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22. I thought it would be nice

Pov's Amélie.

"Sta fermo!" Sbuffo esasperata ancora una volta mentre impugno il piccolo aggeggio. Harry mette un piccolo broncio dolcissimo per poi dirmi "Attenta a non tagliarmi! Non rovinare il mio viso perfetto."

Alzo un sopracciglio di fronte alle sue parole "Il tuo secondo nome è Narciso?"

"In realtà è Edward." borbotta per poi farmi la linguaccia.

"Allora Edward, non rompere il cazzo e fatti tagliare questa barba inguardabile. Sei una via di mezzo fra Pablo Escobar e Zach Galifianakis." Affermo facendo attenzione a mettere sul suo viso la schiuma da barba. Non è assolutamente vero: con o senza barba è sempre bellissimo.
Sono tipo le quattro del mattino e siamo tutti e due brilli, visto che abbiamo fatto un secondo round con un vino scadente che Harry aveva in casa. Mentre ci scolavamo la bottiglia, si è alzato di scatto dicendomi che voleva togliersi la barba, quindi eccoci qua.

"Allora mi stai dicendo che vuoi passare una notte da leoni." la sua espressione diventa maliziosa e fa un piccolo ruggito che provoca la mia risata. Mi fermo per un secondo ad osservare e a pensare che anche con tre kg di schiuma da barba resta, sempre e comunque, maledettamente scopabile. "Se non ci sbrighiamo passiamo direttamente alla seconda parte." affermo.

"Cioè?"

"La mattina coglioni." assumo un tono da conduttrice tv che lo fa scoppiare a ridere. Scommetto che non ride nè per la battuta nè per il tono di voce, piuttosto perchè sembriamo entrambi due pazzi scappati da un manicomio: indosso ancora il mio vestito e sono scalza, mentre lui ha la camicia stropicciata e i pantaloni sgualciti. Per non parlare dei capelli di tutti e due.

Vedo che ho difficoltà a trovare la giusta posizione quindi decido di mettermi a cavalcioni su di lui. Al gesto, sbarra leggermente gli occhi per poi alzare e abbassare ritmicamente le sopracciglia. "Mi sa che hai fretta."
I suoi capelli sono tirati indietro e le sue gote hanno più saturazione per via dell'alcool. Le sue labbra sono appetitose e rosse come le ciliegie. Merda, è una fottuta opera d'arte che respira.

"Alza la testa, Styles." dico sistemandomi meglio. Un sospiro esce dalle sue labbra prima di poggiare il retro del collo sul lavabo e chiudere gli occhi. Comincio a passare la lametta delicatamente sulla sua mandibola per poi picchiettarla nel lavandino e togliere i peletti da essa. Osservo il suo viso tranquillo e la sua bocca leggermente socchiusa, il suo respiro resta regolare per tutto il tempo mentre io continuo il mio lavoro continuando ad ammirare ogni centimetro del suo viso angelico. Resto convinta che il creatore con Harry sia stato molto generoso.

Appena finisco mi alzo restando, però, col suo corpo tra le mie gambe e comincio a sciacquare il per togliere i peletti rimasti incastrati tra le lamette. Sento un sospiro lasciare di nuovo le sue labbra e le sue mani poggiarsi sui miei fianchi. Scende fino alle mie gambe nude e comincia a tracciare dei cerchi immaginari. Resto immobile sotto il suo tocco sentendo ogni fibra del mio corpo vibrare.

"Ti ho già detto che questo vestito è troppo corto?" La sua voce roca riempie la stanza mentre le sue mani tracciano una linea immaginaria lungo il mio interno coscia, provocandomi brividi lungo la colonna vertebrale.

"Sì, lo hai già detto." La mia bocca riesce per un momento a connettersi col mio cervello, mentre le mie mani continuano a torturare il rasoio.

Amélie ||hesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora