io mi alzassi -Amelia, svegliati tesoro- disse passando dolcemente una mano sulla mia testa.
Cinque minuti, mamma- biascicai assonnata rigirandomi dall'altra parte.
No, tesoro. Zio Remus è già di sotto, devi prepararti, oggi torni ad Hogwarts. Ricordi?- ribattè, io mugugnai qualcosa di incomprensibile.
È proprio per questo che voglio rimanere a dormire, nel mio letto a casa mia. Hogwarts rimarrà in piedi anche senza di me- dissi ad alta voce.
Oh, ma smettila di fare così! Ogni anno è sempre la stessa storia, dici così poi quando arriva il momento di ritornare a casa stai malissimo- ribattè, ridendo.
Vai convintissima mamma- dissi, mettendomi a sedere e stropicciandomi gli occhi.
Devo ricordarti cosa hai fatto l'anno scorso? Non volevi salire sul treno e volevi rimanere ad Hogwarts per l'estate- scoppiò nuovamente a ridere mia madre, guardandomi con un sopracciglio alzato.
Non è vero! Come fai a dirlo?! Tu non c'eri alla stazione!- ribattei.
Me l'ha raccontato Madelaine, ogni singolo dettaglio tesoro- rispose lei, gongolando.
Alzai gli occhi al cielo -Si, si, va bene andiamo... così appena la vedo la uccido Madelaine- dissi, alzandomi e afferrando la mia divisa con lo stemma Grifondoro.
Mia madre rise -Vedi! Ti manca così tanto da aver già preso la divisa- replicò.
Mamma! L'ho presa soltanto perché mi scoccia metterla sul treno... si chiama praticità- dissi.
Certo, tesoro, farò finta di crederci. Ora va a cambiarti, zio Remus aspetta- disse, poi sorridendo ancora divertita uscì dalla mia stanza.
Alzai gli occhi ancora una volta e andai nel mio bagno. Adoravo avere il bagno in camera, privacy assoluta e non ero neanche costretta ad uscire dalla stanza, cosa che amavo assolutamente.
Feci una doccia veloce e lavai i capelli poi mi vestii e afferrai il mio baule infine scesi per la colazione.
Buongiorno!- dissi, entrando in cucina.
Buongiorno lupetta!- sorrise mio zio Remus, allungando le braccia verso di me.
Mio zio Remus era in realtà il mio padrino, uno degli amici più stretti dei miei genitori fin dai tempi di Hogwarts.
Non chiamarmi così, zio Remus! Sai che per colpa tua tutti i miei amici adesso mi chiamano in quel modo?!- dissi, puntandogli un dito contro.
Mi chiamava in quel modo a causa del mio animagus, un lupo dagli occhi giallo ambra. Ebbene sì, avevo un animagus. Due anni prima, infatti, avevo insistito per imparare e diventare un animagus, ed era stato proprio lui ad aiutarmi a diventarlo. Con grande stupore sia di Remus che mio avevamo scoperto che il mio animagus era un lupo.
Avevamo gridato alla coincidenza, ma io credevo seriamente che in qualche modo la forma del mio animagus fosse stata influenzata dall'affetto che io provavo per Remus, che era un lupo mannaro... che fosse un modo per "sostenerlo"? Non lo sapevo, ma andava bene così.
Ma è un bel soprannome, cosa c'è di male?- disse lui.
Tutti mi chiamano così per colpa tua, perché l'anno scorso hai ben deciso di urlare quel soprannome prima della tua partenza da Hogwarts!- ribattei.
Ops!- disse, ghignando -E tu non chiamarmi zio... solo Remus, mi sento vecchio altrimenti- ribattè -E sappi che ti chiamerò ancora lupetta, rassegnati.Ora siediti e fa colazione, poi ti accompagno- concluse.
Sei insoportabile, Remus, insopportabile- dissi, sedendomi. Buongiorno papá- sorrisi, afferrando la brocca di latte.
Buongiorno tesoro, sei contenta di tornare ad Hogwarts?- mi chiese abbassando il giornale e iniziando a guardarmi.
Sbuffai -No- ribattei brevemente.
Ma smettila! Lo so che non vedi l'ora- ribattè mia madre.
Si, si, va bene... potrei essere leggermente entusiasta di tornare in quel castello pieno di matti- dissi seccata.
Lo sapevo- sospirò soddisfatta lei -Ci pensi, James? Questo è il suo sesto anno! È passato così tanto tempo- disse a mio padre.
Lo so, Elizabeth. È diventata una stupenda ragazza- replicò mio padre.
Si, si, tutto molto commovente- mi alzai dal tavolo -Remus portami via di qui per favore- dissi, supplichevole.
Lui annuì ridendo -Salutali prima- disse.
E va bene...- ribattei -Ciao mamma. Ciao papà- li abbracciai, loro mi baciarono la testa e mi stritolarono in un abbraccio.
Quando mezza intorpidita mi staccai,  afferrai il mio baule e la gabbietta con il mio gufo selvatico, Twilight, e afferrai il braccio di Remus.
Tieniti forte- disse.
Come se fosse la prima volta, Remus- risposi io.
Presuntuosa... quasi quasi ti faccio andare a piedi- disse.
Non ci vuole molto... il tutto è arrivare a King's Cross, non è molto lontana da qui, siamo a Londra, Remus... lo hai dimenticato?- dissi, alzando un sopracciglio.
Gne gne- ribattè lui -Tieniti- disse ridendo, io strinsi la presa sul suo braccio e lui si smaterializzò.
Quando arrivammo non mi stupì alla vista di una King's Cross strapiena di gente.
Molto maturo il tuo versetto di prima, Remus- dissi, iniziando a camminare.
Senti, sottospecie di figlioccia ingrata, rispettami- rise.
Sempre- lo presi in giro io.
In pochi minuti ci ritrovammo davanti al binario 9¾ e Remus mi guardò -Insieme, lupetta?- disse afferrando il carrello.
Insieme, Lunastorta- ghignai, poi ci fiondammo contro la parete e finalmente intravedemmo l'Hogwarts Express.
Avrei voglia di fare un riposino sui binari- borbottai guardando Remus, lui scoppiò a ridere rumorosamente facendo girare mezza stazione. Zitto!- dissi, colpendolo ad una spalla.
Sei la ragazza con più voglia di vivere che abbia mai visto, Amy- ridacchiò ironico lui.
Già- annuì, chiudendo gli occhi e ridacchiando.
Guarda, lì c'è la tua amica Madelaine- ribattè Remus, puntando un dito da qualche parte, seguii il suo braccio fino a vedere una folta chioma bionda, sgranai gli occhi e mollai il carrello con i bagagli a Remus iniziando a correre verso di lei. Madelaine!- urlai, saltandole al collo.
Porco Merlino!- urlò di rimando -Amy che infarto!- ribattè.
Mi sei mancata anche tu, Maddie- scherzai io, lei rise.
Ciao, pazza.-disse, abbracciandomi -Come stai?- ribattè.
Bene, tu? Com'è andata in America?- chiesi curiosa, stringendole le mani.
Benissimo! Era tutto favoloso, sono andata a Los Angeles... sembrano tutti così famosi lì- rise lei.
Mi racconterai meglio ad Hogwarts! -risi- Dove sono i tuoi? Volevo salutarli- dissi, guardandomi intorno.
Sono già andati via, dovevano andare a lavorare. Il ministero chiama- disse -E tu? Chi ti ha accompagnata?- ribattè.
Ghignai, ero consapevole della cotta stratosferica che Madelaine aveva per Remus, così decisi di farglielo incontrare -Con Remus- ammisi, lei sgranò gli occhi -Remus! Vieni qui- gridai, quello dopo poco ci raggiunse.
Dimmi, lupetta- disse porgendomi il carrello con sopra le mie cose.
No, nulla.Volevo che mi portassi il carrello- mentii.
Ti sembro un facchino per caso?- disse lui.
Sapresti cavartela come facchino, comunque sia... Mad ti ricordi di Remus?- dissi, rigirandomi verso di lei.
La vidi impietrita e tutta rossa e trattenni una risata -Si. Ciao- balbettò nervosa.
Ciao, Madelaine- sorrise Remus -Dovreste andare ora, il treno partirà tra pochi minuti- ribattè.
Hai ragione- sorrisi, poi lo abbracciai e trascinai via Madelaine.
Ma sei stupida?!- gracchiò appena fummo saliti sul treno.
No, sono Amy- scherzai, guadagnandomi così uno schiaffo sulla nuca -Ahia! Mad!- ribattei.
Te ne meriteresti di più!- ribattè, sorpassandomi.
Se proprio vuoi saperlo anche tu!- risposi, seguendola.
Ma sta zitta!- ribattè, continuò a borbottare cose nel mentre controllava all'interno delle cabine. Finalmente si bloccò davanti a una e la spalancò -Vieni qua- disse.
Si, avrei un baule di almeno dieci chili più un gufo e mi hai fatto correre per non so quanti vagoni... non è che sia così facile con l'altezza che mi ritrovo- dissi, affannata.
Bassezza vorrai dire- disse un rosso,  facendo capolino dalla porta.
Fred!- urlai, lasciando il baule in mezzo al corridoio e saltandogli addosso.
Lupetta!- rise lui, stringendomi.
Non chiamarmi in quel modo, Weasley!- tuonai, saltando giù -Te li faccio diventare verdi i capelli- lo minacciai.
Non fai paura a nessuno... entra dai,ti prendo io il baule- disse, ridendo. Lo fulminai con lo sguardo, entrai e mi buttai su Lee -Rasta dei miei stivali!- lo salutai.
Sempre delicata, Moore- disse, abbracciandomi.
Siamo passati ai cognomi?- lo guardai stranita, lui fece spallucce e rise.
E a me niente?- disse una voce alle mie spalle.
Mi girai sorridendo -George!- dissi, andando ad abbracciarlo.
Ciao nana- rispose lui -Come stai? Ti siedi qui?- disse, indicando il posto di fianco a lui.
Si, mi siedo qui. Sto bene comunque- ribattei -Tralasciando la botta in testa che Mad mi ha tirato!- cinguettai.
Te la sei meritata- sussurrò Mad, indignata.
Cosí si ringrazia per averti fatto incontrare la persona per cui hai una cotta?- dissi.
Si, se quella persona è il tuo padrino!- sussurró.
Remus Lupin?- ridacchió Fred, io annuí divertita.
Non una parola- ribatté lei, agitando un dito, tutti scoppiammo a ridere. Oh, ma andiamo! Non potete biasimarmi! Dai Amy, dillo anche tu che è attraente... poi con quelle cicatrici- disse sognante.
Si, certo- dissi ridendo -Mad, è il mio padrino, non lo guardo in quel modo- ribattei.
Ma non si tratta del modo in cui lo guardi, è una cosa oggettiva! È bello punto e basta- sostenne lei.
Ti piacciono quelli grandi, Mad?- rise George.
Smettila tu!- lo additò lei, minacciosa.
Ah Mad...- sospirai -...sei sempre la solita- dissi.
Il viaggio passò più velocemente del previsto e noi ci ritrovammo a sistemare le nostre cose in camera.
Lo ammetto, Hogwarts mi è mancata- dissi, mettendo in ordine il baule.
Si sapeva- ribattè lei -Chissà quando arrivano le altre- pensò ad alta voce.
Pochi secondi dopo la porta si spalancò rivelando Angelina, Katie e Alicia che sorridevano come delle pazze.
Ma ciao!- urlò Angelina, venendomi incontro.
Ciao Angie!- sorrisi, io baciandole le guance -Ciao anche a voi!- dissi alle altre, Katie sorrise mentre Alicia si limitò ad un cenno con la testa.
Lasciala stare, è sempre la solita. Non ti stupire si sa che non le vai a genio- mi rassicuró Angelina.
Lo so- dissi -Non importa, sono felice di rivedervi- dissi.
Anche noi! Tu e Mad ci siete mancate un sacco, almeno a me... ma non dubito neanche di Katie. E bè... a Alicia non credo importi tanto- rise lei.
Ma va!- risi io -Finiamo in fretta di sistemare, Silente deve fare il suo famoso discorso di benvenuto... guai a chi se lo perde- dissi, Angelina alzò le sopracciglia divertita e andò verso il suo letto.
A cena, Silente, annunciò che quell'anno ad Hogwarts si sarebbe tenuto il Torneo Tremaghi e che avremmo accolto le scuole estere di Durmstrang e Beauxbatons.
I gemelli, in compenso, non furono entusiasti di sentire che la partecipazione era negata a quelli con età inferiore ai diciassette anni, e furono i primi ad aizzare il coro di scontento che invase la Sala Grande.
Dopo cena io e Mad tornammo in dormitorio e stremate ci buttando a capofitto nel letto.
Buonanotte, bionda- ridacchiai, affondando la testa nel cuscino.
Notte, lupetta- ribattè lei.
Mad! Ti disintegro!- dissi, alzando la testa per guardarla, lei mi fece la linguaccia e si rimise giù, poi entrambe ci addormentammo.

Eccomi ritornata con una nuova storia!
Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto,ditemi le vostre prime impressioni->
Vi amo piccole puffole pigmee del mio cuore.
Ila❤

Ps:Sono super contenta di essere tornata!

//Just The Way You Are♡//George WeasleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora