04-03-21
Ite, rime dolenti, al duro sasso
che 'l mio caro tesoro in terra asconde,
ivi chiamate chi dal ciel risponde,
benché 'l mortal sia in loco oscuro e basso.
Ditele ch'i' son già di viver lasso,
del navigar per queste orribili onde;
ma ricogliendo le sue sparte fronde,
dietro le vo pur così passo passo,
sol di lei ragionando viva e morta,
anzi pur viva, e or fatta immortale,
a ciò che 'l mondo la conosca ed ame.
Piacciale al mio passar esser accorta,
ch'è presso omai; siami a l'incontro, a quale
ella è nel cielo a sé mi tiri e chiame.
Francesco Petrarca - Canzoniere, 2012
*Le rime dolenti sono inviate come messaggere presso la tomba di Laura, per recarle notizie del poeta, che è ormai stanco di navigare il mare della vita. Tuttavia quel poco tempo che gli resta lo vive ancora tutto rivolto a lei ( sol di lei ragionando), cosicché il mondo possa finalmente conoscerla ed amarla. Nel giorno della sua morte ella lo accoglierà benevola, proprio come gli angeli nell'antica liturgia esequiale (nel cielo a sé mi tiri e chiame). *
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