Draco, fiero di essere riuscito a completare la pozione, camminava nei corridori con la boccetta stretta tra le mani quando, passando vicino a una finestra vide Aurora, per terra, come svenuta, vicino alla foresta. Senza pensarci un secondo iniziò a correre verso di lei, cercando di raggiungerla il primo possibile, sentendo un vuoto incomprensibile allo stomaco.
Quando la raggiunse lei era fredda, immobile, bianca e debole. Non era la solita Aurora.
"Guardami Aurora, guardami!" La stringeva come se potesse scomparire da un momento all'altro. "Aiuto!-" Urlava alla ricerca di un soccorso, prese la sua bacchetta e la posizionò vicino al collo. "Aiuto!"
Dopo poco la professoressa McGranitt arrivò.
"Forza Malfoy portala subito dentro. Dobbiamo aiutarla."
Si svegliò la sera, nel letto caldo, l'unico rumore percepibile erano i passi di Draco che facevano avanti e indietro nella stanza vuota e si lamentava con l'infermiera per non averti dato abbastanza cuscini e coperte.
"Malfoy calmati." disse Aurora con voce debole e sottile. A quel suono Draco smise subito di parlare, girandosi come per accertarsi di non aver sognato.
Non disse niente. Guardò negli occhi di lei e notandoli aperti le corse incontro, abbracciandola, non troppo forte, aveva paura di farle male.
"Mi puoi spiegare cosa ci facevi nella foresta? Da sola? Stesa per terra? Praticamente morta?"
Aurora rise. "Forse prima o poi ti spiegherò, biondino." Lui la abbracciò ancora.
"Mi hai fatto prendere uno spavento."
"Riddle, bentornata, ha fatto prendere un bello spaghetto al signor Malfoy." disse la McGranitt.
"Ne sono consapevole. Grazie dell'aiuto."
"Malfoy, la signorina deve riposare e se non si ricorda, è ora di cena. La invito a seguirmi."
Draco rise. "Bellissima battuta, le hanno mai detto che dovrebbe fare la comica? Io rimango qui, senza eccezioni, piuttosto mi rompo un braccio da solo ma non la lascerò qui, senza di me."
"Draco, tranquillo, vai a mangiare almeno, dopo torni ma mangia almeno." disse Aurora.
"Sei sicura?"
"Si vai tranquillo, so badare a me stessa."
.
Nella Great Hall tutti sembravano noiosi e superficiali agli occhi di Malfoy, seduto da solo in un angolo, cercando di mangiare il prima possibile per raggiungere di nuovo Riddle. Ma perchè era così debole? Cose le può essere successo in così poco tempo?
La cena venne interrotta.
Uno scheletro vivente spalancò le porte della sala.
"E' tornato! L'ho sentito, sta tornando!"
Hermione con gli occhi lucidi corse verso l'uomo. "Harry!"
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EREDE SERPEVERDE
FanfictionBenvenuti nel futuro della storia immortale. Prima di iniziare a raccontare devo spiegare alcuni dettagli: Per preservare i protagonisti che tanto amiamo ho "allungato" la permanenza ad Hogwarts di altri due anni; quindi nella mia storia conosceret...