23.

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Ci fu un inquietante silenzio per una manciata di secondi. Deglutii rumorosamente impaziente di sapere cosa pensasse ognuno di loro.

Finalmente Zayn parlò e disse di averlo già capito e chissà come mai. Liam mi abbracciò chiedendomi per sicurezza se avessi una cotta per lui e io subito scossi la testa...i miei pensieri erano rivolti a un altro ragazzo, se solo avessi avuto una possibilità...
Niall mi strinse a se, perché aveva capito fosse stato difficile per me ammetterlo, ma nonostante tutto era andata bene...molto bene.
Louis, invece, non disse nulla. Neanche un sospiro, un movimento, nulla. Rimase immobile, come congelato.

"Louis ti senti bene?" allungai un braccio per riscuoterlo dal suo stato di trans, ma si spostò neanche il tempo di sfiorarlo.

"Uhm...okey, sarà meglio che io torni dentro, ci vediamo domani ragazzi, buonanotte" e fuggì in camera mia. Perché doveva essere tutto così difficile con quel ragazzo? Si sarebbe chiuso in bagno per sciacquarsi la lingua e le labbra provando a cancellare dalla sua pelle quel bacio non bacio datomi per calmare l'attacco di panico? Mi sarebbe stato distante d'ora in poi per paura che potessi saltargli addosso?

Alzai le lenzuola leggere del letto e mi ci infilai sotto, con solo un paio di boxer coperti da pantaloni grigi della tuta. Li avevo lasciati nell'armadio della stanza l'ultima volta. Infatti quella era la mia camera fissa quando mio padre voleva fare una gita con la famiglia.

Stavo per spegnere la luce quando qualcuno bussò alla porta.
"Ehi...sei sveglio? Posso entrare un attimo?" sussultai perché non mi aspettavo nessuno.

Così: "si...ehm...sono sveglio, entra" e immediatamente si richiuse la porta alle spalle avvicinandosi al mio letto.
Mi misi a sedere con le gambe incrociate e lo fissai.

"Vuoi continuare il gioco?" sorrise.
Potevo scegliere anche l'opzione lanciarsi giù dalla finestra e scappare in Messico? No vero? Okey no.
Bene. Ero pronto.

"Va bene" e sfilò da dietro la schiena la bottiglia usata in precedenza.

Louis
La rivelazione di Harry mi aveva scioccato. Non potevo crederci. Avevo una marea infinita di domande da fargli, ma l'unica che mi tormentava in quel momento era: come faccio a capire se anch'io sono gay? Non sapevo darmi risposta, perché mai in 18 anni della mia vita avevo pensato a una possibilità del genere. Andiamo, io sono sempre stato Louis rimorchio una ragazza ogni giorno Tomlinson. Come potevo essere gay?
Quando si avvicinò per toccarmi, mi scansai.
Non volevo farlo, davvero, ma nella mia testa era appena esplosa una bomba nucleare. Stavo cambiando sponda in una sola settimana ad uno stupido talent show? Com'era possibile!
Con la coda dell'occhio vidi Harry rientrare in casa e merda, forse avrei dovuto dire qualcosa? Ora pensava lo odiassi? Dio che frustrazione.

"Amico, sei bianco come un cadavere, hai visto un fantasma?" ridacchiò Zayn.

"Louis, hai una cotta per Harry?" chiese diretto Niall. Nessun giro di parole, niente mezzi termini, dritto in porta.

"I-io n-non" collegai i neuroni provando a formulare una risposta sensata "io non sono gay cioè non credo di esserlo e poi no come può piacermi Harry è assurdo lo conosco da neanche una settimana e non si diventa gay con uno schiocco di dita e poi i- a me piacciono le ragazze sono pazzo per le ragazze e non mi piacciono affatto i ricci e le fossette e gli occhi...quegli occhi verdi...il suo sorriso luminoso quanto il Sole e..." stavo parlando a sproposito senza un freno.

Tell me about X FACTOR [larry]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora