Mi sono addormentato in giro di sicuro, poichè quando apro gli occhi non sono in camera mia.
La scalinata principale della scuola? Che faccio qui?
Mi sfrego gli occhi con le mani, e mi rendo conto che sono comodamente poggiato alla spalla di qualcuno.
Seokjin-hyung?
Sento le guance scottare, ma è piuttosto normale come reazione visto quanto è imbarazzante questo momento.
Non posso chiamarlo per svegliarlo, così lo scuoto dolcemente.
Le sue labbra si muovono, probabilmente sta parlando nel sonno o si sta lamentando per qualcosa: leggendo con fatica il labiale, capisco che vorrebbe dormire ancora e mi viene da ridere ad immaginarlo che si lamenta come un bambino.
Probabilmente un accenno di risata è l'unico suono che riesco ad emettere ora come ora, e sicuramente è ridicolo, quindi mi tappo la bocca con la mano.Seokjin apre gli occhi in quel momento, e mi osserva.
-Tae, mi sarò mica addormentato?- domanda, ancora assonnato.
-Sì... e anche io.- segno. -Sei un ottimo cuscino, lo sai?-
Lo hyung si alza, e annuisce, sembra fiero del complimento. Poco dopo, sul suo viso si dipinge un'espressione terrorizzata.
-Hyung, cosa succede?-
Lui mi stringe la mano, facendomi segno di voltarmi.
Ora comprendo: vedo un lampo, e significa che sta venendo giù Il mondo e presto inizieranno i tuoni.
Forse ha paura... noi siamo sotto la tettoia della scalinata, quindi l'acqua non arriva, ma decido di rientrare assieme a lui.-Ti fanno paura i temporali, hyung?-
Annuisce, con lo sguardo basso.
-Non devi vergognarti. Andiamo dentro?-
Mi prende la mano, e mi porta quasi correndo fino ad una stanzetta che non sapevo nemmeno esistesse.
È vicino all'aula di pianoforte, ed è un piccolo spazio con alcune poltrone, un divanetto, dei giochini anti-stress, libri e un paio di coperte.
-Che posto è?- domando, non capendo.
-Fin dal primo anno si sono accorti che soffrivo di attacchi di panico durante i temporali, così mi hanno sempre portato qui. È la quiet room, ne hanno varie in posti diversi, qui posso distrarmi per evitare di star male o calmarmi se sto peggio, esiste anche un pulsante per chiamare aiuto. Sono sempre a disposizione per gli studenti, queste stanze.- segna, con calma.
Si è seduto sul divanetto, e mi siedo accanto a lui dopo aver preso una coperta.
Non ci sono finestre, qui, per questo il rumore non si dovrebbe sentire.
Gli prendo la mano, così che possa stringerla quanto vuole ogni qualvolta si senta spaventato.
-Tae...- mi guarda, ha gli occhi lucidi.
-Va tutto bene.- segno, con il labiale.
Lui si tuffa tra le mie braccia che aspettavano di accoglierlo, non voglio che rimanga solo con la sua paura.
Lo cullo come farei con un bambino, so cosa vuol dire star male e avere bisogno di un conforto, Jimin fa lo stesso con me.
Rimaniamo nella quiet room per un tempo che non saprei definire, per poi controllare sul telefono il meteo: sì, è finita questa improvvisa tempesta.
-Te la senti di tornare ai dormitori?- Chiedo, ho paura possa sentirsi male.
-Va bene.- Annuisce, un timido sorriso sul suo volto.
-Sei molto coraggioso, hyung.- lo incoraggio, chiudendomi la porta alle spalle.Arriviamo ai dormitori, davanti alla ormai famosa "Cucina 2".
-Hai fame?-
Lui sembra ancora perso nei suoi pensieri, forse ancora scosso dal temporale.
Sospiro, e mi metto comunque a cucinare: dovrà pur mangiare qualcosa.
Non sono esattamente un mago dei fornelli, ma so che quando si è giù di morale, stanchi, oppure reduci da uno spavento le cose dolci sono le migliori.
Insomma, chi non ha mai visto Remus Lupin offrire ad Harry Potter la sua famosissima cioccolata?
Preparo dei waffle nella macchina apposita, e sciolgo del cioccolato nel microonde. Ricordo con un sorriso Jimin che mi spiega quanto il ragazzo con cui si scrive abbia paura dei microonde... la gente è strana, sì.
Una volta pronto, sistemo il cioccolato fuso sui waffle e aggiungo qualche scaglia di cocco.
-Ecco, mangia.- lo invito, sedendosi al tavolo.
Gli si illuminano gli occhi alla vista dei waffle, e ringrazia felice come un bambino.
Lo avevo spiegato io che i dolci fanno miracoli!
-Ti ringrazio per avermi capito, Taehyung.-
-Tutti abbiamo delle paure, hyung. L'importante è provare a superarle.- lo rassicuro.
-E tu? Tu ne hai, Tae?-
Rimango immobile sul posto, perchè una domanda del genere? Non voglio parlare di me...
-Tae?-
Mi prende la mano, un gesto dolce ed eloquente, mi sta facendo capire che posso fidarmi, ma non mi piace questa sua continua ricerca di un contatto senza chiedermi il permesso.
-Solitudine.- segno, semplicemente. -E non voglio essere toccato di continuo, grazie.-
Lui abbassa lo sguardo, mortificato.
Si alza e porta via i piatti, lavandoli senza segnare nulla.
-Non so come attirare la tua attenzione o farti capire che ci sono quando non mi guardi, Taehyung. Non so come chiamarti quando ho bisogno di parlare, il tocco è l'unica maniera. Non volevo essere scortese. Comunque, grazie per i waffle.- spiega, poi si dirige verso l'uscita della cucina.Esco dalla Cucina 2 a mia volta, ho bisogno di una doccia e di riflettere per bene.
-Sono stato un maleducato, ne sono sicuro.- Mio fratello scuote la testa, spiegando che può capire sia me che lo hyung, e che non si arrabbierà nemmeno con me.
Non so quanto fidarmi di Jimin, considerato che oggi è più felice del normale e saltella ovunque.
A quanto ho capito, sta scrivendo con quel famoso ragazzo.
-Tornerà a scuola!- sorride, felice.
-E mi ha chiesto un appuntamento.- aggiunge.
Sono contento per lui, e spero che prima o poi mi presenti questa persona: devo verificare che non possa ferire mio fratello o potrei diventare cattivo. Jimin è l'unico che è stato accanto a me quando avevo bisogno, ero senza nessuno e lui invece si è offerto di imparare con me la lingua dei segni per poter continuare ad essere amici.
-Prima o poi, me lo presenti però.- lo avviso, e lui capisce al volo.
-Tae, non ti preoccupare. Jungkook è un tipo a posto, okay?-
Mi fido, okay.
Ma se ferisce mio fratello quell'okay diventerà un calcio nel culo.Spazio autrice
Se qualcuno indovina da dove viene la citazione "calcio nel culo" (è un'altra delle mie ff) vince un waffle da Tae :3
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𝐋𝐨𝐯𝐞 𝐧𝐨𝐭𝐞𝐬-𝐓𝐚𝐞𝐣𝐢𝐧
Fanfiction[In corso] 𝐃𝐨𝐯𝐞 𝐓𝐚𝐞𝐡𝐲𝐮𝐧𝐠 è 𝐮𝐧 𝐫𝐚𝐠𝐚𝐳𝐳𝐨 𝐬𝐨𝐫𝐝𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐝𝐢 𝐩𝐞𝐫𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐥'𝐮𝐝𝐢𝐭𝐨 𝐚𝐦𝐚𝐯𝐚 𝐥𝐚 𝐦𝐮𝐬𝐢𝐜𝐚 𝐞 𝐒𝐞𝐨𝐤𝐣𝐢𝐧 𝐢𝐥 𝐛𝐚𝐭𝐭𝐞𝐫𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐛𝐚𝐧𝐝.