23. Anxietas

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"Ansia"

"Cara P.W,
Come stai? Io tutto bene, a parte il fatto che devo studiare Divinazione e non mi piace per niente. Il prossimo bigliettino lascialo sotto il banco della terza fila dell'aula di Babbanologia, quello che ha inciso sopra un triangolo.
Ti lascio con una frase che adoro: la bellezza delle cose esiste nella mente che le contempla.
Tuo, F.L"

"Caro F.L,
La lezione di Babbanologia è stata noiosa, ho lasciato il biglietto qui come mi hai chiesto. Spero che un giorno potremmo finalmente incontrarci e non parlare per bigliettini, ma a voce.
Il prossimo biglietto lascialo alla Torre di Astronomia.
Io ti lascio con questa frase: errare è umano, perdonare è divino.
Tua, P.W"

"Cara P.W,
Hai ragione, forse dovremmo vederci. Questo è l'ultimo biglietto che ti lascerò, ti andrebbe di incontrarci qui alla Torre domani sera dopo cena? Mi farebbe piacere, dato che non sappiamo niente l'uno dell'altra. Non so di che anno o di che casa sei. Non so nemmeno il tuo nome. E vorrei scoprire chi si cela dietro questa magnifica corrispondenza di bigliettini.
Ti aspetto qui dopo le otto e mezza.
La frase non te la lascio questa volta, preferisco dirtela a voce.
Tuo, F.L"

Il cuore di Phoebe batteva all'impazzata. La sola idea di chi potesse celarsi dietro il suo F.L la logorava, e allo stesso tempo la emozionava.

La loro corrispondenza segreta era iniziata per caso, quando un giorno Phoebe aveva lasciato un messaggio scritto a penna sul banco firmandosi come P.W, e casualmente alla lezione successiva quel banco l'aveva ripreso proprio Frederick Lestrange, che aveva risposto firmandosi come F.L.

Successivamente avevano raffinato la loro tecnica passando ai bigliettini, fino ad arrivare ad un fatidico momento.
L'incontro.

Phoebe immaginava i suoi occhi.
E se fossero stati chiari come il cielo?
Oppure scuri come i suoi?
O ancora, nocciola?

E sarebbe stato della sua stessa casa? Senza rendersi conto di nulla aveva condiviso la sala comune con lui? Oppure un Grifondoro.
Magari un Serpeverde.

La ragazza aveva raccolto i capelli in uno chignon, che lasciava cadere due ciocche di capelli ricci a contornare il viso.
Portava la divisa di Corvonero, anche se non aveva allacciato completamente la camicia per risultare più sbarazzina.

"Phoebe ti vuoi muovere? Ho fame."-cominciò a lamentarsi Tulip accasciata all'uscio della porta.
"Un attimo, sto finendo di prepararmi, non vedi?"

"Andiamo Wyatt, e se poi è un cesso che fai? Gli dai una pacca sulla spalla?"-ironizzò la Karasu gironzolando per la stanza.
"Se non dovesse piacermi rimarremo amici, mi piace il suo modo di pensare e di scrivere, sicuramente non sarà nulla di vano"
Tulip la sbeffeggiò. "Qualcosa di vano ci sarebbe sicuro, tipo il fatto che ti sei depilata lì sotto con il mio rasoio e ti sei anche tagliata"

La Wyatt si affrettò a prendere un cuscino dal letto per tirarlo in faccia all'amica.
"Sei un'idiota. E ti ho già detto che te lo ricomprerò il rasoio."
Tulip abbozzò una smorfia sul volto per poi rimettere a posto il cuscino.

"E comunque se dovesse andare bene, stasera potrei avere un fidanzato. Il mio primo fidanzato!"
"Quanto ti invidio Phoebe, purtroppo credo che Aurora non sia interessata a me, o alle ragazze in generale..."-asserì lei abbozzando un broncio in viso.
"Tulip stai tranquilla, il mare è pieno di pesci...e poi non credo che a lei interessi di nessuno, se non di sé stessa."

Venena -TMRDove le storie prendono vita. Scoprilo ora