6.

946 69 13
                                    

"Nooooo!" L'urlo di Scorpius fece sobbalzare Draco non appena questo chiuse la porta. 

Il bambino stava piangendo e corse via mentre Draco faceva accomodare la tata. 

"Scorpius, vieni qui. Immediatamente" disse Draco con un sospiro, scusandosi con la donna che gli sorrise. 

"Non so perché reagisce così di solito è sempre Cao e pacato..." Disse Draco in un sussurro prima di fare accomodare la donna, che aveva già sui quaranta - quarantacinque anni, sul divano in salotto e le offrì un the. 

"Scorpius. Esci dalla tua camera immediatamente!" 

"No!" Rispose il bambino dall'altra parte della porta e Draco alzò gli occhi al cielo per poi lanciare un'occhiata all'orologio.

Doveva sbrigarsi o sarebbe arrivato in ritardo al lavoro. 

Dopo aver fatto il the per la nuova tata, tornò in camera dal figlio e quando apri la porta lo trovò seduto sul letto con le braccia incrociate davanti al petto. 

"Vieni a conoscere la nuova tata..." Disse Draco con tono dolce, allungando una mano verso il bambino. 

"No! Ho detto che non voglio nessuna signora!" Ripetè il bambino e Draco alzò gli occhi al cielo. 

"Io devo andare al lavoro e sai che papà ha un lavoro molto importante..." Disse Draco ma Scorpius negò con la testa. 

"Perché non stai tu con me? Io non la voglio quella signora!" Disse il bambino e Draco si strofinò le tempie con entrambe le mani. 

"La signora ti farà compagnia mentre io non ci sono..." Disse Draco e gli occhi di Scorpius si sbarrarono. 

"Non voglio la compagnia della signora! Portami al lavoro con te, ti scongiuro!" Disse Scorpius piangendo disperato mentre si aggrappava alla gamba del padre. 

Draco deglutì. 

"Amore non posso, se potessi sai che ti porterei ovunque..." Disse Draco mentre afferrava il bambino sotto le ascelle e lo prendeva in braccio. 

Draco gli baciò le guance sentendole bagnate per via delle lacrime e il suo cuore ebbe un sussulto. 

Odiava vedere Scorpius piangere, ma come poteva fare se doveva lavorare? Doveva pur pagare le bollette! 

"Quando torno ti compro la pizza, che ne dici? Chiese Draco con un sorriso ma Scorpius negò con la testa, un pugno che strofinava un occhio. 

"No!" Disse mentre Draco lo portava in salotto dove la tata aveva finito di bere il the e gli sorrideva. 

"Io sono Jamelia" disse tendendo poi la mano al bambino che per tutta risposta voltò la testa dall'altra parte, arrabbiato. 

Draco sospirò e guardò la tata mortificato. 

"Mi dispiace..." Disse, ma la donna sollevò le spalle. 

"Non so preoccupi, capisco che non mi conosca ancora. Ci sta..." Disse mentre Draco portava Scorpius con i piedi per terra e poi si sistemava la camicia stropicciata. 

"Io devo andare. Per favore Scorpius fai da bravo" disse al bambino, ma questo aveva le braccia incrociate davanti al petto e non si mosse, sul viso un broncio arrabbiato. 

Draco andò ad afferrare la giacca e la valigetta di pelle e poi si abbassò per baciare la testa del figlio. 

"Ti voglio bene" gli disse mentre Scorpius faceva uno sbuffo arrabbiato. 

"Io ti odio!" Disse serio e Draco si sollevò, guardandolo ferito. 

Draco guardò la tata che sorrise appena mentre spostava lo sguardo sul padre, poi con il cuore pesante Draco afferrò le chiavi della macchina e uscì, il cuore pesante. 

⁓Drarry ⁓Aiuto! Mi sono innamorato... del maestro di mio figlio!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora