Capitolo 27

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-allora cosa vuoi fare per controllare il bambino?- chiese Sargon a Viego mentre entrava nella sala da pranzo insieme a Maru.

-usiamo la fonte- rispose l'anziano porgendo un piatto a Maru. Maru che prese quello che c'era sul piatto ed iniziò a mangiucchiarlo con gusto. Prima di entrare in quella sala non aveva molta fame ma appena Viego gli aveva messo davanti quel piatto non era riuscito a resistere alla tentazione di mangiare. -o forse non serve nemmeno- disse l'anziano sorridendo in direzione di Maru.

-in che senso?- chiese il biondo prendendo un altro po' di cibo dal piatto. Gli era aumentato l'appetito tutto d'un tratto e non riusciva a capire il perché.

-perché stai mangiando carne cruda. Ti ho messo il piatto d'avanti apposta per fare una prova. Vostro figlio sta bene- spiegò Viego mentre Maru sgranava gli occhi accorgendosi di quello che stava mangiando solo in quel momento.

-io un controllo alla fonte lo farei lo stesso- disse Sargon stringendo a se l'umano. Non avrebbe mai messo in discussione le parole di Viego ma voleva essere davvero sicuro che non fosse successo niente al suo cucciolo.

-non ho detto che non avremmo fatto la prova. Volevo solo rassicurare entrambi per il momento- rispose l'anziano sorridendo ai due ragazzi che si scambiarono uno sguardo complice.

-allora mangiamo e poi andiamo a controllare- Sargon trascinando verso il tavolo Maru, ma non riuscirono a sedersi visto che qualcuno iniziò a bussare ferocemente alla porta.

-avanti- disse Sargon confuso da tutta quella fretta.

Dalla porta entrò Roselle che si piegò sulle ginocchia per riprendere fiato.

-c'è qualcuno nella nostra fonte- disse con un filo di voce il drago alzando lo sguardo guardando preoccupata i tre.

-in che senso?- chiese Sargon.

-c'è un ragazzo all'interno della nostra fonte. È apparso all'improvviso e non è un drago- spiegò la ragazza.

-andiamo a controllare allora- disse Viego con un piccolo sorriso sulle labbra, cosa che non sfuggì a Sargon che oramai conosceva benissimo l'anziano. -infondo dovevamo andare li- continuò l'uomo mentre tutti e quattro iniziarono a spostarsi verso la fonte.

-cosa stai combinando?- chiese a bassa voce Sargon a Viego non facendosi sentire da Maru e Roselle.

-niente-

-conosco quello sguardo. C'è qualcosa che dovrei sapere?- insistette Sargon guardando male l'anziano che ridacchiò attento a non farsi sentire da i due che camminavano davanti a loro.

-fidati di me come hai sempre fatto- rispose il drago facendo sbuffare Sargon. Non avrebbe saputo altro e la cosa mandava completamente in tilt Sargon, non sapere cose delle quali doveva essere a conoscenza in quanto capo dei draghi non gli andava per niente a genio.

Non ci misero molto ad arrivare nella grotta dietro al villaggio nella quale era presente la loro fonte. Dall'esterno poteva sembrare un normalissimo bacino d'acqua, ma in realtà quell'acqua era speciale e permetteva di curare la maggior parte delle ferite dei draghi e chissà quanti altri segreti aveva visto che l'unico a conoscenza di essi era Viego.

Nell'acqua limpidissima del bacino si trovava la figura distesa di un ragazzo umano dai lineamenti delicati e dai riccissimi capelli neri. Sembrava quasi finto per quanto era perfetto con gli occhi chiusi, la cosa che però rompeva quell'equilibrio erano tre strappi sulla maglia che il moro stava indossando e le lunghe e brutte cicatrici che si intravedevano dagli strappi.

-cosa gli è successo?- chiese Maru avvicinandosi al ragazzo che gli sembrava troppo pallido per essere vivo. Ma le sue ipotesi non erano esatte visto che mettendo le dita sul collo del ragazzo avvertì chiaramente il battito regolare del cuore.

-non saprei, quelle ferite sembrano vecchie per via di come si sono cicatrizzate ma gli strappi mi dicono il contrario- rispose Roselle girando intorno alla fonte e osservando con attenzione il moro.

-la vera domanda è come ci è finito nella nostra fonte. Ieri quando abbiamo salvato tutti non c'era quindi è arrivato di sicuro questa notte se non questa mattina- ragionò Sargon.

-ma come e soprattutto chi lo ha ridotto così. Vecchie o nuove quelle ferite sono bruttissime e forse anche letali. Credo che sia abbastanza strano che sia ancora vivo- disse Roselle sospirando. Non gli piaceva per niente quella situazione.

-possiamo toglierlo dall'acqua? Non credo gli faccia bene stare per troppo tempo li dentro- disse Maru guardando preoccupato il moro. Voleva che quel ragazzo si svegliasse. Era umano proprio come lui e non gli sarebbe nemmeno dispiaciuto avere un altro umano con cui parlare di cose da umani. Adorava Sargon, Roselle e Viego ma aveva bisogno di uno come lui. Per non sentirsi l'unico.

-dove lo vuoi portare?- chiese Roselle guardando Maru cercando di capire cosa voleva fare l'umano.

-in un posto più asciutto e meno umido. E poi è umano come me lo avete detto voi, voglio capire come ci è finito qui e voglio anche avere qualcuno come me con cui parlare. Questo ovviamente se si sveglia e se è tranquillo- spiegò il biondo portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

-lo mettiamo da noi nella seconda camera che abbiamo. Anch'io sono curioso di sapere come ci è finito nella nostra fonte- disse Sargon mettendo una mano sulla spalla del compagno prima di avvicinarsi al moro nella vasca e prenderlo di peso per portarlo dove aveva detto, ovviamente incurante di tutta l'acqua che gocciolava a terra dal corpo del ragazzo.

-vengo anch'io- disse Maru facendo per seguirlo ma fu bloccato da Viego. -controlliamo per sicurezza la tua situazione e poi li raggiungi, non ci metteremo troppo- disse l'anziano mentre Maru annuiva.

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