THE DOOR AND THE TWELVE KEYS

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Sarebbe volentieri rimasto ad insultare la porta ancora un po', ma sapeva di dover uscire da quel posto il prima possibile.

Kaii si voltò finalmente a guardare il nuovo labirinto in cui era capitato, era decisamente l'incubo di ogni claustrofobico; Il pavimento, le pareti ed anche il soffitto erano rivestiti di legno scuro e marcio, rendendo il corridoio ancora più stretto.

Ormai aveva capito lo schema che seguiva il labirinto, perciò cominciò a camminare cercando di trovare quello che sarebbe dovuto essere il portone successivo. Gli ci volle più del dovuto per ritrovarsi di fronte ad un portone in legno, anche l'arco che lo circondava era dello stesso materiale, sormontato da degli spuntoni in ferro simili a spine le quali venivano interrotte dalla frase incisa nel legno. 

 Il ragazzo sospirò "e va bene rifacciamo questa cazzata..." disse prima di leggere ad alta voce "the door and the twelve keys". Come di rito l'anta si scontò permettendo al ragazzo di aprirla definitivamente e di entrare in quello che sembrava un enorme giardino al coperto, i sentieri fatti di ciottoli erano intervallati da cespugli di un verde brillante accompagnati da una moltitudine di fiori d'ogni forma e colore.

"Che schifo..." disse davanti a quello spettacolo decisamente fuori luogo viste le circostanze, si mise a percorrere il sentiero principale fino a trovarsi al centro del giardino dove si stagliava quello che sembrava essere la porta di un fienile, non era collegata a nessuna struttura, era semplicemente lì in mezzo al verde, si poteva tranquillamente ruotarle intorno senza trovare nulla.

Kaii sapeva perfettamente di cosa si trattasse, la frase era abbastanza chiara, le si avvicinò e con lo sguardo cercò quello che sarebbe dovuto essere un enorme mazzo con dodici chiavi.

Arrivato davanti alla porta posò lo sguardo su un chiodo sporgente sul quale era stato effettivamente appeso un mazzo di chiavi, l'unico problema il mazzo conteneva una sola chiave.

Guardò attonito la chiave, quando si riprese allungò il braccio per afferrarla, una volta tolta dal chiodo vide che sotto di essa era stata scritta la frase

"but ... need eleven?"

"...pezzi di merda..." iniziò guardandosi in torno " devo sul serio mettermi a cercare undici chiavi in mezzo a questo fottuto giardino?!" disse esasperato il ragazzo, rimise la chiave dov'era per non rischiare di perderla e si mise a cercare le altre;

 quella più vicina era appesa sul ramo di un albero sul quale dovette arrampicarsi per riuscire a raggiungerla, continuava a lamentarsi ad alta voce, anche mentre strappava con rabbia i fiori dal terreno per trovarne altre tre in punti distanti un chilometro tra loro, due erano tra i ciottoli sul bordo del quarto sentiero, una era nascosta dentro un innaffiatoio, la trovò quando la rabbia era così tanta da iniziare a colpire qualsiasi cosa gli si parasse d'avanti, compreso il povero annaffiatoio, due chiavi erano in mezzo ai cespugli più fitti, si punse un po' di volte prima di riuscire a prenderle, le ultime due erano sotterrate in una zona di terra ancora incolta, vicino ad essa erano sparse delle piante ancora all'interno di vasi di terracotta ed una pala con la quale le trovò.

Una volta che tutte e undici le chiavi erano nelle tasche della sua giacca di pelle si decise a tornare alla porta del fienile, consapevole che quella tortura non era ancora finita.

Tirò fuori la prima chiave e la inserì nella serratura, la porta si aprì mostrando un bioma dal colore violaceo, il luogo sembrava come malato, infetto.

Kaii sporse la testa per vedere meglio l'area circostante, ma dovette ritrarsi di colpo quando un profondo colpo di tosse lo travolse nel momento in cui aveva respirato l'aria del posto, era come se avesse respirato una sostanza tossica, chiuse velocemente la porta e gettò la prima chiave alle sue spalle prendendo la seconda.

 "Speriamo che sia quella buona..." una volta aperta nuovamente l'anta si trovò a pochi passi da lui un enorme mostro animalesco particolarmente felice di vederlo, chiuse di scatto prima che il mostro potesse fare un solo gesto "...Direi proprio di no..."

Gettò anche quella, iniziò ad usarle tutte, ma nessuna sembrava quella giusta, ogni volta che ne usava una gli compariva davanti un paesaggio distorto o una qualche creatura pericolosa.

Quando anche l'ultima chiave finì nel mucchio alle sue spalle si mise a guardare la chiave che aveva lasciato appesa al chiodo, era l'ultima rimasta, ed anche la prima che aveva trovato.

"Non posso crederci..." disse esasperato prima di afferrarla ed inserirla nella serratura, per l'ennesima volta la porta del fienile si aprì ma per la prima volta da quelle che sembravano ore il paesaggio risultava vagamente normale, davanti a lui si stagliava quello che sembrava essere il labirinto successivo.

"Perché cazzo non l'ho usata prima! Fanculo." Esasperato da tutto ciò lanciò la chiave il più lontano possibile ed attraversò il portone per poi mettersi ad osservare il posto, era decisamente più bello del giardino, i rovi che facevano da muri per il labirinto avevano un'aria veramente pericolosa, le stelle e la luna piena su di lui gli facevano abbastanza luce da vedere dove stesse andando.

Andò a zonzo per un po' continuando a borbottare lamentele, quando vide in lontananza un portone di legno con la classica frase su di esso, il ragazzo non riuscì ad astenersi dall'urlare contro il portone "Cristo Santo, ma quando cazzo finisce?!"

Avrebbe volentieri continuato ad urlare se un movimento alla sua destra non lo avesse distratto, non sembrava nulla di grave ma fece comunque agitare il ragazzo.

 Il muro di rovi si muoveva lievemente facendo tremare le grandi foglie, si avvicinò sospettoso, ma poco dopo il movimento cessò, se anche ci fosse stato qualcuno o qualcosa dall'altra parte probabilmente se ne era già andato.

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