Fr. 12 W.

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22-03-21


Il destino del Sole è penare, penare ogni giorno,

e non c'è tregua mai, neppure un attimo,

per lui e i suoi cavalli, da quando l'Aurora di rose

lascia l'Oceano e sale ancora il cielo:

attraverso le onde lo porta un giaciglio profondo

che le mani di Efesto martellarono,

alato, d'oro prezioso, sul fiore dell'acqua:

dorme, rapito via dal mondo delle Esperidi

fino al paese degli Etiopi, dove il carro e i cavalli

attendono che giunga la luce dell'Aurora.

Il figlio d'Iperione rimonta il carro laggiù.


Mimnermo, tra il VII secolo e la prima metà del VI secolo

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