Capito 22

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-"Ora mi vuoi dire cosa succede?" Dice incrociando le braccia e appoggiandosi al lavandino.
Si era successo di nuovo, Anya mi aveva mandato un messaggio durante l'ora di matematica per chiedermi di andare in bagno a parlare.

-"Per favore Anya, dobbiamo per forza parlarne?" Chiedo appoggiandomi alla porta dopo averla chiusa a chiave.

-"Si Lexa, se non risolviamo questa situazione ora io non parleremo mai più di nient'altro."

-"Io non so nemmeno cosa vuoi sapere."

-"Forse il motivo per il quale ieri pomeriggio ti ho accompagnata ha portare la felpa a Clarke e a parlarci un po' e sei rimasta li fino a notte."

-"Prima cosa, come facevi a sapere che sono ritornata tardi, seconda cosa abbiamo solamente parlato."

-"Allora uno ho le mie fonti, secondo-" Assume una posa da "Seriamente?" Incrociando le braccia e piega la testa.

-"Perchè mi guardi così." Dico alzando gli occhi al cielo.

-"Mmm forse perchè menti malissimo?"

-"Oh Cosa cazzo vuoi che ti dica!? Che la penso ogni fottuto momento da quando la conosco? Che la mia prima cotta é stata lei? Che avrei voluto che la mia prima volta fosse stata con lei e non con quella rompi cazzo egoista appicicosa di Costia? Che ero così fottutamente felice quando abbiamo scopato che sentivo quasi il sentimento che provo per lei fosse reciproco. Che ero così felice di essere stata la sua prima volta, perchè potevo essere qualcuno nella sua vita, cazzo, la sua prima volta. Ma poi ha detto che era tutta una scommessa, che il mio corpo e la mia mente valgono 500 dollari. E io...io mi sono immaginata tutto." Dico infine abbassando lo sguardo e scugandomi una delle tante lacrime che si era posata sulla mia guancia.

-"Lexa." Dice prendendomi la spalla e attaccandomi alla porta per poi farmi scivolare su di essa, lei fa lo stesso e ci ritroviamo una affianco all'altra.
-"Tu..?"

-"Sì Anya...da quando la conosco." Dico con un gemito strozzato le lacrime erano ricominciare a cadere con più frequenza e non si sarebbero fermate molto presto.

Era tutto vero tutto il discorso che avevo fatto. Ci ho messo molto tempo a capirlo, forse perchè dentro dentro di me lo sapevo già, forse perchè da la prima volta che ho visto quegli occhi già non riuscivo a farne a meno. O forse perchè dalla prima volta in cui ho visto le sue labbra ho sognato baciarle e renderle rosse a forza di farlo e rifarlo. O forse perchè ogni volta che mi abbracciava sentivo le farfalle in ogni parte del mio corpo e l'ho capito anche dal fatto che ogni volta che lo facessimo io mi appendessi al suo collo per sentire il suo profumo. Per non parlare di quando prendeva la mia mano nella sua che era così mormida e mi sentivo dannatamente a casa,
con lei mi sentivo protetta sia mentalmete che corporeamente.

Ed era così insopportabilmente bella in ogni cosa che faceva, quando si impegnava si mordeva il labbro, quando era arrabiata le si formava un piccola riga in mezzo allo spazio delle sopracciglia e quando era agitata si grattava sempre la parte posteriore del collo. Tutte queste cose mi la facevano piacere solo di più.
Sapevo tutto di lei e lei tutto di me e in quel momento andava così tutto bene tra noi che neanche nei miei incubi più brutti mi sarei mai immaginata.

Da un giorno all'altro lei non mi parla più, non mi scrive, non mi chiama, non mi abbraccia...

All'inizio la vedevo un po' per le strade ma appena mi notava cominciava sempre a correre, e poi il vuoto...

Non la vedi più...

3 mesi, per tutto questo tempo non avetti sue notizie nessuno sapeva dov'era finita o che fine avesse fatto. Tutti noi sapevamo che avesse una madre molto rigida infatti più volte mi ha bidonata solo perchè sua madre no  le permetteva di uscire, ma nessuno di noi pensava che si fosse spinta fino a tenerla a casa tutta l'estate solo perchè alla festa di fine medie era arrivata alle un po' più tardi del coprifuoco.

E con l'inzio del liceo tutto d'un tratto, ricompansa. Ma era diversa...molto diversa, come carattere e come modo di vestire.
Quegli occhi accesi che un tempo amavamo guardare erano bui e cupi, quel sorriso che cercavo di vedere in ogni modo possibile era diventato solo un ricordo.
Solo la leggera ruga in mezzo alle sopracciglia era rimasta e si marcava maggiormente quando stava vicino a me.

La persona di cui un tempo non potevo fare a meno ora era la mia peggior nemica.

Ma quello che sentivo non poteva essere represso solo con qualche parola o pugno.
Ed io non avrei mai potuto ammetterlo perchè quel sentimento era sbagliato, ingiusto e fuori luogo. Ma dopo tutti questi anni sento ancora tutto quando mi è vicina.

È vero io amo Clarke...ma questo è così sbagliato, strano e ingisto perché lei non proverà mai lo stesso perché lei non sentirà mai le stesse cose quando la toccherò.

Questa è una strada a senso unico...

-"Tu sei stata la sua prima volta?" Chiede accarezzandomi la schiena, ed io in risposta annuisco e basta.
-"Ma allora per lei deve essere stato qualcosa."

-"Si e da quella cosa ha guadagnato 500 dollari, ho paura Anya." Stava distruggendo ogni parte di me lentamente e io non riuscivo a controllarlo perchè mi mancavano già i suoi baci le sue carezze e questa cosa mi faceva impazzire.

-"Di cosa?"

-"Lei ha foto di noi due"

-"Oddio non dirmi che-"

-"No non abbiamo fatto nudi." Dico guardandola male
-"Lei a una foto di me e lei a letto in sieme mentre io dormo."

-"E...?"

-"Ho paura che la possa pubblicare da qualche parte...e poi mi darebbero della puttana che finisce nel letto di qualsiasi persona...ma tu sai che-"

-"Che lei non è una persona qualunque -abbasso lo sguardo e annuisco consapevole- Però se la pubblicasse tutti penserebbero che sia lesbica quindi si lancerebbe la zappa sui piedi, stai tranquilla."

-"Ci sto provando solo che sono in una situazione di merda. Perché sto cercando di dimenticare una persona innamorandomi di un'altra."

-"Ed è per questo che non riesci a lasciare Costia." Annuisco e mi ascugo l'ultima lacrima rimasta a bagnare il mio viso.

-"Il problema è che sto cercando in ogni modo di trovare qualche somiglianza con Clarke ma lei è unica e...ai miei occhi nessuno potrà essere come lei...mai." Nussuno delle due parla, forse per lasciare spazio ai pensieri o semplicemente nessuna sapeva cosa dire.

-"Quindi cosa vuoi fare?" Smorza il silenzio alzandosi in piedi e pulendosi i pantaloni.

-"Non lo so pensavo mi avessi chiamato per dirmi cosa fare." Dico alzandomi a mia volta.

-"Lo sai quello che vorrei." Alzo un sopracciglio in modo interrogativo.
-"Oh non fare quella faccia sai quello che penso di questa situazione" Accentua ancora di più il mio sguardo.
-"Lascia Costia andiamo a delle feste trovi qualcuna da scoparti finché non dimentichi Clarke."

-"Ahh sono così confusa perchè non riesco più a sopportare Costia e sai i motivi però."

-"CAZZO LEXA -mi afferra le spalle- La odi anche tu non ti fa bene stare in una relazione del genere. Ora tu vai fuori e la lasci OK?"

-"OK VA BENE ma calmati che mi fai paura." Dico scrollandomela di dosso e facendo gli occhi da cucciolo.

-"Mmm vedremo, torna in classe ho penseranno che sei caduta nel water cosa che riusciresti pure a fare."

-"Si si prendimi in giro ti tornera tutto indietro bella" Apro la porta e le strade di me e di Anya si dividono, e da questo momento la mia vita avrebbe dovuto cambiare.

Cosa ne pensate di questo capitolo? Pensate che Clarke ricambi i suoi sentimenti o che la stia veramente solo prendendo in giro?

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 09, 2021 ⏰

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