Capitolo 29

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Taye osservava con interesse Maru mentre quest'ultimo gli mostrava alcuni vestiti suo che poteva indossare.

-sei incinta- disse il moro senza staccare gli occhi dal biondo. Biondo che si bloccò e lo guardò.

-come te ne sei accorto, la pancia non si vede ancora- chiese Maru curioso. Nessuno si era accorto del suo cambiamento.

-il comportamento di Sargon in primis, anche se pensavo fosse semplicemente protettivo con il suo compagno, e poi da una strana sensazione che ho avuto guardandoti. Non chiedermi altro perché non saprei come spiegarlo- gli rivelò Taye sospirando.

-si è molto protettivo- rise Maru sedendosi sul letto sul quale era seduto Taye. -se hai bisogno di parlare ci sono-

-è strano- disse Taye guardando fuori dalla finestra. Non era ancora uscito da quella casa perché doveva ancora rimettersi del tutto ma non gli dispiaceva stari li. -sento come se mi manchi qualcosa di importante ma sono sicuro non sia la mia famiglia ad Akkad. Non riesco a capire questa sensazione- rivelò il moro. Aveva bisogno di parlarne con qualcuno e Maru era la persona giusta.

-forse hai avuto un incidente che ti ha fatto perdere la memoria- ipotizzò il biondo mordendosi il labbro mentre cercava di capire cosa potesse essere successo. -forse hai vissuto cinque anni con qualcuno al quale tieni tantissimo ma qualcosa vi ha allontanati e qualcos'altro ti ha fatto dimenticare quel periodo. So che è una cosa assurda, ma è l'unica cosa che mi viene in mente- disse Maru sospirando.

-la cosa assurda sarebbe essermi dimenticato di quella cosa. Se quella persona era davvero importante per me perché l'ho dimenticata e tutto quello che riguarda la mia famiglia di merda me lo ricordo? È troppo strano- disse Taye chiudendo gli occhi verdi per poi riaprirli -e anche quelle cicatrici! Sono enormi e profonde, dovrei essere morto per delle ferite del genere!-

-credimi se potessi rispondere lo farei, non mi piace vederti così- gli disse Maru.

-sei la prima persona con la quale mi trovo bene sai? Ed è assurdo visto che ci conosciamo da pochissimo-

-anch'io mi trovo bene con te. E ricorda anche che in questi cinque anni potrebbe essere successo di tutto-

-è quello che mi terrorizza- disse Taye guardando completamente terrorizzato Maru -potrei aver fatto di tutto o niente e non saperlo-

-di una cosa sono convinto però- disse Maru, ed era davvero convinto di quello che stava per dire al moro. -so che se nella tua vita di questi cinque anni c'è veramente stata una persona importantissima per te ti verrà a cercare-

-sempre se non sia morta. Queste ferite mi fanno temere il peggio- e dicendo ciò Taye si toccò le cicatrici.

-non so cosa sia successo ma farò di tutto per starti accanto- gli disse Maru sinceramente.

-grazie. E se nessuno venisse a prendermi e la mia memoria non ritornasse?- chiese Taye che era spaventato anche per quella situazione.

-puoi rimanere qui, se lo vorrai ovviamente- gli rispose Maru facendo nascere un sorriso sulle labbra di Taye.

-non so davvero come...- ma le parole di Taye morirono in bocca al ragazzo. Dall'esterno della casa un profondo boato aveva coperto qualunque altro suono. -cosa sta succedendo?- chiese spaventato il moro mentre Maru si incamminava verso la finestra per controllare. E ciò che vide non gli piacque per niente. Anche se la scogliera era parecchio lontana intravedeva benissimo che delle figure stavano arrivando da quella direzione. I cacciatori erano tornati e lui sarebbe rimasto buono in casa. Non voleva rischiare una seconda volta di perdere suo figlio. E poi quella volta ci sarebbe stato Sargon.

-non ti preoccupare- rispose Maru chiudendo velocemente le tende. Con Sargon e Viego avevano concordato di non dire niente dell'esistenza dei draghi a Taye, almeno per il momento. Se poi il ragazzo sarebbe voluto rimanere con loro allora avrebbero rivelato quel segreto.

-non posso non preoccuparmi stai tremando dalla paura dopo aver guardato fuori dalla finestra e quel rumore l'ho sentito benissimo anch'io-

-se ne occuperanno gli altri noi restiamo qui- sussurrò Maru chiudendo gli occhi e cercando di rilassarsi.

-stai bene? Come io posso parlare con te tu puoi farlo con me- disse Taye avvicinandosi al biondo capendo che non stava bene come voleva far credere.

-diciamo che l'ultima volta che queste persone sono arrivate Sargon non c'era e ho quasi rischiato di perdere lui- rivelò Maru indicandosi la pancia senza però spiegare nel dettaglio il tutto.

-ma chi sono e cosa vogliono? Da come sei spaventato capisco che sono pericolosi- disse Taye abbracciando di slancio il biondo per tranquillizzarlo, capiva che aveva bisogno del suo aiuto.

Maru si strinse al ragazzo cercando di trovare coraggio in quell'abbraccio. Era partito con lui che doveva stare accanto a Taye e invece si trovava nella situazione opposta.

-persone che vogliono impadronirsi di qualcosa non loro- rispose Maru a quelle domande. Non poteva dirgli la verità.

-perché non vuoi dirmi cosa sta succedendo?- chiese Taye staccandosi dall'abbraccio e mettendo il broncio, non gli piaceva per niente quella situazione.

-non è che non voglio ma non posso. Fidati di me, ti prego-

-io posso anche fidarmi ma non lo farò mai del tutto se voi mi nascondete cose. Ho il diritto di sapere cosa sta succedendo-

-non posso dirtelo-

-e chi ti frena? Ci siamo solo noi due qui! Ti prego- insistette ancora Taye -non ho la memoria degli ultimi cinque anni almeno fammi capire cosa sta succedendo-

-non posso- Maru era fermo sulla sua posizione. Non poteva tradire la fiducia di Sargon, non quando non sapeva come avrebbe reagito Taye a quella rivelazione. Il suo primo pensiero era andato alla vita che aveva dentro di se.

Taye socchiuse gli occhi chiedendosi come facesse quel ragazzo ad essere così testardo ma comunque lasciò perdere la questione. O meglio fece finta di lasciar perdere la questione. Se Maru non aveva intenzione di dirgli cose stesse succedendo sarebbe stato lui stesso a scoprirlo. E il suo momento arrivò quando Maru tornò verso l'armadio per sistemare alcuni vestiti. Taye si diresse velocemente alla finestra e aprì la tenda. Ciò che vide lo fece gelare sul posto.

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