Capitolo 3
La sparizione di Bilbo aveva colto tutti di sorpresa e un generale brusio di Hobbit increduli aveva riempito il silenzio creatosi.
Giam si guardava attorno preoccupata.
Tutta a tornò a sé era confuso, sfocato e quasi non sentì la voce di Jonghodo che cercava di riportarla alla realtà.
"Giam!"
La ragazza per un attimo lo guardò assente.
"È sparito" disse solo in un sussurro.
"Lo so" Rispose serio lui "ma vedrai che sarà una trovata per il suo compleanno... Sai anche tu quanto gli piaccia essere teatrale!" Sorrise.
La ragazza si accorse solo in quel momento che le forti braccia di lui l' avevano afferrata dolcemente per le spalle. Arrossì. Per un attimo desiderò rimanere lì. Godere del contatto di quelle possenti mani. Il suo profumo era inebriante: le fragranze di zenzero, maninka e pelle si fondevano perfettamente creando una nota sensuale che la attanagliava a sé.
Era possibile bramare qualcuno a quel modo?
Jonghodo notò la sfumatura di rosso che aveva colorato le guance della ragazza.
Era arrossita per lui?
Scacciò quel pensiero dalla sua testa. No, non era possibile. Giam non lo avrebbe mai visto diversamente da quello che era stato per tanti anni: il nipote di colui che le aveva fatto da padre... E quindi una sorta di fratello. Ed in fondo era quello che voleva anche lui, no? Se avesse dato retta a quelle strane sensazioni - sentimenti?- che stava provando ultimamente sarebbe diventato tutto molto più complicato. Non poteva permetterselo.
"JONGHODO!"
Una voce tuonò a pochi metri da loro. Jonghodo lasciò cadere le braccia e si rivolse al mago, che lanciò un'occhiata curiosa ai due.
"Dobbiamo parlare. Immediatamente."
Giam si incamminò per seguirli, ma Onewdalf le lanciò uno sguardo gelido.
"Da soli."
La Hobbit si paralizzò sul posto. Non aveva mai visto Onewdalf così serio. E, soprattutto, non si era mai rivolto a lei con quel tono.
"Cosa succede?"
Aspettò che i due si allontanassero verso casa SHieggins e, stando attenta a non farsi scoprire, li seguì fino al retro della casa. Si nascose sotto la finestra che dava verso il salotto. Il fuoco che Onewdalf aveva magicamente acceso quel pomeriggio era ancora crepitante.
"Se quel mago da strapazzo pensa che me ne starò senza fare nulla dopo quello che è successo stasera, non sa con chi ha a che fare."
"Onewdalf che succede? Dov'è Bilbo?"
Anche se a distanza, Giam poteva percepire benissimo una leggera ansia nella voce dell'altro Hobbit.
"Siediti caro amico, si tratta di una questione di vitale importanza. Il destino di tutta la Terra di Mezzo sta per essere messo nelle tue mani" annunciò con aria solenne il mago.
"Io non capisco..." Bofonchiò Jonghodo mentre avvicinava a sé la seggiola di legno del salottino.
"Per secoli ho fatto parte di un importante Consiglio votato alla protezione del nostro mondo. Il nostro unico scopo era quello di preservare l'equilibrio di una pace che a lungo è stata minacciata dal Signore Oscuro, da Smtauron"
Al solo pronunciare quel nome, l'atmosfera nella stanza si fece più greve; come se una nube fosse entrata ad offuscare la tenue luce delle candele.
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The amazing Journey
FantasyNella pacifica vita della Contea scende un'ombra oscura. La Terra di mezzo è in pericolo. Smtauron è tornato e le sorti della vita di molti dipendono da una Compagnia. Una storia d'amore e d'avventura si fa largo in un viaggio che porterà i protagon...