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Pov's Jimin
Mentre saliamo le scale,rifletto su ciò che ha detto Junkook qualche minuto fa.
Forse sei te l'estraneo papà.
Che vuole dire tutto ciò?
Arrivati davanti ad una porta nera mentre sto per entrare noto un cartoncino con scritto "non rompermi il cazzo,grazie"
Rido scuotendo la testa ed entrò nella sua camera,mi guardo attorno,c'è un letto matrimoniale molto semplice, due comodino,una scrivania,poi una "cabina privata" e una porta che presumo sia il bagno,l'unica cosa che mi ha colpito era un grande quadro posto nel muro opposto al letto.C'era un mini Junkook che rideva in braccio a suo padre e sua madre.
"Siete una famiglia felice" dico sedendomi vicino a lui nel letto.
Lui si alza e dopo aver dato un'occhiata al quadro disse.
"Lo eravamo,finché mia mamma non è morta"
"Oddio,mi dispiace,cioè prima ti ho chiesto dei tuoi senza sapere che tua mamma fosse in un mondo migliore"
Dico quasi dispiaciuto per davvero,il che è stano,perché io sapevo della sua mamma e ora vederlo in quelle condizioni mi sento dispiaciuto
"Non ti preoccupare"
"E....dopo la morte di tua mamma,cioè come se le presa tuo padre?"
"Ecco,era un giorno di pieno inverno....."
Flashback
Junkook si alza dal suo letto per andare a mangiare i pancake promessi dalla madre.
Quando scese giù però c'era sua madre a terra e i pancake ormai bruciati. Junkook con la tenera età di 5 anni,non capisce che sua madre ha avuto un infarto e non sapeva che da quando era nato,sua madre prendeva sempre pillole e faceva sempre controlli,perchè era malata.
Si chinò vicino a lei e scuotendola disse
"Mamma,i pancake si stanno bruciando,non dormire ora e non qua"
Disse scuotendo poi forte ma niente,ancora non capendo niente andò dalla sua badante che stava sistemando al piano di sopra e disse.
"Signora,mia mamma sta dormendo in cucina e ha lasciato i pancake bruciare"
Disse con il broncio,arrabbiato con sua mamma.
Prima la Signora non capì ma poi come un lampo di luce corse di sotto seguita dal piccolo Junkook.
Dopo di che vide la signora disperata mentre chiamava l'ambulanza,sua mamma venire caricata se un letto a rotelle,e poi la Signora si gira da Junkook e dice
"Amore,tua mamma sta male.....andiamo ad accompagnarla"
Disse sforzandosi per non piangere.
Così i due con sua mamma e tutti i soccorsi salirono dell'ambulanza.
Dopo ore che Junkook era la,esce il dottore con la faccia dispiaciuta dicendo.
"Ci dispiace molto,ma la Signora Jeon non ce la fatta,purtroppo se ne è andata"
Poi il dottore avvicinandosi a Junkook,vedendolo confuso disse.
"Tua mamma,ora dormirà per moltoooo tempo non ti preoccupare,starà bene"
Disse sorridendo per poi andarsene,a quelle parole Junkook inizio a piangere scuotendo la signora che era oramai sommersa dalla lacrime e disse.
"No,mamma deve svegliarsi e farmi i miei pancake,me li aveva promesso,non voglio che dorme per molto tempo,voglio abbracciarla,voglio mamma signora Anna,voglio mamma"
"Jun-kook tua ma-mma non ver-rà"
Disse pulendo le lacrime dal sua viso per poi avvicinarsi a Junkook che piangeva senza dirotto.
"Jun-kook ba-sta piangere,tua mamma non sarà felice se te piangi,okey? E i pancake,te li cucino io"
"No,voglio mamma,voglio che mi abbraccia,non voglio i tuoi pancake,voglio quelli di mamma"
Continuò a dire,dopo di che disperata la Signora Anna chiama uno dei bodyguard della famiglia Jeon e fa portare in braccio Junkook che stava piangendo.
Finalmente smise di piangere nel percorso dall'ospedale alla sua casa.Era come se avesse accettato tutto ciò.Appena entrato,era tutto vuoto,perchè ormai tutti i camerieri avevano finito il loro lavoro,persino Anna se n'era andata appena a accompagnato Junkook,così salendo le scale vide la porta della camera dei suoi,quando decise di aprirla per dire a suo padre quello che era accaduto,vide una scena orribile per la sua età.Una donna che non era sua madre che sospirava affannosamente mentre suo padre muoveva le dita dentro di lei.Per fortuna Junkook non entrò ma appena vide quella scena dalla porta socchiusa,corse in camera sua,non capendo più niente.
Fine flashback
"Un disastro,quello era la mia vita dopo la morte di mia mamma,da quel momento mio padre cambiò e come ti ho detto,si comportava con me in modo crudele"
Disse Junkook mentre io lo fissavo per tutto il "racconto".
In quel momento,mi prevalsero molte emozioni insieme:dispiacere,rabbia nei confronti del padre che nonostante la morte di sua moglie,portava donne a casa sua,affetto verso quella ragazzo,non Jeon Junkook il criminale,ma un ragazzo indifeso che raccontava della sua crudele infanzia.
L'unica cosa che posso fare è abbracciarlo forte che credo abbia perso il respiro,avvolge quasi con paura le sue mani nella mia vita,poi gli sussurrò all'orecchio.
"Sei forte,lo so che lo sei,hai passato tutto quello,e grazie al tuo passato ora sei un ragazzo forte"
Quando ci stacchiamo io asciugo la lacrima che mi è sfuggita e lo guardo sorridendo.
"Jimin,non so perchè te l'abbia detto,ma quando parlo con te,tutte le regole svaniscono"
Per un millesimo di secondo mi sento lo stomaco intorcigliarsi.
Non si doveva fidare di me,Junkook non fidarti di me,non sono come pensi.
"Regole?" Chiedo
"Si.....noi criminali abbiamo delle regole,primo=non avere pietà per chi ti sta sul cazzo secondo=non fidarti mai di nessuno terzo=devi essere astuto in ogni tua mossa quanto ma non ultimo=non innamorarsi delle persone fuori dal tuo mondo"
"Ohh,che rigide,ti dico solo che ora hai infranto la regola numero 2"
Dico sarcastico.
"Chi se ne frega,che si fotta il tizio che ha creato queste regole"
Dice.            

Ragazzi scusatemi per il ritardo,ma come ci ho detto nel "capitolo" precedente ho avuto problemi,ma non vi preoccupate che ho intenzione di finirla:)

Good and Evil ||Jikook||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora