dedico il capitolo a @_Emm_sy_1D che mi ha gentilmente invitato a postare il continuo dopo diverso tempo :€
[note a fine capitolo]Louis
"Questa settimana abbiamo ricevuto moltissime domande e abbiamo dovuto selezionarne alcune" disse Liam prima di porre la prima domanda del video. Quella settimana era stata davvero impegnativa, ma tutto sommato ci eravamo divertiti molto. L'esibizione era stata davvero entusiasmante e anche il pubblico ci dimostrò il suo apprezzamento.
Per fortuna questa volta riuscì a prendere posto accanto ad Harry, volevo tenerlo sotto controllo. In quei giorni, nonostante la felicità, vidi in lui, nei suoi occhi, un velo di tristezza, ma ancora non ero stato in grado di farmi dare una spiegazione. In giornata eravamo sempre impegnati per le prove, mentre la notte preferivo lasciarlo riposare, visibilmente stanco. Era così carino il suo leggero russare o il sorriso che scompariva dalle sue labbra ogni volta che la mia mano smetteva di muoversi e intrecciarsi nei suoi capelli, lasciandomi capire di dover riprendere o la sua mano stretta alla mia fino al mattino successivo. Ormai c'era sempre un letto vuoto e con le lenzuola sistemate in stanza.
Mi voltai verso di lui e osservai ogni suo piccolo movimento nel mettersi in ordine la massa di ricci che fuoriusciva dal cappuccio degli strani pigiami."Bene, la domanda è: se non vincessimo XFactor rimarremo una band o torneremo alle nostre vite?" Chiese Liam e prontamente tutti rispondemmo che saremo di certo rimasti nella band.
Immediatamente Niall lesse la successiva domanda: "Chi sareste per un giorno della band?" e Zayn "Incominciamo con Louis"
"Io sarei..." feci finta di pensarci un po', ma in realtà sapevo già la mia risposta "Harry!" urlai aggiungendo "perchè mi piacerebbe avere i capelli ricci". Questo provocò un enorme sorriso ricco di fossette sul volto di Harry e il cuore esplose di gioia, avrei tanto voluto baciarlo in quel momento.
"Io sarei Niall, perchè vede tutto in modo fantastico" rispose Liam.
"Io penso che sarei Louis perchè è molto divertente" disse Zayn ed io esultai con un "si!"
"Io, invece, sarei Zayn perchè è un ragazzo molto intelligente e divertente" parlò Harry. Inizialmente mi ingelosii, ma poi fui rapito dalla sua voce e la mia voglia di baciarlo aumentò. Mi morsi il labbro inferiore.
"Ora ci chiedono quale sarebbe la nostra frase d'effetto per rimorchiare una ragazza" mi incupì all'istante, non sapendo che cosa avrebbe potuto rispondere Harry e soprattutto io. Ragazze ne avevo avute, certo, però tutte storie da poco tempo e ora c'era lui. Mi sarei sentito come una sorta di traditore...stupido vero?
"La mia sarebbe ‹‹vas happening!››" ruppe il ghiaccio il mio migliore amico e mi sciolsi anche io in una risata.
Niall a e Liam confermarono di non averne una e io a quel punto, quando Harry si girò per pormi la domanda, lo guardai negli occhi, guardai le sue labbra, tutto in una frazione di secondo e senza pensarci, rivolto la telecamera, dissi: "Vuoi sposarmi?"
Attesi una qualsiasi reazione dai ragazzi e poi: "Semplice, ma d'effetto" sorrise il riccio.
Questo suo sorriso, tuttavia rimase per poco. All'improvviso si incupì e diventò serio. Fu la conferma che qualcosa lo stava tormentando.
Alla fine del video, dopo aver salutato tutti, mi ritrovai con quattro manichini completamente coperti, fin sopra la testa, così mi osservai intorno con faccia confusa.Stoppata la registrazione Harry si abbassò la cerniera e con gli occhi rivolti verso il pavimento si gettò tra le mie braccia.
"Ehi piccolo che succede?" Gli accarezzai la schiena mentre le sue braccia si stringevano sempre più sui miei fianchi.
"Ragazzi?" Si avvicinò Zayn.
"È tutto apposto?" Si aggiunsero Niall e Liam.
"Haz?" Richiamai provando a farmi dire qualcosa. Mi rivolsi ai tre: "possiamo rimanere da soli?" E con un gesto cercai di fargli capire di doversi portare via lo staff e Eleanor di cui avevo appena incrociato lo sguardo e ci stava raggiugnendo.
"Ciao LouLou, oggi ti va di venire a pranzo con me in un posto sicuro? Organizza tutto mio padre e..." non ascoltai altro, perchè percepii un lieve singhiozzo provenire dal riccio e le sue mani aggrapparsi al retro della mia tuta.
Non sapevo a che punto del discorso fosse arrivata, ma la interruppi bruscamente con un: "no oggi non posso, ho impegni più importanti e che mi stanno maggiormente a cuore".
Blaterò qualcos'altro sul cosa ci facesse Harry così attaccato a me, fin quando Liam, sia lodato, l'accompagnò alla porta distraendola con altri discorsi in fatto di moda. Che poi cosa ci capiva lui di moda? Nel frattempo l'intera stanza si svuotò e fui immensamente grato di avere dei compagni di band del genere, sempre pronti per aiutare senza volere nulla in cambio.
Era arrivato il momento di dedicarmi completamente al corpicino stretto sul mio petto."Piccolo, dimmi cosa c'è che non va adesso che siamo soli, lo vedo che hai qualcosa che ti pesa da tutta la settimana" mi spostai al fondo della scala poggiando la schiena contro il primo gradino e trascinando Harry con me per farlo sedere sulle mie gambe.
Lo lasciai ancora per qualche minuto in quella posizione, poi sciolsi l'abbraccio e, con fatica, gli alzai la testa. Aveva gli occhi di un orribile verde liquido, le guance arrossate per lo sforzo e alcune lacrime che ancora gli rigavano il viso. Mi sporsi per levargliele lasciandogli un bacio a stampo che constatai essere salato. Iniziò a torturarsi le mani, rilasciando ancora qualche singhiozzo. Intrecciai le nostre dita e l'obbligai a guardarmi. Respirai lentamente in modo che lui seguisse i miei movimenti, non volevo avesse un altro attacco di panico che si sarebbe aggravato a causa dell'asma. Quando si calmò lo incitai a spiegarmi che cosa lo stesse turbando.
Si morse il labbro: "mi manca casa, nel senso, sto bene qui, con te, i ragazzi, ma" riprese a singhiozzare "ho bisogno di un abbraccio di mia mamma" e velocemente si coprì il volto con le mani allontanandole dalle mie. Mi si strinse il cuore a quelle parole e a vederlo in quello stato. Perchè non me ne aveva parlato prima? In effetti per un ragazzino della sua età, mai stato lontano da casa per così tanto tempo, era difficile. Ormai era più di un mese che stavamo lì. Lo abbracciai nuovamente lasciando che si rifugiasse e si sentisse al sicuro.
"Non sono tua mamma, ma spero di poterti dimostrare quanto io ti voglia bene e che credo in te" sussurrai dandogli un bacio sulla nuca.
A quel punto non sentii più niente e pensai addirittura si fosse addormentato. Al contrario, sollevò il viso, passò la manica della felpa sugli occhi e mi sorrise lievemente. Ricambiai, poi lo afferrai per le guance e posai le mie labbra sulle sue. Era una bacio lento, pieno di sentimenti e fu un po' come se provassi a portare dentro di me le sue emozioni negative sostituendole con un pezzetto delle mie positive. Non ricordo quanto tempo restammo a scambiarci i respiri, ma sono certo che qualcosa di diverso scattò in me. Quando ci separammo per riprendere aria i nostri occhi si attrassero come calamite e mi sentii leggero, felice, euforico e il mio cuore mi stava gridando qualcosa che avrei dovuto dire. Non seppi se per paura o perché quello non era il momento giusto ed era troppo presto, ma rimasi in silenzio a godermi la bellezza del ragazzo che avevo davanti.
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n.a
Scusate la lunga assenza, ma non ho più avuto molto tempo per scrivere e mi è capitato di cancellare un intero capitolo perché non soddisfaceva le mie idee.
Questo è pronto da qualche settimana, tuttavia mancando ormai 4/5 capitoli alla fine della storia ci tenevo a non creare nuovamente un grande periodo di attesa tra un capitolo e l'altro.
Quindi, dato che la scuola non mi sta dando tregua e ho paura sarà così fino alle vacanze natalizie, scusate se il prossimo capitolo arriverà tra qualche settimana. Nella mia testa sono già tutti scritti i capitoli e la storia è giunta al termine, l'unica cosa che mi manca è un lasso di tempo necessario nella giornata che mi permetta di scriverli realmente.
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Tell me about X FACTOR [larry]
Fanfiction|Harry 16!| |Louis 18!| Dalla storia: Ora rivedevo quel giovane ragazzino che si era presentato alla porta del camerino giorni prima. Poi come un flash ricordai quando, in preda al panico e con solo lui a disposizione, mi ero confidato sulla paura...