La voce della preside mi fa ricomporre.
-Nel mio ufficio- scandisce quelle parole con estrema naturalezza, come darle torto.
I corridoi sono vuoti. Rimango solo io e il suono dei tacchi della preside che si allontana.
La seguo a passo svelto. Mi preparo psicologicamente per quello che mi dovrà dire. Deduco si parlerà di lei.
-Accomodati Dustin- chiude la porta alle mie spalle e mi fa sedere su una delle sedie che negli anni precedenti ha ospitato me, Tyler, Ethan e Aaron.
Lei si accomoda sulla sedia da ufficio al lato opposto della scrivania. Tiene i gomiti sul tavolo e le mani giunte, nella mia direzione; pronta a iniziare un discorso.
-Come stai, Dustin?-
Non mi aspettavo questa domanda.
-Ehm- cerco di formulare qualcosa.
-Scusa, non volevo dire questo. Siamo tutti molto scossi dalla mancanza di Lily Davis-
Ogni volta che sento il suo nome alzo subito la testa, quasi come se fosse un richiamo, come se quel nome mi appartenesse.
Continua:- Sappi che noi ti daremo il nostro appoggio-
-La ringrazio molto- dico imbarazzato- ho visto l'armadietto di Lily, è carino.-
-Già- conferma con un sorriso.
Dopo qualche silenzioso secondo la preside annuisce e io esco dall'ufficio."Come stai?"
Quella domanda mi ha steso... non me la aspettavo, credevo avessimo parlato dell'incidente, di come avessi passato i tre mesi successivi e invece no.
"Come stai?"
Ma che cazzo di domanda è?Tra saluti e accenni riguardo al diploma il primo giorno è finito.
Saluto il mio branco, che come avvoltoi mi sono planati vicino per chiedermi che cosa mi avesse detto la preside.
Aspetto Jenna e insieme torniamo a casa."Come stai?"
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Ricorda che le rose hanno le spine
Literatura Feminina[PROSSIMAMENTE CARTACEO] 𝗦𝗲 𝗮𝗹𝗰𝘂𝗻𝗲 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶 𝗿𝗶𝘀𝘂𝗹𝘁𝗮𝗻𝗼 𝘀𝗰𝗼𝗻𝗻𝗲𝘀𝘀𝗲 è 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵é 𝗹𝗮 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 è 𝗶𝗻 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶𝗻𝘂𝗮 𝗿𝗲𝘃𝗶𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 Dopo la tragica morte della sua ragazza, Dustin non è più lo stesso. Le immagini...