Capitolo 10

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Inizia una nuova giornata, e come sempre mi alzo dal letto per fare colazione.
Apro il frigo e non trovo niente da mangiare, controllo poi nel cassetto di fianco al lavandino ma anche li non c'è niente.

Apro e chiudo il frigo per 10 volte prima di capire che facendo così il cibo che vorrei mangiare non apparirà magicamente, quindi decido di prendere dei cereali, del latte e li verso in una ciotola.

Dopo la colazione dei campioni salgo in camera e mi vesto con dei semplici pantaloni sportivi bianchi e un top nero con delle scarpe a la suola alta dello stesso colore.
Prendo le chiavi ed esco, vedo una macchina appostata davanti a casa mia così mi avvicino bussando al finestrino scurito.

-"Senta lei non può parcheggiare qui"
Dico arrabbiata fino a che non abbassa il finestrino

-"Sei sexy quando vuoi farti valere"

-"Co-Costia io-i...non sapevo fossi tu"

-"Non fa niente dai sali ti accompagno a scuola" mi fa cenno di entrare e accetto l' invito.

-"Senti ti devo chiedere una cosa" chiede con entrambe le mani sul volante

-"Vai"

-"Sai ieri sera...insomma ti è piaciuto?"
Non so cosa risponderle, perché non ho una risposta insomma è stato strano dovevo pensare a lei mentre venivo ma mi è apparsa all'improvviso Clarke e...

-"Si è stato... Magnifico. Perché me lo chiedi?" Insomma lei è sempre stata sicura di sé quindi ora perché così tante preoccupazioni?

-"Perché tu mi piaci -Prende un bel respiro- Davvero tanto"
Io ora non so cosa dirle insomma
-"E avevo il bisogno di sapere se anche io ti piaccio" Io non voglio rovinare quello che ho con lei, è l' unica persona che riesce a togliere dai miei pensieri Clarke, io non-non posso perderla

-"Si anche tu mi piaci davvero"

-"Ti va di passare più tempo insieme?"

-"Perché ieri non siamo state tutto il tempo insieme?"

-"Vedi Lexa io non voglio solo una giornata tutta per noi due. Tu sei fantastica e mi piaci. Mi piace la tua presenza il tuo umorismo il tuo viso e il tuo sapore. E con questo voglio dirti che voglio passare TUTTE le mie giornate insieme a te....Ti va?"

-"Mmm...certo ma come pensi di fare?" Fa i salti di gioia... ovviamente in modo metaforico perché siamo in macchina ma è molto contenta

-"Bhe...vedi io ti ho fatto questo discorso per dirti che...mi sono iscritta alla tua scuola" Quasi mi strozzo con la mia saliva e la guardo stranita, lei ha sempre gli occhi puntati sulla strada con un sorriso a 32 denti che le fa comparire delle leggere zampe di gallina sugli occhi.
-
"Non è fantastico?"

-"Mh si certo" Sono preoccupata. Sappiamo tutti che tra Costia e Clarke non scorre buon sangue e non voglio che Cost-Cioè Clarke le faccia del male, sia psicologico che fisico, soprattutto fisico perchè credetemi Clarke mena duro, una volta ha rotto il naso a un bambino perché mi aveva rubato la merenda.

Arriviamo davanti alla scuola e scendiamo dall' auto. Costia mi raggiunge e mi mette un braccio attorno alle spalle e ci incamminiamo verso l' entrata
Sulle scalinate vedo Anya e Lincoln parlare, Incrocio lo sguardo della mia amica ma non mi fermo capisco il suo sguardo, mi sta chiedendo cosa succede e io faccio spallucce.

-"Allora mi fai fare un giro?" Chiede non mollando la presa dalle mie spalle. Suona la campanella prima che io possa intervenire

-"Senti ora io ho chimica quindi devo andare" slego il suo braccio da me incamminandomi verso l' aula ma inizia a seguirmi

-"Anche io quindi fammi strada" Cerco di farle un sorriso e la prendo per mano.

È suonata la campanella della penultima ora e Costia mi è sempre stata vicina, nel vero senso della parola si è iscritta a tutti i corsi a cui partecipavo. Adesso ho lezione di teatro e non so se sia una benedizione così potrò stare lontana da lei, oppure una condanna perché dovrò interagire con Clarke.
Entro nell' aula e stacco la mano che ho lasciato respirare per pochi minuti oggi da quella di Costia.

-"Allora a dopo am..." Mi avvicino per darle un bacio ma lei mi interrompere

-"In verità ho scelto anche questo corso" aahhhaksjdhdhduudud... perfetto ci mancava solo questo.
Raggiungo il banco libero vicino a Clarke incrociando per la prima volta oggi il suo sguardo sembra triste, bho sarà una delle sue 56 personalità.
Costia si siede nel posto avanti al mio e inizia a parlarmi, avvolte noto con la coda dell'occhio che Clarke si volta verso di noi, fatti i cazzi tuoi.
Entra il prof.

-"Buongiorno ragazzi" appoggia le sue cose sulla cattedra e poi si accorge della nuova arrivata

-"Tu devi essere Costia vero?"

-"Si"

-"Bene allora ti spiego subito come funziona la faccenda -inizia a dire cosa stiamo facendo- quindi, come ho già detto, il lavoro sarà svolto in coppie ma, visto che sei arrivata tu ci sarà un trio. Vuoi scegliere tu con chi stare o decido io?"

-"No grazie, scelgo io"

-"Perfetto -prende il foglio dove si era scritto i nomi delle coppie- con chi vuoi stare?"

-"Con Lexa e Clarke" Clarke alza di scatto la testa, prima guarda sorpresa Costia e poi guarda me come se dovessi dirgli che non può stare con noi.

-"Bene allora mettetevi all' opera"
Tutti spostiamo le sedie mi metto dal lato opposto a quello di Clarke e Costa si mette di fianco a me e incomincia a parlare

-"Allora avete già un progetto o una bozza" Clarke è tesa, cerco il suo sguardo e finalmente lo trovo, iniziamo a fissarci e nel suo blu noto paura, ma di cosa? Paura di me? O di Costia? Oppure del rapporto che ho con la mora?
Prendo la parola capendo che lei non la avrebbe mai presa

-"No, in verità non ne abbiamo neanche mai accennato"

-"Bene quindi inizieremo adesso"

È suonata la campanella che segna la fine dell' ora. È stato strano: per fortuna Costia e Clarke non si sono picchiate anzi sono riuscite a dirsi anche qualche parola, Clarke stava sempre al telefono annuiva alle idee che Costia proponeva senza nemmeno ascoltarle, ma la cosa più strana è che non mi degnava di uno sguardo insomma quando ci si parla ci si guarda in faccia ma per lei sono un optional le buone maniere.

La mia ragazza mi prende per mano e mi riaccompagna a casa mi lascia un leggero bacio sulle labbra e scendo dalla sua auto.

Entro in casa distrutta e senza salutare nemmeno mia madre entro in camera e mi sdraio sul letto. Devo fare qualcosa. Non posso passare tutte le mie giornate così, con Costia addosso che non mi permette neanche di parlare con i miei amici.
Devo chiamare Anya, e semplicemente lo faccio, il telefono squilla per un po' ma finalmente risponde

-"Oi"
-
"Hey An ti disturbo?"
-
"Devi darmi delle spiegazioni" è evidentemente arrabbiata

-"Io non so...ha fatto tutto lei"

-"Ti conosco Lex e so che questo stile di vita non ti piace...ma devi farti valere prendi coraggio e diglielo"

-"Io non so se ci riesco...insomma lei è così felice"

-"È questo il problema, pensi troppo alla felicità degli altri, se avresti pensato alla tua di felicità ora lei non ti terrebbe sempre la mano nei corridoi. Lexa, Costia mette al primo posto se stessa e non non funziona così in una coppia, devi dirglielo...prima che sia troppo tardi"

-"Grazie Anya" metto giù, sarà rimasta delusa dalla mia risposta secca ma devo pensare.

Forse ha ragione lei, Costia mette se stessa al primo posto, però sono stata io a dirle di essere felice di passare più tempo con lei, quindi il ragionamento di Anya non funziona.
Aspetterò, se anche domani sarà come oggi dovrò fare qualcosa.

I'll always be with you {CLEXA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora