An Alex Turner fanfiction
«C'è qualcosa che non va?»
«È solo che...quello che è successo prima io...facciamo finta che non sia successo niente» la guardò intensamente negli occhi ma quelli della ragazza si riempirono di lacrime «Non prenderla male m...
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
~~~~~
Diana aveva tanti sogni, oltre a diventare una cantante di successo, proprio come il suo compagno, aveva il desiderio di poter diventare un punto di riferimento, non solo per quelli che potevano essere i suoi fan, ma anche per i suoi figli.
Era un sogno difficile da realizzare però; dopo 15 anni di relazione con Alex non sono mai riusciti ad avere un figlio.
Diana guardava Amelia (la figlia di Matt) come se fosse stata la propria figlia.
Sembrava ieri quando lei e i ragazzi uscivano insieme a fare cazzate in giro per la città di Sheffield, e in un battito di ciglia si ritrovano adulti e pieni di responsabilità.
Quando Matt ebbe Amelia, Alex e Diana erano al settimo cielo, ma d'altronde erano dispiaciuti del fatto che non riuscivano ad averne uno tutto per loro.
«Andrà meglio la prossima volta» le diceva Alex ma Diana era sempre demoralizzata.
Lei si alzò dal letto, il suo corpo nudo e sudato si staccò dalle calde lenzuola mentre Alex rimase a letto ad ammirarla in tutta la sua bellezza, si girò verso di lui con aria dispiaciuta «è inutile che continuiamo a provarci» Alex alza un sopracciglio e si mise seduto
«devi solo avere pazienza»
«l'ho già persa da un po' di tempo, da quando...» si fermò, al solo pensiero le venne da piangere.
C'è da dire però, che Diana rimase incinta nel 2020 ma al secondo mese di gravidanza ebbe un aborto spontaneo, quando si ammalò di Covid, era già difficile di suo portare avanti una gravidanza, il suo ginecologo le disse sin dall'inizio che non sarebbe stato facile avere un figlio date le sue condizioni di salute
«accadrà ne sono sicuro» disse Alex
«come fai ad esserne così sicuro?»
«perché ce lo meritiamo D, tu saresti una mamma perfetta» Lei lo guardò spostando poi lo sguardo nel vuoto, si voltò e entrò in bagno per potersi fare una doccia.
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Le giornate sembravano tutte uguali, la vita da adulto era noiosa e non era per niente come Diana se la immaginava.
«allora che ti ha detto il medico?» Pauleen uscì dalla sua stanza per poi arrivare in cucina da Diana, che sedeva attorno al tavolo.
«le solite stronzate, mangia questo mangia quello, prendi questa pillola, vai da questo dottore che è molto bravo blah, blah...» Pauleen roteò gli occhi.
«Non essere testarda, ascoltalo, questo dottore è bravissimo, è uno dei migliori, grazie a lui ho portato avanti le mie gravidanze, ricordi quando ero incinta di Erin? Tutti gli altri medici che ho consultato mi dissero che non sarebbe sopravvissuta e-»
«ho capito» la interruppe Diana poi continuò «allora come mai non riesco a rimanere incinta? Ci sto provando da quasi quattro anni...»
«beh forse non è ancora il momento che tu diventi madre, magari lo stai desiderando troppo e succede l'effetto contrario» Diana la guardò spalancando gli occhi per poi sospirare
«grazie Lele, ora le mie aspettative sono ancora piu basse» si alzò e si stiracchiò la schiena
«sai che non era mia intenzione scoraggiarti ma» la conversazione venne interrotta dai pianti di Erin, le ragazze si guardarono e Pauleen andò a vedere cosa voleva la figlia, Diana nel frattempo si avvicinò alla porta d'uscita
«ci vediamo Lele, scappo!»
Fece per andarsene ma si ricordò di dover dire una cosa alla sua amica, rientrò in casa «Pauleen! Il diciannove i ragazzi faranno l'ultimo concerto del tour, vuoi venire con me?» Lele si affacciò dalla stanza e iniziò a pensare
«ti faccio sapere, sai con la bimba non so se posso, non saprei a chi lasciarla»
«che esiste a fare Carlos?» iniziarono a ridere entrambe
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Si era fatta sera, Diana e Alex avevano appena finito di cenare e stavano sparecchiando la tavola «sei stanco?» gli chiese
«un po'» sorrise «però l'ultimo concerto mi ha sempre fatto uno strano effetto» Diana alzò un sopracciglio
«in che senso? cosa provi?»
«Mi sento strano ma non la descriverei come vera e propria tristezza, perché noi ragazzi non sapremo mai se ci sarà un prossimo tour»
Diana si avvicinò a lui e poggiò il proprio capo sul petto di Al per poi ritornare a guardarlo «non pensarci» iniziarono a baciarsi , lui le accarezzava le braccia per poi stringerla a se.
Lei gli baciava il collo e lui abbandonò la testa all'indietro con occhi sbarrati per poi tornare a baciarla, si avvicinarono al divano e caddero entrambi su di esso mentre avevano ancora le labbra appiccicate.
Diana si trovava sotto di lui, divaricò le gambe per fargli spazio, un gemito fuoriuscì dalle sue labbra, nella stanza riecheggiavano solamente i loro respiri affannati alternati dai gemiti.
«Alex» bisbigliò lei, poteva sentirlo tra le sue gambe, era duro e potente, aggrappò i fianchi del ragazzo per poi sfilare i suoi boxer lentamente, Diana sussultò e il suo corpo fece uno scatto quasi involontario appena lo sentì dentro di lei.
Mentre lui spingeva con il viso sul collo di lei, Diana era sopraffatta dal piacere che le faceva tremare tutto il corpo; chiuse gli occhi.
Si trovò sul letto e vide Alex che si stava vestendo.
«Al?» Lui si girò verso di lei «ma ieri notte stavamo sul divano o sbaglio?»
«si hai detto bene, stavamo» precisò «quando ti sei addormentata ti ho portata a letto» le diede un bacio sulla fronte.
«dici che è la volta buona?» le chiese, Diana non rispose si limitò a sorridergli per poi alzarsi per preparare la colazione.
