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Louis
Mancava circa un quarto d'ora all'arrivo. In quei 45 minuti Harry non smise un attimo di contorcersi sul sedile e alla fine, cercando di non svegliarlo, appoggiai con delicatezza la sua testa sulle mie gambe. Di riflesso portò la sua mano destra sulla mia coscia, mentre la sinistra era abbandonata lungo il suo fianco.
A quella vista il mio cuore perse un battito e si fermò per la prima volta da quando eravamo partiti.
I suoi ricci ricadevano dolcemente sugli occhi. Sporsi una mano e con gentilezza glieli sollevai, continuando poi ad accarezzarli. Le sue labbra si incurvarono in un piccolo sorriso e capii che inconsciamente stava apprezzando ciò che facevo. A volte avevo paura di tirare troppo i capelli e svegliarlo o di rischiare di sciogliere i ricci. In effetti questo sarebbe stato impossibile, perché erano naturali e non creati con una piastra o diavolerie del genere.
Distolsi lo sguardo da quel piccolo corpo solo una volta. I ragazzi di fronte a me mi guardavano sempre più confusi, ma mi limitai ad alzare le spalle per poi tornare ad Harry.
Quando sentii dei piccoli mugolii, districai la mano dalla sua chioma e aspettai con il fiato sospeso.

Harry
Il leggero tremolio della macchina, la fioca luce che attraversava i vetri oscurati, il chiacchiericcio dei miei compagni e il calore che si espandeva nel mio petto, erano l'ambiente perfetto per riposare. Nonostante ciò mi svegliai perché le mie palpebre di restare chiuse ne avevano abbastanza.
Aprii gli occhi e, dopo aver messo a fuoco, vidi davanti a me Liam, Niall e Zayn che facevano i buffoni mentre si ingozzavano di arachidi salate. Dove le avessero prese sarebbe rimasto per sempre un mistero.
Mi voltai a pancia in su e rimasi per un momento a fissare il tettuccio dell'automobile.
Non ricordavo dove mi fossi appoggiato, ma era comodo e...uhm confortevole.
Roteai sul fianco destro e per poco non caddi a terra. Un busto umano, che si abbassava e alzava, coperto da degli indumenti era davanti ai miei occhi.

"Harry, hai dormito bene sopra a Louis?" cinguettò Zayn alle mie spalle.
Rimasi in silenzio, troppo imbarazzato per dire qualsiasi cosa.

"Il gatto ti ha mangiato la lingua?" continuò Liam.

"Harry sei vivo almeno?" ridacchiò Niall.

Certo brutti stronzi che ero vivo, ma dai  cioè...ero steso su Louis! Cosa avrei dovuto dire «Si e sono eccitato da morire», bah.
Non che io lo fossi eh.
Involontariamente mi tornò alla mente il ricordo sfocato dello sguardo di Louis su di me, nel bagno, mentre le sue labbra erano poggiate sulle mie. Okey, non era stato un vero e proprio bacio, ma era stato bello. E forse la mia cotta ossessiva per lui era cresciuta...solo un pochino non di più.
Sorrisi distrattamente.

"Cos'hai da sorridere così?" chiese incuriosito Louis. Oh, merda, mi sarei dovuto spostare, ma...si stava bene in quella posizione.

"Niente stavo solo pensando a una cosa" risposi sicuro che avesse sentito la mia voce a malapena, dato che ero spalmato contro il suo addome.

"Uhm, okey" si limitò a dire in tono piatto.

"Ragazzi siamo arrivati" annunciò una voce proveniente dell'area guidatore.

Scavalcai attentamente Louis e mi lanciai fuori dall'auto. L'aria cominciava a diventare irrespirabile e poi ero io il padrone di casa.

"Styles le chiavi le hai?" sbuffò lo stesso uomo.

Quelle ufficiali non le avevo, non andavo in giro con le chiavi della casa di mio padre, ma sapevo dove trovare quelle di riserva. Se non ricordavo male le avevo lasciate io personalmente l'ultima volta sotto la trave dei gradini d'ingresso.

Così: "certo non si preoccupi" e dopo, senza salutare, se ne andò.

Feci strada ai ragazzi e con disappunto trovammo davanti alla porta le nostre valigie. Sembrava le avessero lanciate e poi schiacciate con un tir.

"Haz come entriamo?" soffiò Louis mentre si avvicinava a me.

"Si, allora...uhm...le chiavi dovrebbero essere qui" mi accovacciai al suolo, spostai il tappetino con la scritta casa dolce casa e, per mia fortuna, estrassi dal gradino una chiave.

"Bel nascondiglio" si complimentò Liam.

Entrammo trascinandoci dietro le valigie. Ci dividemmo le camere e ognuno aveva la propria. Se avessi dovuto condividere la stanza con qualsiasi di loro ancora una volta, mi sarei buttato nel ruscello.

Durante il resto del giorno non facemmo niente di così entusiasmante, apparte Niall che fece cadere il porta sale e Zayn che aveva cominciato a saltellare in cerchio gridando occhio malocchio prezzemolo e finocchio. Io decisi di ignorarli, Liam rideva come un deficiente e Louis...lui sembrava un angelo. Gli occhi blu che risplendevano di luce propria, le rugherete sotto ad essi e quelle labbra rosa ricurve in un sorriso. Mi sarebbe piaciuto baciarlo in quel momento, come se nessun'altra esistesse. Alla fine dovetti chiudermi in stanza per evitare che il mio cuore esplodesse. Non volevo morire giovane.
A cena mangiammo del semplice tonno in scatola trovato nella dispensa.

Successivamente, come ordinato dai giudici per conoscerci meglio, avevamo allestito un piccolo focolare nel giardino sul retro e disposto cinque sedie intorno ad esso.
Pian piano eravamo scivolati tutti sull'erba e dimenticato di avere un posto decisamente più comodo dove sedersi.

"Cosa ne pensate di questo noi?" stava chiedendo Louis sporgendosi per addentare un marshmallows.
Non faceva freddo, al contrario, era piena estate, ma volevamo fare qualcosa di diverso dal solito e quindi avevamo optato per quello.

"È un esperimento interessante" rispose Zayn prendendo quattro marshmallow dal sacchetto appoggiato tra lui e Liam.

"Siefe molfo simpafifi fuffi quanfi" aggiunse il biondino con la bocca stracolma di dolciume.

"Niall puoi non parlare mentre mangi? Fa schifo vedere il cibo dentro la tua bocca" lo rimproverai.

"Sfa fiffo faffo quello fe voglio" continuò spargendo saliva dappertutto.

"Farò finta di non aver visto niente o potrei vomitare seduta stante" e mimai di rigettare tutto sul fuoco.

"Oh no, Haz sta male, chiamate un ambulanza" disse Louis tenendomi il gioco.

Smisi di recitare e gli sorrisi. Lui ricambiò e sta volta per davvero mi veniva da vomitare, ma farfalle e arcobaleni.
Mio dio, da quando ero diventato una ragazzina e per lo più così tanto sottona?!

"Andate a flirtare da un'altra parte" sospirò Niall.

"Noi non-io no- ma che dici Niall!" si ridestò Louis.

"Quello che vedo" e sapevo cosa stesse cercando di fare. Voleva far ammettere a Louis che gli piacessi, ma non per il mio bene, solo per prendersi i soldi di quel fumato di Zayn. Ottima mossa davvero.

"Allora hai bisogno di un paio d'occhiali amico" Louis scoppiò in una fragorosa risata.

"Okey, ma ora voglio giocare a obbligo o verità" CAZZO!

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Ecco un nuovo capitolo dopo un po' di tempo.
Oggi è il 17/3 ed è il mio compleanno...Ringrazio tutti quelli che mi hanno fatto gli auguri, davvero grazie mille ❤️❤️

Tell me about X FACTOR [larry]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora