Capitolo 13

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"Signor Malfoy!" 

Draco si svegliò con il rumore della porta dell'infermieria sbattere e i passi di Minerva accompagnata dagli altri professori e da Harry. 

"Dov'è?"

"Dov'è chi?"

"Sai benissimo a chi mi sto riferendo non farmi perdere tempo Malfoy!" e mentre si avvicina sempre di più al biondo, una voce sussurra a Draco. 

"La pozione che ti ho fatto fare Draco, usala, immagina un luogo molto intensamente e rompi la boccetta, ti porterà fuori di qui." E mentre Minerva continuava ad avvicinarsi a lui Malfoy lanciò la boccetta per terra e sparì. 

"Lumacorno, ti conviene dirmi immediatamente di che pozione si tratta."

Annusando si avvicinò sempre di più alla boccetta. 

Nella stanza intanto rientrarono Ron e Hermione. "Abbiamo messo quelli del primo anno al sicuro."

"Non mi sono dimenticata di voi due, di quale aula stavate parlando?" disse Minerva.

"Volevamo rifare l'esercito di Silente, istruire altri alunni, per difendersi da soli-"

"Granger più avanti penserò a una punizione mentre finirà di raccontarmi i dettagli ma ora la mia domanda è, dato che non ci sono aule nella foresta, come avete fatto?"

"E' stata un'idea di Draco Malfoy e Aurora Riddle, hanno usato la coperta di Harry e un libro vecchio, delle streghe di Salem se non ricordo male."

Intanto Lumacorno con un dito toccò il liquido. "Ma non è possibile."

"Cosa non è possibile?" chiese Harry.

"Conosco questa pozione, ma questa è stata modificata, non può essere."

"Spiegati meglio." disse Minerva, piena di terrore.

"La conosco perchè è una normale pozione, presente su tutti i libri ma come se fosse potenziata da una forza maligna come se- come se chi l'avesse sistemata conoscesse tutta la storia della magia nera e l'avesse usata per fare questa pozione -"

"Ma di cosa stai parlando?" 

"- sicuro dei cambiamenti che Malfoy non sarebbe in grado di fare, non con quello che gli abbiamo insegnato noi almeno, ma neanche la Riddle. Come ha fatto a-?

"Hai detto magia nera?" disse il cappello parlante. Tutti si girarono verso il cappello. 

"Tu sai qualcosa, perchè non ci vuoi dire di cosa si tratta?" disse Minerva.

"Perchè già tutti consociamo qualcuno in grado di unire le forze oscure più potenti, parliamo di chi è nata dall'assassino di Silente, qualcuno che ha rubato il potere alle streghe di Salem e probabilmente di molti altri. Parliamo di una studentessa di questa scuola che pensavamo avesse imparato solo ciò che le spiegavamo, ma non è così. Se è successo quello che penso, abbiamo un grande problema."

"A cosa stai pensando?" chiese Harry.

"La vera minaccia non è Voldemort. Almeno non più. Ma sua figlia." 

Minerva lo interruppe: "Aurora...-" disse con aria confusa. "Ha l'età degli altri studenti, sicuro meno potente di suo padre. Non capisco."

"No Minerva, osserva il quadro generale. Non c'è Voldemort. Non si sarebbe mai ripresentato dentro questa scuola. Almeno non senza un esercito. Qua è già morto una volta, è tornato, è tra queste mura ma non è qui. -" 

La preoccupazione e la confusione si leggeva negli occhi dei professori e di Harry. 

"- Dovete fidarvi di me. Ho vissuto molto più di quanto possiate immaginare. E' in lei. Aurora. Ha un potere immenso che abbiamo sottovalutato fin dall'inizio. Sfiorando qualcuno, ferma il tempo e scopre ogni suo segreto. Ha vissuto molteplici vite, rubato incantesimi, magie e Dio solo sa che altro. Chissà quanta magia malvagia ha in mente. E la magia delle streghe di Salem sono solo l'inizio. Dobbiamo aspettarci il peggio. Non so come fermarla."

"Un punto debole ce l'ha." Tutti gli sguardi si posarono su Neville Paciock che col fiatone aveva raggiunto i compagni.

.

Draco stava correndo, cercandola. Aveva immaginato i sotterranei, buio e paura lo sovrastavano.

"Dove sei?" disse urlando a squarciagola.

"Ti prego, non andare via."

"Ho bisogno di te."

"Sei l'unica rimasta"

Le lacrime iniziavano a segnargli il viso. 

"Non abbiamo svolto il compito."

"Ma posso essere io il tuo esercito."

"Ti prego, non abbandonarmi anche tu"

"Non lo farei mai Draco." Gli occhi di Malfoy si spalancarono dallo stupore. 

"Ti prego dimmi dove sei."

"Non voglio che ti accada niente."

"Preferisco morire con te che passare un altro anno come quello dopo la battaglia. Mi hai ridato vita Aurora."

D'un tratto, sembrava notte. Quelle notti senza luna. Dove le tenebre vincono sul sole. 

Draco sapeva di dover correre da lei. E corse come mai aveva fatto. Arrivato nel corridoio principale la vide, da una finestra. Era nella torre di Astronomia. 

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 13, 2021 ⏰

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EREDE SERPEVERDEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora