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Draco afferrò il cellulare che teneva sulla scrivania del suo ufficio e controllò il messaggio che aveva ricevuto da parte di Harry. 

"Scorpius ha qualche linea di febbre, lo porto a casa quando finisco e credo che lo metterò a letto. Tu non preoccuparti è tutto sotto controllo." 

Draco sospirò e scrisse un semplice ok all'uomo prima di posare nuovamente il cellulare sulla scrivania e riprendere il suo lavoro. 

Quella mattina quando era andato a svegliare Scorpius lo aveva trovato bagnato di sudore e non aveva ceduto quando il figlio gli aveva chiesto di non andare all'asilo. 

Lo aveva visto che aveva sempre gli occhi chiusi ma credeva fosse stata solo una scusa per non uscire. Draco invece aveva bisogno di andare al lavoro perché non aveva chiuso occhio quella notte, girandosi nel letto più volte. Si era chiesto più volte cosa fosse successo di tanto urgente per farlo scappare via così. 

Era davvero un'emergenza oppure si era pentito di quello che stava per accadere tra di loro? Harry non voleva baciarlo e per non dirglielo chiaramente si era inventato quella scusa? 

Adesso Scorpius aveva la febbre e certamente avrebbe rivisto Harry quella sera a casa. 

Draco sospirò e proprio in quell'istante entrarono nel suo ufficio Blaise e il nuovo cliente. 

~*~

Alle cinque e mezza del pomeriggio Draco finì di lavorare e ricevette una chiamata da parte di Theo. 

"Hey, come va?" Chiese l'amico. 

"Hey, abbastanza bene, tu? È da un po' che non ci vediamo.." disse Draco. 

"Vuoi passare?" Chiese Theo e Draco rimase in silenzio. 

"Ho Scorpius che ha la febbre a casa" disse Draco. 

"Ah mi dispiace, purtroppo questo è periodo…" disse Theo. "Quindi ci vediamo un'altra volta?"

"Penso di si, scusami…" disse Draco mortificato. 

"Non ti preoccupare.." disse Theo dall'altra parte, "Sarà per la prossima volta… porta anche Scorpius qui…" disse l'amico. 

I due si salutarono e chiusero la comunicazione. 

Mentre Draco rientrava a casa, Theo guardò in faccia Pansy che era andata a casa dell'amico per sfogarsi. 

"Lo vuoi un bicchiere di vino? Ti faccio compagnia" disse Theo con un sorriso mentre andava a prendere la bottiglia e poi l'apriva davanti all'amica che aveva lo sguardo abbattuto.

Quando le si sedette di fronte, Theo allungò una mano verso quella dell'amica e gliela strinse mentre versava il vino nei bicchieri. 

"Parlami" disse con un sorriso incoraggiante. 

Pansy lo guardò in silenzio per qualche secondo e poi sospirò, cominciando a raccontare. 

"Mi sono innamorata di una donna che mi ha mentito per tutto il tempo..." Disse Pansy con gli occhi pieni di lacrime. 

Theo la guardò aggrottando le sopracciglia. 

"Come ti ha mentito? In che senso?" 

"Ha un figlio! Ed è pure grande!" Disse Pansy alzandosi dalla sedia e cominciando a camminare avanti e indietro. 

"Un figlio? Davvero? E tu non ti sei mai accorta di niente?!" Chiese Theo stupito. 

"No! È questo il problema! È stata abile a mentirmi per quasi un anno! Un anno di vita trascorso insieme e guarda come mi ha ripagata! Mentendomi!" Disse Pansy asciugandosi con rabbia la guancia bagnata con il palmo della mano. 

"Magari non lo ha fatto apposta… stava aspettando il momento giusto…" disse Theo ma Pansy lo fulminò con lo sguardo. 

"Aspettando il momento giusto? Davvero? E quale sarebbe stato? Il giorno in cui le avrei detto: amore, andiamo a convivere?" Chiese Pansy. 

Theo sospirò. 

"Forse aveva paura di non risultare più attraente ai tuoi occhi con un figlio..." Disse Theo. 

"Perché? Mi raccontava la sua storia e l'avrei accettata. Non ha raccontato niente di me nemmeno al ragazzino! È grande, capisce! Non sapeva nemmeno chi fossi! Un anno buttato via!" Disse Pansy piangendo. 

Theo sospirò e raggiunse l'amica per stringerla tra le braccia. 

"Sono sicuro che non lo ha fatto con cattive intenzioni... Se nemmeno il figlio sapeva di te vuol dire che non ne ha parlato con nessuno.." disse Theo. 

"Ma perché?" Chiese Pansy. "Ha paura di dire di essere lesbica? Temeva la rifiutassi perché aveva un figlio? E se mi avesse presa in giro? Magari è etero e mi ha solo usata..." Disse Pansy singhiozzando. 

Theo sospirò. 

"Ma dai, non credo. Sarebbe stata un'attrice da Oscar se avesse mentito a lungo. Ti sembra etero? Pensaci. Le fa schifo toccarti? O le piaci? Questo devi pensare. Io il sol pensiero di andare con una donna mi terrorizza oltre che a schifarmi. Mi basta immaginare Blaise e addio proprio, gli salterei addosso in questo istante!" Disse Theo facendo ridacchiare l'amica. 

"Aiuto! Non ci tengo ad assistere." Disse Pansy ricevendo un bacio sui capelli da parte di Theo. 

"Sono geloso marcio di mio marito, quindi no, non è nelle mie intenzioni." Disse restando in silenzio Theo e pensando. 

"Devi affrontarla, chiamala e vedetevi. Magari in un bar davanti ad un caffè. Dovete spiegarvi. Sicuramente se lei ti ha tenuto nascosta una cosa del genere è perché aveva i suoi motivi. Ma devi parlare con lei. Se la ami come penso sono certo che avrai un rapporto meraviglioso anche con il figlio..." Disse Theo. 

"E se invece mi odiasse?" Chiese Pansy terrorizzata. 

Theo le afferrò il volto con entrambe le mani e la guardò dritta negli occhi. 

"È impossibile non volerti bene. Chi ti trova, trova un tesoro..." Disse Theo e Pansy lo abbracciò. 

"Grazie. Anche tu sei un tesoro e sono felice di averti nella mia vita..." Rispose Pansy un po' più tranquilla. 

⁓Drarry ⁓Aiuto! Mi sono innamorato... del maestro di mio figlio!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora