10.

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10. Manchester is full of women.

Sistemo gli ultimi arrivi negli scaffali mentre canticchio mentalmente una canzone inventata sul momento. Proprio quando sono chinata per prendere una gruccia caduta, come sempre,dalla mia presa goffa sento una voce molto familiare che mi fa sbattere la testa.

"Amélie."

Dolorante mi ricompongo guardando con la coda dell'occhio la signora Smith che mette in riga uno dei tanti dipendenti, dopo che ha scambiato un capo rosso con uno bordeaux. Classico.

"Claire, cosa ci fai qui? Non posso ricevere visite." La rimprovero mentre massaggio il punto dolorante della mia testa.

"Se avessi ricevuto una risposta ai miei messaggi non sarei qui." Dice alzando i suoi occhiali da sole rayban posizionandoli sulla testa e regalandomi uno sguardo altezzoso.
Guardo di nuovo la signora Smith lontana dieci metri che si è già messa sull'attenti pronta a riprendermi. Credo che sia il suo obbiettivo di vita riprendere ogni singola persona di questo negozio.

"Claire, seriamente." Dico facendo cenno verso la signor Smith, cercando di avvertirla del fatto che siamo palesemente osservate.

"Okay. Farò veloce, c'è Cara che mi aspetta fuori." Dice prima di alzare un po' più la voce "Può dirmi dove si trovano i cappotti?" chiede scandendo le parole e vediamo che la signora Smith si rasserena in un certo senso. Ci manda un'ultima occhiata indagatoria e si allontana verso il magazzino.
Dio, questa donna mi porta ansia.

"I cappotti in piena estate?" Alzo un sopracciglio sussurrando vedendola poi alzare le spalle. "Ma certo" alzo la voce per farmi sentire dal mio capo.

"Mi segua." Sorrido per poi guardare la mia amica assottigliando gli occhi.

Non appena giriamo l'angolo, arrivate vicino ai camerini, la ignoro piegando dei vestiti a caso lasciati da clienti che li provano per poi abbandonarli li.

"Liam è venuto da me." Dice senza giri di parole facendo mutare la mia espressione.

"Eh? A casa tua?" Chiedo stranita. Se ha chiesto a Claire consigli sull'amore vuol dire che è veramente disperato.
Non dico che Claire non si affidabile o cose del genere, ma si può benissimo intuire che sui rapporti sentimentali è la persona meno indicata per dare consigli.

"Si. Ha parlato di relazione aperte." Spiega lei mentre prende un maglioncino la vicino, analizzandolo coi suoi occhi scuri.

"Io non voglio assolutamente." Dico categoricamente scuotendo energicamente la testa tanto che una ciocca dei miei capelli biondi cade sul mio viso.

"Ah quello lo so. Il fatto è che Harry mi ha chiamato e mi ha detto che ieri siete usciti insieme." Posa il maglioncino guardandomi attentamente "Mi spieghi cosa mi sono persa?"

"Assolutamente nulla. Non è successo niente e mai accadrà." Dico con un tono che sembra persuadere più me che lei.

"Con Harry succede sempre qualcosa." Dice marcando la parola sempre.
Per un momento ripenso al pomeriggio prima e mi scappa un sorrisino. Ripenso al suo senso dell'umorismo e al suo magnifico modo di spiegarmi quei quadri così significativi.
Claire schiocca le dita davanti la mia faccia facendomi risvegliare.
"Terra chiama Amélie." Assume i nuovo un tono ironico per poi continuare ad analizzare i miei occhi.

Amélie ||hesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora