04-04-21
I
D'orzo e segale a distesa
son coperte le due sponde
e la vasta prateria
che col cielo si confonde
è solcata dalla via
che porta a Camelot.
Incantato il viaggiatore
guarda il fiume che lambisce
con i gigli d'acqua in fiore
l'isola di Shalott.
Bianchi salici e frementi
pioppi, alla lieve brezza,
è cangiante la corrente
che con brivido carezza
l'isola, ed eternamente
fluisce a Camelot.
E sull'isola un castello
nel segreto di un giardino
chiude in silenzioso anello
la Dama di Shalott.
Sotto i salici del ciglio
scorron le pesanti chiatte
dei cavalli al traino lento,
ed un agile naviglio
scia di schiuma, vele al vento,
fa rotta a Camelot.
Ma chi mai della Signora
vide un cenno, o lei al verone?
La contrada tutto ignora
della Lady di Shalott.
Solo chi alle prime luci
del mattino l'orzo miete
ode il canto che struggente
su dall'acqua si ripete
mentre il fiume trasparente
serpeggia a Camelot.
Faticando sul raccolto,
alla luna, al vento, dice:
"E' la fata" e sta in ascolto
"la Dama di Shalott".
Alfred Tennyson - La Dama di Shalott, 2010
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