capitolo 6

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Charlie si risveglió di buona ora, si stiró nel letto e poi si alzò per raggiungere il bagno.

Dopo i bisogni, entró in doccia dove si lavó i denti e i capelli, quando poi uscì, si vestí e, dopo aver messo la sciarpa verde attorno al collo, raggiunse la Sala Grande per la colazione.

Raggiunse il tavolo degli insegnanti e subito si accorse che Oliver non era giunto a tavola.

Era passato un mese dall'inizio delle lezioni e Charlie non era ancora riuscito ad avvicinarsi all'ex compagno di Casa.

Sapeva che doveva essere lui a muovere il primo passo dato che era stato lui a trattare male Oliver. Ma il sol pensiero di avvicinarsi a lui lo terrorizzava.

Sapeva che Oliver avrebbe potuto non accettare le sue scuse. Ne aveva tutto il diritto, era stato uno stronzo a rifiutarlo, ma Oliver era così giovane...

Charlie non si sarebbe fermato ad un bacio. Non si sarebbe mai accontentato di un bacio da lui. Da Oliver aveva sempre voluto tutto, voleva che fosse il suo ragazzo, girare per i corridoi mano nella mano, ma Charlie aveva già sedici anni, non poteva rischiare tutto.

Non voleva rovinare la vita a nessuno dei due.

Ora però Oliver è bello che cresciuto... Se anche ti togli la voglia di baciarlo non faresti più male a nessuno...

Charlie scrollò la testa e si passò una mano tra i capelli per grattarsi la cute.

Un bacio non sarebbe mai stato sufficiente. E poi aveva letto sui giornali scandalistici che Oliver aveva avuto molti partners durante gli anni al Puddlemere. Poteva benissimo avere qualcuno a casa ad aspettarlo.

Mangiò in fretta la colazione e poi inizió a dirigersi verso il campo per la lezione di Cura delle Creature Magiche.

Era quasi giunto al portone per uscire dalla Sala Grande quando sentì una mano posarsi sul suo braccio.

"Zio! Non ci aspetti?" Chiese Albus Potter con un sorriso guardando complice Scorpius Malfoy.

Charlie alzò gli occhi al cielo. Odiava il giovedì mattina perché la prima lezione erano ben due ore con i Serpeverde del sesto anno.

Preferiva di gran lunga passare il tempo con il quarto anno di Corvonero, almeno lì Hugo lo ascoltava. Oppure con il sesto anno di Grifondoro, la sua classe preferita.

"Che cosa studiamo oggi?" Chiese Scorpius Malfoy con tono interessato, ma Charlie ormai sapeva bene che il ragazzo nemmeno ascoltava quello che diceva, troppo impegnato a parlare e disturbare la lezione insieme ad Albus.

L'aveva già detto che quei due non li sopportava? Bene. Era la verità. E più passavano gli anni e sempre peggio diventavano.

Quando raggiunsero i giardini di Hogwarts per la lezione, i vari studenti affollarono la zona mentre Charlie si avvicinava al recinto che ospitava i cuccioli di snaso.

Ne prese uno nero e lo accarezzò dolcemente sulla testa mentre si voltava.

"Oggi studieremo gli snaso" disse il rosso guardando gli studenti e le ragazze presero a fare versetti non appena notarono la creatura fantastica.

Si avvicinò alle ragazze e consegnó un cucciolo ad ogni coppia finché non si trovò con un ultimo snaso da dare alla coppia Potter-Malfoy.

Charlie decise di tenersi per sè il povero animaletto mentre ordinava ai suoi studenti di aprire il libro che parlava di cosa si nutrivano.

Albus alzò la mano.

"Ma io e Scorpius chi siamo? Perché noi non ne abbiamo uno?" Chiese Albus guardando confuso il professore di Cura delle Creature Magiche.

Rose Weasley, che stranamente era dietro di loro, alzò gli occhi al cielo prima di sbattersi una mano sul viso.

Charlie avrebbe volentieri fatto lo stesso, se non avesse avuto l'animaletto tra le mani.

"Perché voi due siete gli esseri più spregevoli della terra!" Sbottò la giovane facendo voltare scioccati sia il cugino che il suo migliore amico.

"Come osi!" Disse Scorpius avvampando, i pugni serrati ai lati del corpo.

Charlie trattenne una risata.

Sembrava di vedere una versione giovane di sua madre Hermione.

Albus si voltò con sguardo torvo verso Charlie. Camminó a passo di marcia verso di lui e gli strappò lo snaso dalle mani.

La povera bestiola fece un verso spaventato e cercò di fuggire via, graffiandolo con le sue zampe affilate.

Riuscì a graffiargli con le zampe anteriori il dorso di una mano e il ragazzo lanciò un'imprecazione per poi lanciare la povera bestiola al migliore amico che per non farla cadere la strinse talmente forte tra le dita che a Charlie gli sembrò di vedere gli occhi del cucciolo di Snaso fuori dalle orbite.

"Ma è tenerissimo!" Disse con falsa voce mielosa Scorpius portandoselo alle labbra mentre guardava Albus che lo fissava con un ghigno dipinto sul volto, poco lontano.

Charlie guardò preoccupato i due studenti. Sapeva che quei due erano terribili insieme.

Anche i suoi due fratelli gemelli, Fred e George, non erano la cosa migliore quando si mettevano insieme, ma almeno i suoi fratelli facevano ridere, Potter e Malfoy insieme facevano paura.

"Vediamo come te la cavi come Cercatore, Potter" disse Scorpius stringendo il corpo della bestiolina tra le mani prima di cercare di lanciarla via verso il moro che aveva già le mani nella posizione per afferrare quella povera creatura innocente.

"Pronto, Malfoy! Ma ti ricordo che io sono un battitore!" Disse il ragazzo mentre gli studenti cominciavano a fare una protesta indignata.

"Lasciatelo stare!" Dissero tutti, ma Scorpius sembró non ascoltarli.

Controllò meglio il suo migliore amico e senza preavviso lanciò in aria lo Snaso che fece un verso di puro terrore.

Charlie sbarró gli occhi e memore della sua brillante carriera come Cercatore, corse verso i due studenti, aprendo le mani e tendendo le braccia verso di sé, per afferrare l'animale.

Stava quasi per raggiungere le manacce di Albus quando sentì le sue dita chiudersi attorno al pelo del cucciolo e lo strinse con forza al petto.

"Basta!" Urlò per sovrastare le grida degli altri studenti presenti in giardino alla lezione. "Potter, Malfoy, abbandonate immediatamente la lezione!"

Il biondo e il moro sorrisero beffardi e scapparono letteralmente via, felici di non dover restare a sentire la lezione.

Quei due non avevano affatto intenzione di studiare Cura delle creature magiche. Si erano iscritti solo per farlo ammattire dal primo giorno di insegnamento, perché sopportarli anche a casa durante le feste ai due non bastava.

Si voltò verso il recinto con gli snasi adulti per posare al suo interno il cucciolo quando si accorse che Oliver Wood aveva seguito tutto quello che era successo con lo Snaso stando in volo sulla sua scopa volante.

Charlie finse di non averlo visto e si voltò verso gli studenti, riprendendo la lezione, il cuore che batteva un po' più forte nel petto e le guance un po' più rosse.

⁓Charlie/Oliver⁓ Ginger ObsessionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora