03/03/21
In principatu commutando saepius
nil praeter domini mores mutant pauperes.
Id esse verum parva haec fabella indicat.
Asellum in prato timidus pascebat senex.
Is hostium clamore subito territus
suadebat asino fugere, ne possent capi.
At ille lentus: <<Quaeso, num binas mihi
clitellas impositurum victorem putas?>>.
Senex negavit. <<Ergo quid refert mea
cui serviam clitellas dum portem meas?>>.
Quando cambia il governo, molto spesso per i poveracci non cambia nulla se non il modo d'essere del padrone. Che sia vero lo indica questa piccola favoletta.
Un vecchio pauroso faceva pascolare in un prato il suo asinello. Atterrito dall'improvviso gridare dei nemici, esortava l'asino a fuggire per non lasciarsi prendere. Ma quello, senza fretta: <<Dimmi, credi che il vincitore mi metterà addosso due basti?>>. Il vecchio rispose di no. <<Allora, purché mi si carichi di un unico basto, cosa mi importa chi devo servire?>>.
Fedro - Favole, libro I, 1996
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