capitolo 3

444 44 19
                                    

Gran Bretagna 2018

Oliver Wood sorrise davanti al fotografo mentre i suoi compagni di squadra sollevavano la coppa del campionato inglese di Quidditch durante l'ultima partita della stagione.

Il Puddlemere United era arrivato primo in classifica per una manciata di punti in più rispetto ai Cannoni di Chudley che erano al secondo posto e Oliver, che negli anni era stato il capitano della squadra, avrebbe terminato con quel trofeo tanto sognato e sofferto la sua carriera come giocatore professionista, ormai giunto alla soglia dei quarantatré anni.

Sapeva di non essere più un ragazzino e di non avere più i riflessi tanto pronti come agli esordi quindi aveva preferito ritirarsi a vita privata prima di essere messo in panchina dall'allenatore o rischiare di cadere dalla scopa durante una partita.

I tifosi della squadra giallo-blu erano tutti in piedi sugli spalti ad applaudire il capitano che stava facendo il giro del campo a bordo della sua scopa salutando con occhi lucidi coloro che lo avevano reso il fenomeno di Quidditch.

Oliver era grato per essere stato amato e venerato ma ora aveva decisamente bisogno di tranquillità.

A fine giugno aveva ricevuto a casa dei suoi genitori un gufo proveniente da Hogwarts, la sua vecchia scuola di magia.

"Che cosa vorranno?" Chiese suo padre mentre osservava il figlio rigirarsi tra le mani la busta bianca.

"Aprila no?" Disse sua madre emozionata.

Oliver però sembrava tranquillo.

"Vorranno solo complimentarsi per la mia carriera al Puddlemere" disse mentre tirava fuori il foglio.

Il suo sorriso si spense man mano che andava avanti a leggere.

"Che succede? Brutte notizie?" Chiese sua madre avvicinandosi preoccupata.

"No." Disse Oliver sbattendo le palpebre. "Non sono brutte notizie... È che... È strano. Non mi aspettavo questo genere di lettera..." Disse Oliver sollevando lo sguardo verso sua madre.

"Che cosa dice?"

"È il preside della mia vecchia scuola..." Disse Oliver confuso.

"Che cosa vuole?" Chiese suo padre che nel frattempo si era alzato dalla poltrona.

"Mi ha offerto un posto come nuovo insegnante di volo e arbitro di Quidditch..." disse il castano scioccato.

"Ma è una notizia ottima! Sai già che cosa fare dopo la tua carriera..."

"Ma io non so se ne sono capace..." Disse pensieroso Oliver mordendosi il labbro.

Sua madre sorrise mentre sollevava una mano verso la sua guancia per accarezzargliela.

"Dicevi lo stesso sul Quidditch professionista... Ora guarda cosa sei diventato. Tu hai sempre amato quella scuola, questa secondo me è una opportunità che non dovresti farti scappare. Sarai un ottimo insegnante..." Disse la donna e Oliver li guardó preoccupato.

"Ma ho smesso di giocare per potervi stare vicino, non ha senso per me partire subito e andare in Scozia!" Si lamentò Oliver guardando suo padre che si era avvicinato ai due, posando un braccio sulle spalle della madre.

"Pensi che solo perché sei figlio unico tu non debba farti una famiglia o vivere per i fatti tuoi per accudirci? Staremo bene, Olly. Non devi pensare che noi ti vogliamo a casa qui solo perché siamo invecchiati. Vai a farti la tua vita. Tanto noi restiamo qui e la nostra porta sarà sempre aperta per te.." disse la madre e Oliver alzò gli occhi al cielo, commosso.

"Ci penserò su. Tanto ora è ancora presto. Prima di settembre non se ne fa nulla..." Disse infilandosi la lettera in tasca.

~*~

Una sera di metà agosto Oliver si recò in Devon. Si guardò attorno dopo essersi materializzato in una stradina laterale e raggiunse la casa di un vecchio ma carissimo amico.

Bussò alla sua porta che mancavano dieci minuti alle nove di sera.

Quando la porta si aprì, Oliver sorrise mentre guardava Cedric Diggory mentre si passava un asciugamano tra i capelli castani.

"Olly!" Disse l'uomo sorridendo prima di farsi da parte per farlo entrare.

Oliver entrò nell'appartamento dell'amico e poco dopo si strinsero in un abbraccio.

"Come stai?" Chiese Oliver mentre raggiungeva il bagno per posare l'asciugamano.

Oliver si dondoló sui piedi, avanti e indietro, entrambe le mani infilate nelle tasche anteriori dei jeans.

"Abbastanza bene, dai. Ho delle novità..." Disse il castano quando Cedric rientró nel salotto.

"Si? Che novità?" Chiese Cedric mentre prendeva sue bottiglie di burrobirra.

"Silente mi ha mandato una lettera qualche mese fa... Mi ha chiesto di tornare a scuola... Come insegnante...." Disse Oliver prima di accettare la bottiglia che gli veniva allungata dall'ex compagno di scuola.

"E non vuoi?" Chiese Oliver sedendosi sul divano prima di fare cenno all'amico di sedersi con lui.

Oliver sollevò le spalle e raggiunse l'amico sul divano prima che quest'ultimo alzasse un braccio per stringere le spalle del castano che posò la testa sulla sua spalla, lo sguardo triste mentre fissava il vuoto.

"Ho accettato, ad essere sincero. Sono passato apposta per comunicartelo..." Disse Wood voltandosi verso l'amico, notando come le loro labbra erano vicine.

Cedric sollevò appena lo sguardo su di lui, un sorriso leggero che gli incurvava le labbra.

Cedric e Oliver avevano un rapporto di amicizia molto stretto che in passato li aveva anche visti molto intimi.

Per quel motivo Oliver non si allontanò.

"Dov'è Cho?" Chiese il moro guardandolo negli occhi.

"A trovare i suoi genitori..." rispose Cedric a bassa voce prima di abbassare il volto su quello dell'amico.

Si scambiarono un bacio lungo e lento. Cedric posó una mano sul ginocchio di Oliver ma quando provò a muoverla verso l'alto, Oliver gliela bloccò a pochi centimetri dal suo inguine.

Cedric non disse nulla, si limitò ad intrecciare insieme le loro dita. Erano anni che con Oliver si baciava, ma non erano mai andati oltre perché Wood diceva di avere 'il cuore occupato' e andare oltre con lui sarebbe stato come tradire la persona che amava.

Anche se Cedric aveva più volte cercato di capire chi fosse l'amore misterioso di Oliver, questo aveva sempre mantenuto il segreto, dicendogli solo che erano anni che gli piaceva questa persona e il pensiero di andare oltre con un altro uomo gli sembrava di tradirla.

"Sei felice di tornare a scuola, quindi?" Chiese Cedric subito dopo aver interrotto il bacio.

Oliver sospirò.

"Si, certo. Anche se continuo a restare preoccupato per i miei genitori. E se avessero bisogno di me? Il pensiero di andarmene così tanto tempo in Scozia mi spaventa, ma i miei genitori mi hanno quasi imposto di partire, rassicurandomi che sapranno cavarsela più che bene..."

"E allora parti. So che hai sempre adorato Hogwarts..."

"Infatti. Spero solo che la mia vita possa prendere una strada differente e migliorare.."

Cedric gli sorrise dolcemente mentre gli accarezzava la guancia con il dorso della mano per poi voltarsi e portarsi alle labbra la bottiglia di burrobirra. 

⁓Charlie/Oliver⁓ Ginger ObsessionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora