Lily

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Il primo giorno che era entrata ad Hogwarts, Lily Evans si era ripromessa tre cose: la prima prevedeva il rispetto assoluto delle regole, la seconda diceva di non cacciarsi mai e poi mai nei guai e l'ultima era di non far perdere punti alla sua casa.

Quel giorno le infranse tutte.

La professoressa McGrannit non aveva creduto alla storia fornita da James, ma quest'ultimo continuava cocciutamente a sostenere che era stato lui a schiantare Bellatrix per proteggere Sirius. Quindi aveva deciso, per, parole sue, salvaguardare la scuola da una bambocciona banda di babbuini, di mettere entrambi in punizione. Non ci fu modo di replicare perchè portò Bella in infermeria.

Gazza venne a prenderli per scortarli alla loro punizione, borbottando -Stupidi, sudici ragazzini. Cosa credono di fare? Se potessi scegliere io la punizione..-. James lo interruppe con un'esclamazione di finto stupore. -Fammi indovinare? Ci appenderesti per i polsi all'ingresso?-

Gazza lo fulminò con lo sguardo, voltandosi. Era un uomo davvero orripilante. I capelli neri gli incorniciavano il viso scarno e ricadevano sul volto. E gli occhi dello stesso colore erano socchiusi per rendere più credibile il suo odio. Parlo proprio di odio perché il bidello avrebbe volentieri ucciso tutti coloro che infrangevano le regole e, in particolare, i malandrini. Quei quattro gli davano un gran da fare.

-Gazza, dove stiamo andando?- chiese timidamente Lily.

-Oh vedrai. Vedrete!-

Uscirono dal castello dirigendosi verso la Foresta Proibita. Era quasi mezzogiorno, ma non c'era traccia del sole nel cielo plumbeo, per cui sembrava che fosse sera. Non c'era nessuno fuori, tranne un enorme cane nero che saltò verso James, facendolo cadere.

-Thor!- esordì rivolgendosi al cane che cominciò a leccargli la faccia. Il ragazzo rideva animatamente. Fino a quando Gazza lo tirò su strattonandolo da una manica.

-Ehi sta' attento!- disse al bidello, poi si voltò verso Thor -dov'è Hagrid?-

Thor si mise ad abbaiare sconsolato, quasi avesse capito la domanda. Fu Gazza a rispondere però.

-Il mezzogigante è andato a caccia ieri mattina. E non è tornato. La vostra punizione consiste nel trovare Hagrid.-

Lily fece un passo avanti.

-Dove?-

Gazza fece un sorriso sbilenco.

-Nella Foresta Proibita, ovviamente.-

-Stai scherzando? Davvero volete lasciarci soli nella Foresta che, appunto, è Proibita?-

-Non sarete soli. Thor verrà con voi. Buon lavoro.- rispose quello zoppicando via e lasciandoli soli.

James si dondolò su una gamba e si voltò verso Lily.

-Puoi restare qui, se vuoi. Vado io a cercare Hagrid.-

-No, andiamo insieme.-

Lily afferrò la bacchetta e lo precedette nella Foresta. Se fuori sembrava sera, in mezzo agli alberi sembrava notte fonda. Non c'era alcun rumore, solo un silenzio assordante.

-Da dove cominciamo?- fece James.

-Seguiamo questo viale così evitiamo di perderci.-

I duo cominciarono a camminare. Ramoso avanzava abilmente tra le radici e i massi. Lily non poté fare a meno di notare quanto fosse agile. Salì su una piccola rupe con Thor che gli scondinzolava ai piedi. La ragazza tentò di imitare la sua arrampicata ma scivolò a terra in qualche secondo. Per un attimo fu imbarazzata e attese pronta il commento di James, che non arrivò. Alzò allora gli occhi verso il suo compagno di viaggio che tendeva la mano.

-Avanti afferrala, ti aiuto.-

Lily lo guardò dubbiosa: James Potter che cercava di aiutarla? No non era possibile.
Dove sta il tranello? Si chiese.

-Andiamo Evans. Non ti mangio.-

Lily si fece coraggio, prese la mano e fu tirata subito su. Sfortunatamente James inciampò e cadde all'indietro tirandosi sopra Lily. La ragazza divenne del colore dei pomodori e, inaspettatatamente, anche lui. Avevano il viso a pochi centimetri e lei non poté fare a meno di ammirare i lineamenti del suo volto. Aveva gli zigomi alti, le labbra piene, gli occhi grandi fra il verde chiaro e il nocciola, e una leggera spruzzata di lentiggini sulla punta del naso. I capelli, disordinati gli ricadevano sugli occhiali, e Lily provò l'immenso desiderio di spostarli. Lo sguardo di James la incatenò, non riusciva a decifrare la sua espressione. Spostò poi l'attenzione sulla bocca che si piegò, immediatamente, in un sorriso, il quale la riportò alla realtà. Si alzò subito in piedi aggiustandosi l'uniforme e levandosi qualche foglia dai capelli. James la imitò passandosi una mano nella folta chioma, ancora sorridendo.

-Si può sapere perché sorridi?- sbottò.

-Perché stai morendo dalla voglia di baciarmi.-

-COSA? No non è vero!-

-Si che è vero!-

-No!-

Continuando a discutere i due avanzarono ancora nella foresta allontanandosi dal viale. Dopo qualche metro Thor cominciò ad ululare. I ragazzi si voltarono e Lily vide che c'erano degli uomini che avanzavano. Cercò di mettere a fuoco l'immagine e vide che avevano un mantello con un cappuccio che nascondeva il viso. Sentì come un mano ghiacciata che le afferrava lo stomaco e il ricordo di una stanza con un tavolo di pietra le invase la mente. James la tirò dietro un albero e le fece segno di stare zitta e ferma. Avevano entrambi le bacchette pronte per attaccare.

-James- sussurrò -io penso che quelli siano mangiamorte.-

-Come fai a dirlo?-

-Io..li ho sognati.-

Until The End Of TimeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora