1. Dame e Cavalieri

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1 settembre 1945

Le porte del castello di Hogwarts si aprirono per l'ultima volta ai ragazzi del settimo anno. Tra questi, Tom Riddle torreggiava su tutti indossando la spilla di Caposcuola che l'aveva contraddistinto dal resto della massa per meriti scolastici e comportamentali senza precedenti. Il ragazzo sembrava prodigarsi in tutte le materie, in particolar modo era legato a "Difesa contro le arti oscure", una materia che suscitava da sempre grande interesse in tutti i maghi e le streghe che varcavano la soglia della scuola.

Camminando per gli affollati corridoi, Tom riuscì a scorgere, nascosti da alcuni Tassorosso intenti a parlare,un paio dei suoi amici più stretti: Frederick Lestrange e Abraxas Malfoy.

I due non potevano essere più diversi; Frederick (o Fred) dai capelli corvini e gli occhi a mandorla sottili e scuri, indossava un completo in tweed color cachi, in attesa di cambiarsi con la divisa della scuola, mentre Abraxas, il ragazzo dai capelli platino e gli occhi color ghiaccio, aveva già provveduto a cambiarsi in precedenza, sfoggiando la sua cravatta verde e argento.

"Idiota, dovevi cambiarti prima della cerimonia, ormai sono anni che vieni in questa scuola"

Man mano che si avvicinava a loro, Tom riusciva a origliare la conversazione in piena escalation tra Brax e Fred, con una completa predominanza da parte del biondo.

"Beh che c'è? Volevo solamente indossare il mio completo nuovo, mamma l'ha comprato prima che il negozio delle vesti di Talbott venisse bombardato dai tedeschi, ci tengo!"-controbatté Lestrange trovando una giustificazione al suo insolito cambio di look.
"Ehi guarda chi c'è!"-esordì dopo un po' Abraxas puntando il dito verso Tom, che era già arrivato da alcuni secondi vicino a loro.

"Buonasera Brax"-Riddle si voltò per stringere la mano al biondo, per poi guardare nella direzione opposta verso Lestrange. "Fred"-aggiunse con un cenno del capo.

"Abbiamo un problemino con questo idiota, che a quanto pare aveva paura di risultare poco elegante"-affermò Brax rivolto verso l'appena arrivato Tom.
"Hai la divisa con te almeno? Qui da qualche parte?"-chiese Riddle frustrato ma al contempo divertito dalla situazione.

"Potrei...averla lasciata in valigia"-esordì Frederick, suscitando negli altri due ragazzi dei sospiri.

"Va bene, essendo caposcuola posso provare a sgattaiolare dentro il dormitorio prima di tutti per prendere la divisa e consegnartela al bagno del primo piano"-sentenziò Tom abbastanza avvilito.
"E se ti beccano?"-questa volta fu Abraxas a parlare.
"Se mi beccano dirò che ho sentito dei rumori anomali provenire dalla sala comune e sono andato a controllare"-disse infine il ragazzo, prima di avviarsi verso la sala comune di Serpeverde.

Arrivando alle porte della stanza, Tom Riddle si affrettò a dire la prima parola d'ordine, che quell'anno era 'Venena' ovvero veleno, ed era riuscito ad entrare senza essere visto da nessuno.
La sala comune dei Serpeverde risiedeva nei sotterranei del castello, sotto i tenebrosi abissi del Lago Nero, visibili per due quarti della stanza da lunghe finestre che arrivavano a toccare il soffitto. Numerosi tavoli dal legno di quercia secolare accoglievano tazze da té e candele appoggiate di sopra. Il soffitto, alto e dall'aspetto umidiccio, si congiungeva varie volte al suolo attraverso colonne marmoree, decorate in stile corinzio. Le pareti si ritrovavano tappezzate di quadri di importanti figure della casata, tra cui il fondatore Salazar Serpeverde che  spiccava su tutti, perché ricoperto da una cornice dorata.

Improvvisamente Tom scorse una figura seduta su un divano in pelle verde scuro.
"Ehi non puoi stare qui"-iniziò a sentenziare Tom, che nel frattempo si era diretto verso la figura per capire chi fosse.

"Nemmeno tu potresti"-la ragazza dai lunghi capelli castani non aveva ancora staccato gli occhi dal libro che stava leggendo: 'Scacco alle arti oscure'.

Venena -TMRDove le storie prendono vita. Scoprilo ora