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Harry controllò l'orologio che aveva al polso. Le quattro e mezza passate.

Sospirò passandosi una mano tra i capelli corvini legati in una coda bassa e guardò Scorpius che era seduto ad un tavolo colorato in un'aula vuota, mentre apriva il contenitore con la sua merenda. Il bambino guardò il maestro e poi afferrò il contenitore tra le mani e si alzò, raggiungendolo.

"Maestro Harry! Perché tu non fai merenda?" Chiese.

Harry sorrise.

"Non ho fame..." disse e il bambino lo guardò dal basso con i suoi grandi occhi grigi.

"Anche il mio papà dice sempre di non avere fame ma succede quando è preoccupato e si dimentica. La vuoi la mia pizza? Io ho già pranzato!" Disse tendendo la merenda al maestro che sorrise e gli accarezzò i capelli biondi con una mano.

"No, tesoro, ma grazie. Quella la devi mangiare tu. Devi diventare grande e forte! Io non cresco più..." disse Harry sorridendo e arrotolandosi le maniche della maglia che indossava, mettendo in risalto i muscoli.

Scorpius lo guardò qualche secondo, poi aprì il contenitore e prese a mangiare la sua merenda mentre Harry afferrava dalla tasca il cellulare che aveva vibrato.

Era un messaggio di Hermione.

"Hey ciao, puoi tenermi Hugo stasera? Vado a cena con Pansy!"

Harry sospirò.

"Quando le dirai che Hugo è tuo figlio?"

"Ho bisogno di tempo!"

"Esci con lei da quasi un anno! Come puoi tenerle nascosta una cosa così importante?!" Chiese Harry scrivendo velocemente sul cellulare.

"Lei è così libera e felice e spensierata e se le dicessi di Hugo mi mollerebbe immediatamente! Non voglio rinunciare a lei!" Disse Hermione e Harry sospirò scrollando la testa.

"Pansy è già pazza di te. Non ti lascerà perché hai un figlio, ma ti lascerà se continuerai a mentirle con questa storia! Di che cosa ti vergogni? Sei una ragazza madre. Come te ce ne sono milioni!" Disse Harry.

"Non mi vergogno di nulla! Solo voglio farle credere che anche io sono una ragazza spensierata come lei!!" Rispose Hermione.

"Ma tu non lo sei e non lo sarai! Devi dirle di Hugo. Se aspetti ancora rischi che lei non si fidi più di te. Le hai mentito per mesi, Hermione, non è da te! Se non ti vergogni di quello che sei dille la verità..." scrisse Harry per poi sospirare.

Hermione lesse il messaggio ma non gli rispose.

Harry sospirò e mise il cellulare in tasca sollevando lo sguardo su Scorpius che aveva finito la pizza e aveva le mani e la bocca sporche di sugo.

Sorridendo si avvicinò al bambino dopo aver preso dei fazzoletti e lo pulì, facendolo ridere quando gli pulì la bocca. Ad un tratto, un lieve bussare alla porta lo fece voltare e l'uomo più bello che avesse mai visto lo guardò.

Alto, capelli platino e grandi occhi grigi, l'uomo era vestito in modo elegante con un completo grigio antracite e se ne stava in piedi sulla soglia della classe. Harry boccheggiò, incapace di trovare le parole.

"Scusi il ritardo... sono Draco..."

"Papà!" Urlò Scorpius saltando dalla sedia e correndo verso il padre che sorrise e lo abbracciò, guardando il maestro.

Harry si alzò e lo guardò dritto in faccia. Come diavolo si poteva essere così maledettamente perfetti? E dove diavolo era stato per tutto quel tempo?!

⁓Drarry ⁓Aiuto! Mi sono innamorato... del maestro di mio figlio!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora