2.Stay

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Saluto Taehyung e Jimin con la lingua dei segni e vado verso l'aula 5 nell'ala di musica: sono in ritardo, molto in ritardo, il coniglio di Alice nel Paese delle Meraviglie può solo immaginare.
Amo questa accademia, perchè segue le inclinazioni degli studenti.
È divisa in quattro dipartimenti: musica, canto, danza ed arte.
Ovviamente ciascuno di essi si dirama nuovamente per seguire più precisamente un percorso di studi adatto a ciò in cui lo studente si diletta di più. Io per esempio suono in una band, ma ci sono anche dei ragazzi che preferiscono strumenti più classici o della tradizione.
Jimin e Taehyung non li ho mai visti nell'ala di musica, quindi non penso proprio siano di questo dipartimento... chissà cosa studiano.
Non so nemmeno se siano parte degli studenti che come me vivono al dormitorio, perchè abbiamo circa il 20% di studenti che non usufruisce delle camere fornite dalla scuola.
Dopo una veloce camminata, arrivo all'aula 5, ed apro la porta.
Come mi aspettavo, ci sono già quasi tutti.

-Oh Jin, finalmente.- Yoongi mi corre incontro, dandomi un'amorevole pacca sulla spalla. -Ora manca solo Nam.-
Adoro i miei amici della band, ci conosciamo da anni ormai, era il nostro sogno suonare insieme.
Io e Yoongi siamo al quinto anno, e gli altri due al quarto.
Namjoon suona la chitarra, mentre Yoongi è il nostro tastierista, Hoseok suona il basso ed io suono la batteria. Quando mi va, scrivo testi di canzoni e melodie per la chitarra che ho imparato a suonare, ma non ho mai avuto il coraggio di proporre ai miei amici di cantare. Siamo una band di sola musica, non abbiamo una voce.

-Seokjin hyung! Dove ti eri cacciato? Solo Nam arriva sempre tardi, di solito.- Hoseok, il nostro bassista, mi guarda aspettando una scusante seria.
-Scusate, ho conosciuto delle persone...-
Due paia di occhi curiosi mi osservano, in attesa di risposte. Racconto loro di Taehyung, e ovviamente di suo fratello Jimin.
-E tu come diavolo la hai imparata la lingua dei segni, Jin? Non lo sapevamo.- fa notare Yoongi, ed in effetti loro non ne avevano la più pallida idea.
-Vi ricordate il campus che da piccolo frequentavo ogni agosto? Facevano lezioni anche di quello, e chiaramente ho voluto approfondire negli anni... lo frequentavano anche ragazzini sordi.-
Hoseok interviene. -Non è che quei due ragazzi ne hanno fatto parte?-
Scuoto la testa. -Non penso, non ricordo molto. Avevo solamente 11 anni ragazzi, quando ho iniziato. Allora, qualcuno ha notizie di Nam?- domando, vedendo che nemmeno nella chat di gruppo ha risposto.
-Dovrebbe sbrigarsi, abbiamo chiesto ai professori il permesso di provare ad incidere la nuova demo anziché fare lezione...- sospira Yoongi, controllando che la sua tastiera funzioni.
Amiamo tutti la musica, e io lo trovo meraviglioso.
-Scusate, ho perso la cognizione del tempo...- si scusa Namjoon, ridacchiando, mentre entra nell'aula 5.

Dopo aver controllato che tutti gli strumenti funzionino a dovere e nulla sia accordato o sistemato male, iniziamo a provare ad incidere la famosa demo di cui abbiamo parlato con il professor Kim, il padre di Namjoon: è lui che si occupa di dirigere il comparto della scuola, insieme a sua moglie.
Faccio partire i ragazzi dando il tempo con la batteria, non stiamo andando affatto male... o meglio, così pensavo.
-Seokjin, eri fuori tempo.- fa notare Yoongi, perplesso. -Hai fatto sbagliare anche Hoseok.-
Il ragazzo chiamato in causa abbassa lo sguardo. -Scusa, hyung..." sospira, rivolto al tastierista.
Yoongi scuote la testa, spiegando al nostro bassista che lui non ha sbagliato apposta, e chiedendomi che cosa sia successo.
Lo devo ammettere, avevo la testa altrove, e soprattutto pensavo di star facendo bene.
-Ci hanno dato il permesso di incidere la demo oggi, dobbiamo riuscire a proporre qualcosa di decente o non ci faranno partecipare alla gara autunnale.- Ricorda gentilmente Namjoon. -Dai, riprendiamo. Capita di sbagliare.-

"Stay-demo 1" recita il disco che abbiamo registrato con la demo, dopo ore di prove e scleri da parte di Yoongi per ogni singola nota scazzata anche solo per un milionesimo di secondo.
-Direi che ci meritiamo il pranzo.- Afferma Hoseok, pulendo il suo basso e riponendolo nella custodia.
-Approvo, approvo ed approvo.- Commenta Namjoon, la chitarra riposta in un angolino di questa stanza che praticamente è diventata nostra visto quanto proviamo qui dentro, è piena di ricordi bellissimi.
-Allora, andiamo oppure volete stare ancora qui un pezzo?- sbuffa Yoongi.
Normalmente, mangerei con loro, ma vorrei incontrare Taehyung e Jimin a pranzo... per fortuna i ragazzi non si arrabbiano ma; anzi; vorrebbero conoscerli.
-Quando avremo abbastanza confidenza tra noi, ve li presenterò.- prometto loro, mentre andiamo verso la mensa comune che è nella parte centrale della scuola, vicino alle aule condivise da tutti i dipartimenti.
-Ma non abbiamo mai mangiato nessuno, non siamo cattivi.- Fa notare Hoseok.
-Hope ha ragione.- replica il suo compagno di stanza qui al dormitorio, aka Namjoon.
-Dategli del tempo. In più, farebbe fatica a seguire la conversazione con così tante persone. Non abbiate fretta.-
Sembrano capire, e chiudiamo il discorso mettendoci in fila per ricevere il pranzo.

Mentre loro chiacchierano della nuova demo, cerco con lo sguardo i due fratelli: eccoli, sono in un tavolo in una zona piuttosto appartata della grande mensa.
Sono seduti attorno ad un tavolino rotondo, lontani dagli altri tavoli, e non credo sia colpa della confusione in quanto stanno parlando nella lingua coreana dei segni.
Da qui non riesco a decifrare i segni, ma dall'espressione di Taehyung sembra che sia preoccupato per qualcosa. Forse ha paura? Ma di che cosa, poi? Magari è solo nervoso per un esame e io mi sto facendo mille domande su qualcosa che non mi riguarda, ma in un certo senso è più forte di me... il mio istinto genitoriale non mi permette di ignorare questo sesto senso che qualcosa non vada.
La signora che serve il riso richiama la mia attenzione, porgendomi un piatto. "La ringrazio." Rispondo, educatamente.
Dopo aver ricevuto anche la carne ed una ciotola di frutta, saluto i ragazzi della band e mi dirigo verso il tavolo di Taehyung e Jimin: voglio passare questo pranzo con loro.

𝐋𝐨𝐯𝐞 𝐧𝐨𝐭𝐞𝐬-𝐓𝐚𝐞𝐣𝐢𝐧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora