James

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-Che cosa ho fatto? Che cosa ho fatto?-

James Potter piagnucolava da circa mezz'ora seduto in un angolo della sala comune del grifondoro.

-Hai appeso a testa in giù Mocciosus. Poi hai detto a Lily che è una stupida e hai girato il coltello nella piaga. E infine lei ti ha mandato al diavolo!- disse Peter indicando la ragazza seduta nel lato opposto della sala.

-Penso che fosse una domanda retorica!- intervenne Remus.

-Che cosa ho fatto?-

-Sirius, fallo stare zitto!-

-Che cosa ho fatto?-

-James!-

-Che cosa ho fatto? Oh, che ho combinato?-

-Fa' silenzio! Sopportiamo questa lamentela da quando sei sceso dal treno.-

-Non abbiamo potuto nemmeno sentire il discorso di Silente.-

-Che cosa ho fatto?-

-Io l'ho sentito.-

-Remus, devi assecondarmi sempre.-

-Sirius, non essere sciocco.-

-Cos'ha detto?-

-Quello che dice la gazzetta del profeta tutti i giorni.-

-Voldemort.-

-Non nominarlo, Sirius!-

-Peter, non c'è niente di cui aver paura. Voldemort non può sentirci qua!-

-Silente dice che l'Ordine sta cercando di trovarlo.-

-Cosa ho fatto?-

-Andiamo, Ramoso. SMETTILA!-

-Ho sentito che Malocchio Moody è entrato nell'ordine.-

-Moody è un grande Auror.-

-Lo so, un giorno ci sarò anch'io lì in mezzo.-

-Ci saremo tutti.-

-Voldemort..-

-Non pronunciare quel nome!-

-Silente non ha paura di quel nome!-

-Silente..-

-Mi odia!-

-James? Silente ti odia?-

-Silente? Lily! Guardatela!-

Il quartetto si voltò verso una ragazza appollaiata su una poltrona accanto al fuoco che li fissava con astio. Sostenne con fierezza lo sguardo di un disperato James.

-Remus. Potresti parlarle?-

-Pensavo che non ti importasse molto della Evans, James.-

-Infatti non mi importa di lei. Anzi, non parlarle. Non darle false speranze.-

-Ah ah-

-Dico sul serio, Remus.-

-James perché non le dici cosa provi con chiarezza? Sarebbe più semplice..-

-Mai!- rispose irremovibile Ramoso e continuò -da questo momento Lily Evans non esiste.- concluse per poi avanzare verso il dormitorio a grandi passi.

-Ne vedremo delle belle.- sussurrò seccato Sirius.

James era disteso sul letto, la mente viaggiava tra i ricordi. Un'immagine di una bambina dai capelli rossi che lo rimprovera per aver lasciato scappare la rana di Frank Paciock. Poi la stessa bambina, più grande, che lo guarda allenarsi a quidditch convinta di non essere stata vista. Lei, ormai ragazza che gli urla contro. E infine la stessa bellissima ragazza in piedi davanti la porta del dormitorio che ascolta sconvolta le sue parole: -Lily tu mi piaci.-. Era davvero così terribile come sosteneva lei? Eppure il resto delle ragazze non la pensava così. Ma, James sapeva bene, che il resto delle ragazze non era come lei. Lily era semplicemente Lily. E poi, a lui non importava nulla di tutte le altre. Esisteva solo Lily Evans. Dal primo giorno.

Until The End Of TimeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora