Until The End Of Time

Lily

Lily Evans aveva perso il controllo. Stava coricata trai libri con i capelli rosso sangue sparsi sul cuscino candido. Aveva gli occhi fissi sul tetto della sua stanza persi ad ammirare un'opera d'arte che non esisteva. Il baule per il viaggio era ancora mezzo vuoto, cosa che fino ad un anno prima non era nemmeno lontanamente considerata dalla ragazza. Ma non era questa la cosa che più la preoccupava. Lily era letteralmente scioccata perché tutti i suoi pensieri ruotavano attorno ad un ragazzo. Attorno al ragazzo. Nonostante ogni singola cellula del suo corpo si opponesse fermamente, il suo cuore batteva all'impazzata. Riprendi il controllo, ragazza. Da quando una notte dell'anno precedente, poco prima delle vacanze, James Potter aveva battuto la mano con impazienza sulla porta della sua stanza nel dormitorio e le aveva dichiarato i suoi sentimenti, lei aveva capito che la fine del mondo doveva essere vicina. Eh si, perché James e lei si odiavano. O almeno lei riversava apertamente puro odio su quel gruppetto di criminali. Eppure Remus, l'unico con cui riusciva a sostenere un discorso che non conteneva le parole stupido ed è colpa tua, le aveva accennato più volte che James aveva una cotta per lei. Ma ogni singola volta lei diventava dello stesso colore dei suoi capelli e cambiava discorso concentrandosi sulle mandragole o sulla Gazzetta del Profeta. Quella stessa notte lei aveva sbattuto la porta davanti ad un imbarazzato James e, quando la mattina di dopo aveva raccolto tutto il coraggio che possedeva per andarsi a scusare con l'interessato, si era ritrovata davanti il solito James sarcastico ed egocentrico che aveva riso con Sirius dicendo -Mia cara Evans, so della tua cotta nei miei confronti, ma dovresti sapere che mi sto esercitando per il club di teatro con Nick-quasi-senza-testa. Non mi piacciono le rosse, metti il cuore in pace. E nemmeno le amiche di Piton.- Lily era diventata nuovamente dello stesso colore dei capelli ed era scappata via, maledicendo l'arroganza di quel ragazzo. Ma sapeva anche che la fiamma che si era accesa nel suo cuore, era stata spenta bruscamente. James le aveva lanciato un colpo basso nominando Severus, e lo sapevano entrambi. Da quando Piton l'aveva chiamata mezzosangue davanti gli altri studenti aveva chiuso i rapporti con lui. Nonostante il ragazzo le avesse più volte espresso il suo dispiacere, lei si era sentita ferita dentro e aveva capito che un serpeverde e un grifondoro non potevano essere altro che estranei, così come le aveva ripetuto all'infinito quello sfacciato di James.
James.