Capitolo 5

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Ora sono a casa sotto la doccia del mio bagno, sto pensando a molte cose ma mi sto soffermando su qualcosa in particolare, Clarke. Non capisco, dovrei pensare alla ragazza misteriosa che ho baciato alla festa, ma Clarke, bhe Clarke è tutta un altra cosa, i suoi lunghi capelli biondi, i suoi occhi azzurri, oh quando incrocio il suo sguardo mi attraversa completamente un brivido, come sta succedendo ora mentre penso a lei. OK BASTA io la odio lei mi odia, ma avvolte penso a come siamo arrivate a questo.

Sapete una volta eravamo amiche, molto amiche, forse troppo, ma un giorno ad una festa alle medie sapete quelle dove si festeggia con la coca cola e la fanta, li be non so qualcosa era cambiato.

-"e quindi lei cosa ti ha detto? Dice Clarke ridendo

-"Niente mi ha solo dato 20 dollari" scoppiamo a ridere entrambe in mezzo al rumore della festa
Ma all' improvviso smette di ridere, mi guadra seria, ha gli occhi completamente neri, si avvicina sempre di più a me i nostri corpi sono completamente incollati e sento che entrambi i nostri battiti sono accelerati, lei mi si avvicina sento il suo respiro sul mio, le nostre labbra sono praticamente attaccate, ma mi allontano non so cosa volesse fare. La guardo spiazzata e lei sembra delusa una lacrima percorre il suo viso mentre si volta e si allontana correndo disperatamente, io resto immobile.

Con il tempo si è allontanata sempre di più da me. Non l' ho vista per circa 6 mesi e poi è tornata, più stronza che mai, come la conoscete oggi.

Non so cosa sarebbe successo se quella volta non mi sarei allontanata, ma non è successo quindi è meglio non pensarci.

Altro giro altra corsa mi vesto e vado a scuola.
È l' ora di matematica, entro nell' aula e mi siedo in fondo, poi entra Clarke da sola ma comunque con egocentrismo, si siede sempre sul banco opposto al mio.
Non capisco niente di matematica quindi chiudo un attimo gli occhi per riposarli, poi guardo la lavagna ed è piena di numeri che un attimo fa non c'erano, ahh lascio perdere.

-"Prof. Posso andare in bagno?" Chiedo alzando la mano

-"prego" dice la prof. Indicando l' uscita.
Mi alzo per andare, faccio qualche passo, ma una battuta sagace di un mio compagno mi fa voltare, ridendo. Girandomi vedo Clarke che mi guarda, ma non all' altezza dai miei occhi, più in basso. Perché cazzo mi guarda il culo!?
Faccio una smorfia, si accorge che mi sono voltata e distoglie subito lo sguardo, e vado in bagno.

Sono davanti al mio armadietto e sto mettendo a posto alcuni libri e mi si avvicina Anya.

-"Perché non mi hai detto che devi fare coppia con Pompei al gruppo di teatro?" È appoggiata da un fianco su gli armadietti, con le braccia incrociate

-"Perché non era importante" rispondo continuando a riordinare

-"Non era importante? Le sue urla si sono sentite fino a Marte"

-"Senti so gestire, una troietta con sbalzi ormonali" Chiudo l' armadietto con violenza

-"Lo so ma vedi, vi siete già picchiate molte volte..."

-"E credi che ora non ci basti più? Credi che accoltelleremmo? Tu sei pazza" dico con una falsa risata

-"Ho paura..."

-"Senti possiamo parlare di altro?"
Dico cercando di calmarmi

-"D' accordo, domani sera sempre a casa di Jasper"

-"Un' altra festa?" Dico sbuffando, odi le feste da Jasper

-"Dai ormai hai capito che Jasper fa feste grandiose"

-"Eeehh" dico ironicamente

-"E poi ci potrebbe essere anche..." I miei occhi si illuminarono

-"Bhe vedo che lo hai capito da sola" dice sorridendo

-"Va bene ci sarò"

-"Vengo a prenderti alle 21:00" dice allontanandosi da me.

È vero ho il numero della ragazza misteriosa, ma non ho mai avuto il coraggio di telefonare o scrivergli un messaggio. Di solito sono io quella che fa la prima mossa, ma lei sembrava più grande, esperta e questo mi spaventava.

Nota autrice:
Spero di riuscire a pubblicare un altro capitolo oggi.
Vi sta piacendo questa storia? Fatemelo sapere, perché per me è molto importante il vostro riscontro

Un bacio ciau❤️



I'll always be with you {CLEXA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora