a few summer later.
Pov's Amélie.
Osservo estasiata ciò che mi circonda respirando l'aria pulita di questo posto. Non vado pazza per il rosa, ma davanti a tanta bellezza non posso fare a meno di amarlo.
Letteralmente, “hanami” significa “ammirare i fiori” e in Giappone si tratta di una vera e propria tradizione iniziata 1300 anni fa, diffusasi poi in tutto il mondo.
Tutto è iniziato in Giappone nel 700 d.C., e ancora oggi l’hanami è una tale passione che è addirittura il servizio meteo giapponese che allerta la popolazione prevedendo quando avverrà la fioritura e tutti si mobilitano per prepararsi ai festeggiamenti.
I fiori protagonisti dell’hanami sono i fiori di ciliegio (sakura in giapponese) e in misura minore quelli degli alberi di prugne (ume) e possono essere ammirati sia di giorno sia di notte.
Il fiore di ciliegio, nella cultura giapponese, riveste dei significati molto importanti e centrali in diversi ambiti. Poiché il sakura è un fiore che sboccia in modo molto appariscente ma dura per pochi giorni, è diventato il simbolo della stagionalità, della caducità della bellezza e, per estensione, della vita.
La metafora del sakura è centrale nel buddismo dove il fiore del ciliegio ricorda ogni anno la natura effimera di tutte le cose, anche di quelle apparentemente destinate a durare.Ai giorni nostri, l’ammirazione per il ciliegio e le sue fioriture maestose ma brevi è celebrato attraverso la contemplazione di questi splendidi fiori in diverse parti del Giappone.
Almeno questo è quello che ho capito dopo aver letto circa dieci opuscoletti sulla primavera in Giappone, prima di venire qui.
"Amélie, Robin vuole farti vedere una cosa." Avvisa mio marito avvicinandosi a me cercando di evitare la folla di turisti che si accalca per osservare meglio questo spettacolo della natura. Anche se io ne ho un altro ben diverso davanti a me che li batte tutti: i suoi capelli sono molto più lunghi e sfiorano le sue spalle rendendo il suo viso più armonioso, sul suo viso non c'è nemmeno un accenno di barba. Il suo corpo è coperto da una camicia con una fantasia improponibile abbinata a dei pantaloni neri. Ai piedi le sue solite vans che ho convinto a cambiare, però.
Sfila una benda dalla tasca dei suoi pantaloni e un cispiglio si forma sulla mia fronte.
"Ordini dall'alto. Non fare domande, golden."Alzo gli occhi al cielo mentre lui sistema la benda sui miei occhi. Mi prende per mano e si avvia verso un posto a me sconosciuto, non prima di lasciarmi un bacio sulle labbra.
Per un momento ripenso al nostro matrimonio segreto e sorrido al pensiero. Esattamente due anni fa ci siamo giurati amore eterno in una chiesa vuota, se non per la presenza di due testimoni rumorose: Claire e Cara.
Non avrei potuto fare scelta migliore.Sento che entriamo in un posto al chiuso e la curiosità mi assale ogni secondo che passa. Porta le dita sul nodo che mi impedisce di vedere la luce del sole e lo slega lasciando che i miei occhi incuriositi guardino finalmente di cosa si tratta.
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Amélie ||hes
Fanfiction[COMPLETATA.] "Non sembri tanto felice del tuo matrimonio." Dice con tono piatto lasciandomi sorpresa. Mi infastidisco per il suo tono da so tutto io e poggio il bicchiere di vetro un po' troppo forte sul tavolo. Ma guarda questo. "Sai amico, sei pr...