-𝑷𝒊𝒛𝒛𝒂-

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Diana arrivò al suo appartamento, numero 505 in un palazzo al centro della città in cui lei e la sua coinquilina abitavano.

«Pauleen sono tornata!» l'appartamento era ordinato ma molto silenzioso, eppure Diana era convinta che l'amica fosse a casa, iniziò a girovagare per le stanze fino ad arrivare nella loro camera da letto.

«Pauleen?» aprì la porta lentamente e vide la ragazza sbaciucchiarsi mezza nuda con un uomo «cazzo! Scusatemi!» chiuse la porta velocemente coprendosi gli occhi.

Dopo un paio di minuti l'uomo uscì dalla stanza mettendosi la cintura «non hai nient'altro da fare eh?» se ne andò infastidito, evidentemente y/n aveva interrotto il loro "momento intimo" ma a lei non fregava più di tanto.

«È casa mia idiota...»

«Diana ehm, non far caso al caratterino di Chris...» disse rivestendosi sulla soglia della porta

«nah figurati...a che ora hai detto che arrivava Miles?» si avvicinò al frigorifero mezzo vuoto per poi aprirlo

«alle 12.30...» si sedette sul piccolo divano grattandosi la testa

«spero solo non finisca come l'ultima volta quando si è finito cinque bottiglie di birra e ha provato a toccarmi una tetta...» chiuse il frigorifero dopo aver preso una lattina di Coca Cola per poi berla a piccoli sorsi

«tranquilla, Miles non lo da a vedere ma è un ragazzo tranquillo» Diana alzò entrambe le sopracciglia non molto convinta di quello che aveva detto Pauleen

«bevi la Coca Cola prima di andare a dormire? Non fa male?» iniziò a ridere per poi chiudersi in bagno

«già...comunque ho bisogno di un tuo consiglio...» iniziò a guardare la lattina

«dimmi!» urlò l'altra ragazza dal bagno, Diana si avvicinò alla porta della stanza dove si trovava Pauleen e continuò a parlare

«Jeff oggi mi ha dato un'altro incarico al ristorante, anzi mi ha costretto» abbassò il tono di voce

«di cosa si tratta?» tirò lo sciacquone

«dovrei...cantare...» bevve un sorso della bibita, Pauleen cacciò la sua testa dalla porta del bagno guardandola scioccata

«sai cantare?» alzò un sopracciglio

«appunto! Oggi mi ha ascoltato mentre cantavo e mi ha letteralmente costretta ad esibirmi al ristorante...ma, io non credo di essere all'altezza di queste cose, capisci?» andarono entrambe in camera da letto, Diana si avvicinò al suo armadio e prese il suo pigiama e l'intimo da mettere dopo essersi fatta una bella doccia calda.

𝐅𝐋𝐔𝐎𝐑𝐄𝐒𝐂𝐄𝐍𝐓 𝐀𝐃𝐎𝐋𝐄𝐒𝐂𝐄𝐍𝐓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora