-𝑻𝒊 𝒑𝒓𝒆𝒔𝒆𝒏𝒕𝒐 𝑷𝒆𝒏𝒆𝒍𝒐𝒑𝒆-

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Diana si svegliò di scatto tra le braccia di Alex a causa dello squillo del suo cellulare, spostò i capelli dal suo viso per poi rispondere, una voce maschile le stonò l'orecchio

«Diana! Corri in ospedale subito!» era Carlos che in preda al panico non riusciva neanche a pronunciare una parola correttamente, lei si mise a sedere

«Carlos che succede?» si alzò dal letto, Alex si girò, guardandola confuso

«è arrivato il momento! Pauleen sta per partorire!» erano già passati nove mesi, per Diana sembrava come fosse ieri quando la sua migliore amica le annunciò la notizia

«sto arrivando!» saltò dalla gioia prima di recarsi in bagno di corsa, Alex si alzò molto lentamente dal letto, strizzò gli occhi cercando di capire cosa stesse succedendo

«che succede?» Alex arrivò in salotto grattandosi la testa, ancora con la voce rauca a causa del sonno, non avevano dormito molto la notte precedente, Diana uscì dal bagno mentre si metteva la maglia, Alex intravide il reggiseno della ragazza e con un ghigno si avvicinò a lei abbracciandola

«Pauleen sta per partorire devo correre in ospedale...e smettila!» si staccò dalla forte presa del ragazzo, non voleva sembrare scortese o altro ma non poteva di certo perdere tempo a coccolarsi con lui

e smettila!» si staccò dalla forte presa del ragazzo, non voleva sembrare scortese o altro ma non poteva di certo perdere tempo a coccolarsi con lui

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«vengo anch'io» urlò il ragazzo mentre si preparava, la ragazza roteò gli occhi per poi sorridere

«muoviti non abbiamo molto tempo!» erano da mesi che stavano insieme, litigavano quasi sempre e sembravano una coppia di sposini, a volte... Diana la maggior parte delle volte aveva attacchi di ira e Alex non riusciva a controllarla

«eccomi andiamo...» disse Alex prendendo le chiavi della sua auto, uscirono e il ragazzo chiuse la porta dell'appartamento dietro di lui.


Arrivati all'ospedale chiesero in quale stanza stesse Pauleen o almeno cercare Carlos, evidentemente si trovava con lei nella sala parto.

Aspettarono molto, non riuscirono neanche a misurare il tempo, Diana chiedeva spesso alla hall se si potesse andare a trovare l'amica dato che lei era l'unica conoscente che poteva visitarla oltre ai parenti ma le dicevano sempre di aspettare.

E finalmente...il momento arrivò

Entrarono in camera «D!» Pauleen disse mentre teneva in braccio la creatura che aveva appena dato alla luce, era una femmina «ti presento Penelope...» Diana rimase a bocca aperta quando vide la bambina, era bellissima

«è un tesoro Pauleen!» disse avvicinandosi alla bambina, Carlos si trovava seduto affianco la compagna e continuava a giocare con la mano minuscola della bimba, entrambi erano molto felici e questo fece più che sorridere Diana «Alex ma l'hai vista?» disse al ragazzo e lui annuì avvicinandosi alla bambina


«è arrivato zio Miles!» il moro disse quando entrò velocemente in camera

«non possiamo stare tutti qui Miles aspetta un'attimo...» disse la ragazza stesa sul letto e Miles chiuse la porta della stanza, le altre signore con cui Pauleen divideva la camera guardarono il ragazzo con aria infastidita

«nessuno può impedirmi di conoscere la mia nipotina...» diede un bacio in fronte alla sorella

«allora togliamo il disturbo, ti vengo a trovare domani va bene?» disse Diana dando un bacio sulla guancia all'amica, Pauleen l'abbracciò

«va bene, ti voglio bene» Pauleen era come la sorella che D non aveva mai avuto

Arrivati alla macchina i due allacciarono la cintura e partirono, Alex appoggiò la sua mano sulla coscia di Diana e a lei non dispiacque «devo dirti una cosa» disse il ragazzo e la compagna lo guardò

«dimmi...» disse rivoltando il suo sguardo al finestrino ammirando la strada, Alex si bagnò le labbra leccandole e fece un profondo sospiro

«andiamo prima a fare colazione da qualche parte eh?» Lei alzò un sopracciglio per poi spostare la mano che Alex aveva appoggiata sulla sua coscia e incrociò le braccia

«ora me lo dici...» disse con aria arrabbiata ma non lo era veramente, voleva prenderlo in giro più che altro

«non è niente di grave te ne parlerò quando siamo arrivati al bar» le sorrise e Diana appoggio la sua mano su quella del ragazzo che l'aveva sul cambio.

Arrivarono al bar e si accomodarono ad un tavolo, Alex ordinò dei pancakes e del caffe freddo invece Diana prese un semplice frullato, anche perché non era proprio presto, erano quasi le 12.30 e tra un po' avrebbero dovuto pranzare

«allora cosa dovevi dirmi?» disse sorseggiando il frullato alle fragole, Alex rise

«non so come dirtelo sinceramente perché non so come la prenderesti...» disse tagliando i pancakes, tutt'un tratto lei iniziò a preoccuparsi

«vuoi lasciarmi?» gli chiese e Alex spalancò gli occhi scuotendo la testa

«no tesoro no! Non ti lascerei mai e poi mai anzi, ti stavo per chiedere il contrario...» disse alzandosi per poi sedersi accanto a lei

«non ti seguo scusami...» disse coprendosi il viso per poi ritornare a guardarlo

«ho trovato una casa a Los Angeles, e mi chiedevo se...insomma...» disse alzando il viso e Diana era molto perplessa ma decise di non darlo a vedere e lo abbracciò improvvisamente, Alex fece un leggero balzo per poi ricambiare l'abbraccio

«Non me lo faccio ripetere due volte...» lo baciò «Anche se...non credi di star correndo un po' troppo?» Alex alzò un sopracciglio, certo, era una decisione importante da prendere, erano entrambi molto giovani ma si amavano perdutamente e avrebbero fatto qualsiasi cosa a costo di stare insieme «lo so ma credevo fosse un'ottima idea» disse scoraggiato.

«Lo è!» Esclamò lei «Sai cosa? Dimentica ciò che ho detto» rise

«Lo è!» Esclamò lei «Sai cosa? Dimentica ciò che ho detto» rise

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𝐅𝐋𝐔𝐎𝐑𝐄𝐒𝐂𝐄𝐍𝐓 𝐀𝐃𝐎𝐋𝐄𝐒𝐂𝐄𝐍𝐓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora