THE SLEEPING CHILD

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C'era poco da fare arrivati a quel punto, una volta posizionato davanti al grande portone dovette semplicemente leggere: "The sleeping child" e l'anta si aprì.

Una volta aperta definitivamente si mosse per entrare nella stanza successiva, varcò di poco l'entrata quando si accorse che, allo stesso tempo, qualcos'altro si muoveva accanto a lui.

Alla sua destra Kaii si ritrovò ad osservare un ragazzo, sembrava avesse la sua età, era poco più basso di lui ed aveva un fisico snello, per quanto si potesse capire con quella enorme felpa rossa a coprirgli il busto, sulle gambe invece aveva dei semplici jeans blu chiaro che si poggiavano su delle converse nere, il viso sembrava fin troppo infantile per un ragazzo di diciassette anni, gli occhioni verde acceso, circondati da folte ciglia nere lo guardavano sorpresi, sulle guance arrossate invece aveva una leggera scia di lentiggini, la bocca carnosa era semiaperta, come se cercasse di dire qualcosa ma non riuscisse a trovare le parole, a rendere l'aspetto del ragazzo ancora più trasandato era la zazzera di capelli, palesemente tinti, di un rosso acceso. Sembrava proprio il classico ragazzo con la testa tra le nuvole che incontreresti a scuola.

Alla sua sinistra Eichiro si ritrovò ad osservare un ragazzo, sembrava fosse un po' più grande di lui, era molto più alto e robusto, la giacca di pelle gli dava un aria minacciosa, la camicia bianca sottostante aderiva al busto ed aveva le maniche risvoltate fino ai gomiti rivelando degli intricati tatuaggi, dai gomiti fino ai polsi, i pantaloni erano neri ed un po' troppo larghi per la sua fisionomia, le scarpe da ginnastica invece erano bianche ma sporche di rosso, sul viso aveva un aria arrabbiata, come se gli avesse fatto un torto ma era abbastanza sicuro di non averlo mai visto prima, le labbra fine erano strette in una smorfia interrogativa, gli occhi di un glaciale azzurro lo studiavano ma manteneva uno sguardo accigliato, i capelli castani, un po' scompigliati, erano stati tagliati ai bordi ma abbastanza lunghi al centro in modo da creare una specie di ciuffo. Sembrava proprio il classico cattivo ragazzo che incontreresti a scuola.

Troppe emozioni in una sola giornata, la vista di Eichiro iniziò ad appannarsi, il ragazzo davanti a lui fece un passo in avanti, probabilmente gli disse anche qualcosa ma non riusciva a sentirlo, l'ultima cosa che riusciva a ricordare era lo sguardo preoccupato del ragazzo che lo afferrava prima che colpisse il terreno.

Kaii rimase immobile, il ragazzino era appena svenuto tra le sue braccia e non sapeva come comportarsi, non era decisamente il tipo che si prende cure degli altri. Iniziò a guardarsi in torno notando per la prima volta dove fossero finiti, era come se fossero arrivati al centro del labirinto di rovi, le pareti spinose circondavano il piazzale al centro del quale un monumento si ergeva di almeno due metri dal suolo, attorno ad esso erano state posizionate delle panchine malconce, non erano il massimo ma era felice di potersi finalmente fermare a riposare.

Prese il rosso tra le braccia, com'era prevedibile non era particolarmente pesante, lo stese su una delle panchine e si sedette a terra vicino a lui, non si fidava ad allontanarsi troppo, non aveva esattamente l'aria di qualcuno che sapeva badare a se stesso, specie contro ciò che c'era in quel posto.

Quando finalmente riprese i sensi la prima cosa che vide era il cielo stellato, solo per un momento, si illuse di essersi semplicemente addormentato nel giardino di casa sua; si ricordò dov'era quando, ruotando il viso, notò due occhi azzurri che lo fissavano, sembravano davvero stanchi, ma continuavano a guardarlo, per la prima volta da quando si erano incontrati un sorriso tirò le labbra del ragazzo prima di dire con aria scocciata " Di un po' ti sembra il momento adatto per svenire?"

A quelle parole balzò seduto, no non era decisamente il momento adatto, ma i suoi poveri nervi non ne potevano più, l'unica cosa che gli venne in mente in quel momento era rispondergli con un tono di voce forse un po' troppo alto "Con tutto quello che mi è capitato è già tanto se non so-..mmm!" sul volto del moro comparve un espressione scioccata prima di balzare sulla panchina accanto a lui e tappargli la bocca con una mano. Gli si avvicinò ancora di più prima di afferrargli il viso e fissare un contatto visivo con lui "Adesso ascoltami bene, siamo in un posto dove dobbiamo fare assoluto silenzio, quindi abbassa il tono di voce oppure vedi di tenere la bocca chiusa, sono stato chiaro?" Eichiro dovette limitarsi ad annuire.

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