Capitolo 16

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Le mie iridi vengono illuminate dai raggi di sole che entrano dalla finestra.
In un primo momento non mi ricordo perché sono qui ma poi tutto mi torna in mente, i baci, le carezze, le frasi.
Mi giro dall' altra parte del letto e sono sola. Nuda.

Spalanco gli occhi e cerco i miei vestiti che sono sparsi ovunque.
Mi ha abbandonata lo ha fatto per ripicca? Oppure per paura?
Dopo tutte le cose che ci siamo dette...e fatte lei non mi ha lasciato neanche un bigliettino.
Vestita completamente noto un capo che resta fuori, sono delle mutandine nere di pizzo e so che sono di Clarke.

-"Porca puttana" decido di prenderle per poi riportargliele.
'spero non mi prenda per una psicopatica'.

Controllo il cellulare e guardo le notifiche

7 chiamate perse da Ano💅🖕
10 chiamate perse da Costia
6 chiamate perse da Rompi palle❤️🐱

-"Cazzo" impreco d' istinto, sia per tutte le chiamate perse sia perché mi ha accompagnato Clarke quindi dovevo per forza chiamare qualcuno per venirmi a prendere.
-"Dai forza" dico tra uno squillo e l' altro. Chiamo mia madre per 2 volte prima di capire che a quest' ora lei lavora.

Mi faccio il segno della croce e decido di selezionare quel contatto.

-"Hey An..." Dico dolcemente grattandomi il capo.

-"DOVE CAZZO SEI FINITA TI STIAMO CERCANDO DA 2 GIORNI" Sposto d' istinto il cellulare che è diventato una bomba nucleare.

-"Mi dispiace, io non so davvero come giustificarmi"

-"Dove eri finita?!"

-"Dovevo un po' staccare da tutto"

-"Non puoi sparire così, dal nulla perché ci sono persone che si preoccupano per te"
Faccio una piccola pausa chiedendomi se devo dirlo o no.

-"emh puoi venire a prendermi?" chiudo d' istinto gli occhi ma la sua risposta mi sorprende ancora di più.

-"D' accordo ma dopo ne parliamo."

Siamo in macchina da un po' mi sento maledettamente in colpa, l' unica cosa che ci siamo dette è stato un flebile 'ciao' da parte mia che non ha avuto risposta.
Il silenzio è il protagonista in questo momento e la radio spenta mi rattristisce.
Prendo un bel respiro e decido di rompere la situazione imbarazzante che si è creata.

-"Mi dispiace" non ottengo risposta.
-"per favore An io non so cosa dire" le strattono leggermente un braccio.

-"Tu non sai quello che ho dovuto passare in questi giorni"

-"Senti sono davvero dispiaciuta di averti fatto preoccupare"

-"Ma lo vuoi capire che non è solo questo?! Ho dovuto passare tutto ieri pomeriggio con Costia a cercarti e lei era davvero preoccupata. Ma non è solo questo, Raven un' amica di Clarke mi ha scritto su Instagram dicendomi che stava cercando la sua amica e chiedendomi se l' avessi vista."

-"E? L'ha trovata alla fine?"

-"Sì, questa mattina quando mi hai chiamato tu."

-"Per fortuna." sospiro per finta sparando che nessuno venga a scoprire della scorsa notte.

-"Credi che io sia stupida Lexa?"

-"Cosa? No....per-perchè?"

-"Costia non riuscirà a fare 2+2 ma io sì"

-"Io......non ti seguo"

-"cos'hai fatto con Clarke" devo confessare ma mai confesserò la nostra notte.

-"Noi....noi non abbiamo fatto niente ma ha portata a a fare un giro poi siamo andate ad una festa e abbiamo dormito."

-"Dormito? Insieme?"

-"sì che c'è di male?"

-"Mmm...il fatto che ti abbia insultato per 4 anni ininterrotti della vita?"

-"Senti quello è passato, ora stiamo cercando di riallacciare i rapporti"

-"Secondo me ti sta ingannando"

-"Perché dici questo?"

-"Senti, ora sono io a non voler più parlare."
Solo in quel momento accende la radio e mette la musica.
In che senso crede che mi stia ingannando. Decido di non pensarci troppo.

Scendo dall' auto lasciandole un lieve bacio sulla guancia

-"A domani spero" si limita ad annuire.

Apro lentamente la porta cercando di non essere sentita.
Sento il televisore andare, riconosco la telenovela e capisco che mia madre è in casa.
Faccio piccoli passetti leggeri, ma Pike rovina come sempre tutto cominciando ad abbaiarmi.

-"Shhh, zitto stronzo"

-"Lexa?!"

-"No" una smorfia si crea sul mio volto cercando di non essere notata ma con scarsi risultati.

-"Dove eri finita signorina?" Ha le mani sui fianchi e sbatte il piede.

-"Sono andata a casa di An...Clarke?" Cerco una conferma da parte sua ma non la trovo allora continuo.

-"A studiare e mi sono fermata li a dormire, mi dispiace di non averti avvisato"

-"Strano perché anche Abby la madre di Clarke la stava cercando"

-"Ah giusto -mi metto una mano sulla fronte- siamo andate in biblioteca"

-"E avete dormito lì?" Lo chiede in modo retorico.

-"Sì?"

-"Ok" dice lei

-"Ok?" Rispondo io sorpresa Non mi mette in punizione?

-"Sei in punizione"
Non replico me lo merito

-"Uscirai solo per andare a scuola."

-"Mamma per favore" dico fingendomi triste anche se dentro ero  quasi contenta di non aver ricevuto una punizione peggiore.

Nota autrice
-Come ho detto ieri sto cercando di essere più attiva

-Un capitolo un po' di passaggio ma spero vi possa piacere



I'll always be with you {CLEXA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora