Capitolo 13

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Entro negli spogliatoi della palestra ma non trovo nessuno, controllo la prima fila di armadietti e la trovo è li vestita che si asciuga i capelli resto per poco a fissarla perché si accorge della mia presenza sobbalzando e mettendosi una mano sul cuore

-"Dio Lexa, cosa ci fai qui? Non hai lezione?"
Non dico niente e mi avvicino a lei.
Volevo dirgli un sacco di cose ma il segno rosso che ha sulla guancia mi fa dimenticare tutto.

-"Cos'hai fatto qui" le dico toccandoglielo, lei sobbalza e geme di dolore.

-"Non è successo niente -Stacca la mia mano dal suo volto- Invece rispondi alla mia domanda"

-"Clarke se c'è qualcuno che ti crea dei problemi..." Mi interrompe posando il suo indice sulle mie labbra, resta così per un po' per poi accorgersi del gesto.

"I-io non ne voglio parlare" abbassa lo sguardo sembra affranta, era sulla via di buttarsi a terra ma io d' istituto la sorreggo.
-"Vai via Lexa" mi chiede supplicando perché fa così? Ha gli occhi lucidi, e io mi stacco da lei

-"Cosa ti prende Clarke?" Il mio tono è rabbioso con le buone maniere non sono riuscita a farmi dare delle risposte, allora proverò così

-"Che intendi?" Mi chiede calma, dio che nervoso.

-"Come siamo a arrivate a questo punto?" Decido di cambiare domanda, oggi voglio delle risposte, tante risposte

-"Perché da un giorno all' altro sei scomparsa?" mi avvicino e lei indietreggia
-"Perché odi tanto Costia? Cosa ti ha fatto di male?" I suoi occhi diventano un mix di rabbia paura e tristezza

-"Lei ti sta facendo del male" ora non può più indietreggiare le sue mani cercano e trovano il tavolo dove poi si appoggerà con il sedere.

-"Chi sei tu per dirlo?" Le guardo il neo che ha sopra il labbro, non ero mai riuscita a vederlo alla luce del sole così da vicino e penso solo che vorrei baciarlo.

-"Te lo leggo negli occhi Lexy" perchè mi chiamava così?, il suo respiro è affannato e i suoi occhi cadono sempre sulle mie labbra.
-"Perché lo hai fatto?"

-"Fatto, cosa?"

-"Perché hai scopato con Costia?" Perché me lo domanda? So che le fa schifo anche solo vedere due ragazze tenersi per mano, ma la risposta mi sembra ovvia

-"Scusami? È la mia ragazza, cosa dovrei fare sennò?" Una lacrima le attraversò per metà il viso, mi sentivo in colpa, forse non avrei dovuto dirglielo in un modo così brusco, la cosa che mi sembrò più naturale era toglierle quella lacrima
-"Ho pensato a te" perché l' ho detto? Sono stupida io non...dovevo insomma era. I suoi occhi che prima guardavano gli armadietti si posarono suoi miei era spaventata.

-"Cosa mentre tu...?" Voleva che io continuassi la frase, ma io non rispondo.

-"Io penso sempre a te" la mia risposta la spiazza

-"Vai via" non mosse un muscolo per farmi allontanare da lei allora decisi di sfidarla

-"Spostami"

-"Davvero Lexa......vattene" mi stava supplicando

-"Altrimenti....mi picchi?" Non feci in tempo a finire la frase che un sapore di fragole mi pervase, spalancai gli occhi le sue labbra morbide erano appoggiate alle mie e con le mani mi prese tutto il viso.
Decisi di godermi il bacio lei sembrò non volersi staccare e neanche io la presi per i fianchi e socchiusi le labbra volevo sentire il suo vero sapore e lei accettò l' invito il bacio diventò più intenso, ma sempre lento e dolce. La sua dolcezza mi pervade mentre la sua lingua è ancora dentro di me decido di accorciare ancora la distanza dei nostri corpi, ma lei sembra accorgersi solo adesso di quel che ha fatto, perché mi stacca bruscamente.

-"I-io mi-mi....mi dispiace" a passo spedito esce fuori dallo spogliatoio, senza darmi il tempo di rispondere.

Decido di andare veramente in bagno per metabolizzare quello che è successo.
Entrando nel bagno vedo Costia che chiama il mio nome

-"Hey....che ci fai qui?" Domando con un po di esitazione, quando le guardo riesco solo a vedere quello che è successo tra me e Clarke, ed il brivido e il piacere che ho sempre avuto semplicemente toccandola.

-"Ma dove cazzo eri finita ti stavo cercando dappertutto."

-"Scusa è solo che-"

-"Ormai la prof. ti ha messa assente"

-"Cazzo" sbotto di colpo vedo Costia arrivare verso di me mi sorpassa arriva alla porta e la chiude a chiave

-"Bhe visto che ormai ti ha già messa assente possiamo divertirci no?" Mi chiede maliziosamente con un di quei sorrisi da schiffi.
Mi bacia non è dolce come quello con Clarke c'è irruenza privo di sentimento.

Senza esitare troppo mi spinge contro il muro facendomi anche un po' male, si inginocchia davanti a me e mi abbassa i pantaloni solo di poco, poi mette le mie gambe sulle mie spalle e inizia a entrarmi con la lingua io gemo ma ogni volta che entra mi appare Clarke cancello quell'immagine di lei cerco di concentrarmi sui movimenti di Costia, ci sono sto per arrivare al culmine del piacere.
Alzo lo sguardo verso la porta e vedo entrare qualcuno

-" Oh Clarke" Costia alza lo sguardo verso di me, l' ho urlato con un mix di piacere e paura

-"Cosa?" È arrabbiata e confusa.

-"No...cioè Clarke" indico con il dito la terza in comodo staccando con velocità da me Costia e alzandomi i pantaloni.
Seguo Clarke che sta correndo fuori dalla scuola

-"Clarke" urlo ma non si gira
-"Clarke" provo di nuovo
Riesce a fare la rampa di scale ma poi riesco a bloccarla dal polso
-"Clarke -riprendo fianto- Clarke io posso..." Si stacca da me con calma

-"Tu non devi spiegarmi niente, è la tua ragazza....potete fare quello che volete" si allontana da me stavolta con calma.

I'll always be with you {CLEXA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora