𝑻𝑯𝑬 𝑷𝑨𝑹𝑻𝒀.

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Draco.

Sono già arrivato in Sala Comune assieme ai ragazzi, ed è da ormai due giorni che non riesco a togliermi Ashley dalla testa, anche adesso.

Sono con la testa appoggiata al muro, con le braccia incrociate al petto che mi guardo intorno, aspettando che arrivi e poterla vedere.
Non so cosa mi aspetta, sarà sicuramente bellissima, ma conoscete Ashley, lei è imprevedibile, mi stupirà senz'altro.

Da quando stiamo insieme, credetemi se vi dico che non guardo più nessuna.
Nella mia testa c'è solo e soltanto lei, e nessuna sarà mai all'altezza di prendere il suo posto.

Dopo qualche minuto passato a parlare con gli altri, sentii delle voci femminili provenire dalla scala, erano arrivate le altre.

Mi sentii esplodere qualcosa dentro quando la vidi arrivare, era bellissima cazzo.
Aveva quel dannatissimo vestito che la abbracciava perfettamente senza farla sembrare volgare, i capelli perfettamente lisci e quel cazzo di rossetto che le avrei levato dopo qualche ora, me lo sentivo.

«Ehy..» disse imbarazzata avvicinandosi a me.
«Tu lo sai, che quel vestito non ti resisterà addosso per molto tempo, giusto?» dissi facendole un sorrisetto malizioso.
Sapeva come provocarmi, e ci stava riuscendo.

«Azzardati a rovinarlo e io ti giuro che ti ammazzo» rispose infastidita, incrociando le braccia al petto.
Mi abbassai alla sua altezza, piegando le ginocchia, certe volte penso di essere davvero troppo alto, oppure è semplicemente lei che è troppo bassa, bho.

«Mh, vediamo se riuscirai ancora ad usare questo tono, dopo che ti avrò fatto urlare chissà quante volte il mio nome da farti perdere la voce, oppure vediamo, quanto sarai in grado di camminare dopo che ti avrò scopato..» le sussurrai all'orecchio.

La vidi arrossire e indietreggiare leggermente, ma la attirai di nuovo verso di me, baciandola dolcemente.
Mi sorrise, e rimasi incantato.

Cosa mi sta facendo questa ragazza!?

Riesce a mandarmi in pappa il cervello soltanto con un sorriso, non ci è mai riuscita nessuna.

Dopo qualche minuto, la festa inziò del tutto.
Le feste dei Serpeverde possono essere considerate tutto tranne che tranquille.
C'è musica a palla e luci colorate ovunque, gente che balla e si ubriaca e grida, quando torni al dormitorio -o almeno è così per me- ti senti completamente stordito.

Presi in mano un bicchiere di Whisky e lo sorseggiai lentamente, mentre cercavo di chiacchierare con gli altri ragazzi, di tanto in tanto osservavo Ashley, giusto per controllare che non ci fosse nessuno a darle fastidio.

Certo, avvicinarsi a lei in mia presenza equivale a finire in infermeria per settimane.

La osservavo ballare, si stava divertendo insieme alle altre ed era felice, ed era in assoluto la cosa più bella del mondo, vederla sorridere in quel modo.
Come ha fatto a mettersi con me? Io sono un disastro, lei è perfetta.

Io sono egoista, montato, eppure a lei non sembra interessare.
Tutte le ragazze con cui sono stato mi hanno usato soltanto per il mio cognome, o per il mio denaro.
Voglio dire, essere la ragazza di un Malfoy è come se fosse un premio, un privilegio.
Mai nessuna, si è mai interessato alla persona che sono davvero, se ne sono sempre andate, facendomi soffrire.

Eh già, Draco Lucius Malfoy che soffre, strano no? Eppure è così.

Mi avvicinai ad Ashley e le presi la mano, costringendola a voltarsi e a guardarmi negli occhi.

«Piccola, andiamo via? Mi sto annoiando e non mi va di rimanere ancora» le dissi all'orecchio, la musica era troppo alta perché mi sentisse.

La vidi annuire e la trascinai fuori dalla folla, andando nel corridoio appena fuori dalla porta della Sala Comune.

𝙌𝙪𝙚𝙞 𝙙𝙪𝙚 𝙤𝙘𝙘𝙝𝙞 𝙙𝙞 𝙜𝙝𝙞𝙖𝙘𝙘𝙞𝙤. || 𝘿𝙧𝙖𝙘𝙤 𝙈𝙖𝙡𝙛𝙤𝙮. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora