Capitolo 11

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Uno scheletro, questo ciò che era rimasto del prescelto, un uomo senza anima, triste e solo. Era stato rinchiuso in una clinica fino a quando, una sera...

"Era un'altra notte come le altre, le infermiere spingevano i letti vuoti di chi non ce l'ha più fatta e altre lavano la stanza di chi è sopravvissuto. Era come tutte le altre notti, tranne per un dettaglio, avevo cambiato infermiera, forse l'altra non mi sopportava più o altro, ma ha fatto male i calcoli e sono rimasto un'ora senza antidolorifico. Subito credevo di potercela fare, così non gliel'ho fatto notare e ho continuato la mia notte quando d'un tratto..." deglutì. 

"Con calma Harry non devi dirci tutto sta sera." 

"No Hermione, abbiamo già perso troppo tempo. A un certo punto, sentii di nuovo quel dolore, alla cicatrice. Pensavo di sognare, non sentivo niente da tanto tempo, poi di nuovo. E' tornato, anche se non è forte come prima, sta tornando." disse abbassando lo sguardo.

Dalla porta Draco ascoltava tutto quello che Potter stava raccontando e andò da Riddle. 

"Tu devi dirmi molte cose."

"Cos'è?-" 

"Non fare la finta tonta Riddle, spiegami subito cosa è successo in quella foresta."

"Vieni qui." E riddle gli toccò la mano. 

"Perchè siamo fuori? Si muore di freddo andiamo dentro." chiese Malfoy osservando il luogo. 

"E' un mio ricordo, qua posso parlare al sicuro, seguimi." 

"Ma sei tu quella?" disse Draco guardando qualcuno in piedi vicino alla foresta.

"Si, sono io poco fa, è pur sempre un mio ricordo. Ora guarda bene." E la Riddle del ricordo si toccò con entrambe le sue mani i gomiti delle braccia opposte, chiuse gli occhi e in pochi istanti fu sdraiata a terra. 

"Puoi dirmi cosa ti è successo?"

"Draco, posso fidarmi?"

"Con tutta te stessa."

"Io quando entro in un ricordo, fermo il tempo nel mondo reale, quindi sono-"

"..entrata nel tuo stesso ricordo."

"-esatto, il punto è che, Harry ha ragione, sono tornata alla finale del torneo tremaghi, quando Potter e Diggory stavano vincendo. Ho recuperato tutto il necessario e... ho resuscitato mio padre."

"Quindi è libero? Vuole tornare?"

"Non è libero, è rinchiuso dentro di me, dentro la mia mente, in quel ricordo."

"Ecco perchè sei così debole." E Riddle annuì.

"Ma, se devi almeno essere vicino a una persona come hai fatto a entrare in un suo ricordo?"

"Io sono un suo Horcrux, sono letteralmente un pezzo della sua anima, non ho bisogno di vederlo per-"

"Aiuto!" La voce spezzata di Draco risveglia i due dalla loro conversazione.

"Sembri davvero preoccupato." Disse Aurora, guardandolo.

"Lo ero, ora torniamo indietro, tu devi ancora riposare." 

E i due si ritrovarono di nuovo nella sala, lei nel letto caldo, lui seduto affianco a lei.

EREDE SERPEVERDEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora