Pov's Tae
Non ci credo ancora ma è passata una settimana da quando Jimin e Junkook sono quasi morti,Jimin oggi esce ma Junkook è ancora in coma.Come ho intuito,ogni Santo giorno Jimin deve andare a guardarlo dalla specie di vetrina.
Ogni giorno mi tocca guardare il suo sguardo spento.
È sopravvissuto per miracolo ma sembra che ha perso tutte le persone a cui teneva.
"Jimin,seriamente sembri depresso,che hai?"
"Niente"
Meglio non insistere.
Mi alzo e lo lascio da solo in camera mentre mi siedo vicino a Yoongi che ritorna a casa solo per cambiarsi.
"Sei qua da una settimana,non credi che sia meglio ritornare a casa,quando Junkook aprirà gli occhi ti chiamerò"
Dico,ma sembra non ascoltarmi.
"Che ne dici?"
"Ah,no no,rimango qua"
"Va bene,ti posso chiedere qualcosa"
Dico
"Mmm"
"Il padre..di Junkook,cioè come mai non è venuti a vedere suo figlio?"
Ora mi dice "a te che cazzo te ne frega"
"Ha perso l'interesse per suo figlio da quando sua moglie è morta"
"Ma rimane comunque suo figlio..."
"Per questo gli da i soldi a volontà e il tetto per vivere,oltre a questo niente"
"Povero"
"Non ha bisogno di amore paterno per crescere bene"
"Mi sa che nessuno di noi è cresciuto con un genitore che ti dona affetto"
Lo dico ridendo,si gira da me e mi guarda.
"Non..hai-?"
"No,non ho genitori mia mamma mi ha abbandonato legandomi ad un albero e mio padre ha abbandonato mia mamma appena sono nato,bella vita eh hahhahahah e tu?"
Ormai quando racconto il mio passato rido mascherando il mio dolore.
"Ho dei genitori,ma al massimo gli vedo una volta al mese,e anche Jimin non ha-.."
"No,ma almeno i suoi non l'hanno abbandonato,sono morti...sai la cosa bella è che non so se i miei son vivi o crepati sotto terra"
"Come fai ad ironizzare su una cosa del genere?"
"Beh,meglio riderci su che piangere,infondo anche se piangi cosa cambia? Anche se piango,i miei verranno ad abbracciarmi?"
"No..."
Sorrido e fisso davanti a me dove c'è la stanza di Jimin.
"Se mai tornassero,intendo i tuoi,che faresti?Gli perdoneresti?"
Riprende a parlare Yoongi
Non me lo sono mai chiesto...
"Se verrebbe mio padre gli chiederei ^perchè mi hai lasciato?^se viene mia mamma non le parlerò e neanche perdonarla,mi ha lasciato legato ad un albero per un uomo..."
Flashback
"Mamma..."
Dice Tae alzandosi dal divano che ormai è la sua camera da letto.
Cerca sua mamma ma non c'è
"Mamma...ho fame,dove sei?"
Dopo un po' girando in quel mini appartamento,si arrende e vede nel frigo cosa c'è.
Dopo aver mangiato qualcosa,accende la TV e si mise a guardare i cartoni.
Dopo un po' sua mamma entrò ma era accompagnata da un uomo
"Mamma.."
Dice Tae felice correndo ad abbracciarla,ma lei lo respinge
"Dov'eri? E chi è questo signore?"
"Questo signore vivrà qua,quindi comportati bene,sono venuta per cambiarmi,quindi ritorna al tuo posto e fai silenzio"
Dice la mamma in modo freddo per poi andare in camera a cambiarsi,l'uomo continua a fissare il piccolo Tae e il bambino fissa lui.
Ad un certo punto il tipo si inchina per arrivare all'altezza di Tae e gli disse
"Ciao Tae,io sono il ragazzo della tua mamma"
"No...mamma mi ha detto che può vivere senza uomini"
"Beh,mi sa che ti ha detto una bugia,comunque tieni"
Il tipo porse un sacchetto a Tae che lo prese subito,aperto trovò un panino e una corda da bicicletta,quella che serve a legare la bici per non essere rubata.
"Non ho una bicicletta,non mi serve questa cosa"
"Oggi ti servirà"
Appena uscita la mamma,Tae corse di nuovo a lei arrampicandosi sulla sua gamba
"Scollati"
Dice muovendo fortemente la gamba.
"Viene andiamo"
Dice il tipo a Tae
"Dove?"
Duce Tae guardando sua mamma che era gelida e stava fissando il vuoto.
"Ma perchè fai troppe domande,ascolta il signore e me"
Così uscirono insieme,dopo una lunga passeggiata,arrivarono in un posto quasi deserto,era pieno di alberi
"Secondo te qualcuno lo troverà?"
Chiese la mamma al tipo
Tae non poteva chiedere nulla perchè già è stato rimproverato dalla mamma
"Non ne ho idea"
"Bene".prese in braccio Tae e lo porto da un albero,dopo di che prese dal sacchetto che il signore a dato a Tae la cosa della bici e lo legò all'albero chiudendo con una chiave e infine prese il panino e lo mise nelle mani di Tae
"Stai qua,mangia il panino e non piangere"
Disse la mamma alzandosi
"Mamma dove vai? Perchè mi lasci qua da solo?"
"TI HO DETTO DI NON FARTI TROPPE DOMANDE,LO SAI PERCHÈ,PERCHÈ MI HAI ROVINATO LA VITA,POTEVO VIVERE FELICE MA TE ME L'HAI ROVINATA,SE FOSSI STATO PIÙ CARINO QUANDO SEI NATO FORSE TUO PADRE NON CI AVREBBE ABBANDONATO,SE FOSSI STATO PULITO E CON VESTITI RAFFINATI,TUTTO SAREBBE PIÙ FACILE,MA NO..SEI UNA MERDA CHE VA BUTTATA IN MEZZO ALLA FORESTA"
Dice la mamma gridando contro il piccolo per poi andarsene
"Non è colpa mia..mamma non andare,mi laverò da solo,diventerò più carino"
Dice Tae a bassa voce piangendo.
Fine flashback
"Mi sono sempre chiesto,mia mamma quando mi ha lasciato è diventata felice?"
"È così crudele..."
Disse Yoongi guardandomi con conforto.
"Le ho rovinato la vita,se fossi stato pulito,carino e se avessi avuto dei bei vestiti,non mi avrebbe abbandonato?"
"Eri un bambino,come puoi occuparti di te stesso in una tenere età"
Rimasi in silenzio a guardare avanti,dopo un po ripresi a parlare
"Così,da quel giorno,mi sono sempre vestito con vestiti firmati e mi sono sempre lavato con i migliori balsami e sono diventato carino,ma mia mamma non è tornata"
Mi scese qualche lacrima ma l'asciugai subito.
Perchè sto parlando del mio passato ad un bastardo come Yoongi,a cui non frega un cazzo di quello che hai passato,i suoi hanno pure ucciso i genitori di Jimin
Stavo per alzarmi perchè ho capito di aver raccontato una favola per lui ma disse
"Stai pensando "sto raccontando il mio passato ad uno stronzo come me a cui non frega niente"
"Io non-"
"Beh,infondo sono un Min,un pezzo di merda che uccide il primo che gli capita ma credimi,non è per mia spontanea volontà,e il tuo passato è al sicuro con me,fidati"
Dopo di che si alzò e se ne andò
Non è per mia spontanea volontà..che intendeva?
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Good and Evil ||Jikook||
FanfictionJimin un'agente segreto,molto professionale,ma in un compito assegnato che prima per lui è una piccola tappa per vendicarsi dei suoi genitori e pure per realizzare il suo sogno che è diventare uno degli agenti più importanti. ◇ ◇ ◇ ◇ ◇ ◇ ◇ ◇ ◇ ◇ ◇...